Mulholland drive

ATTENZIONE RECENSIONE-SPOILER

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  1. Dr. Jones
     
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    User deleted


    CITAZIONE (LargoLagrande @ 17/7/2008, 15:23)
    vabbè dopo averlo letto :ehmsi:

    guarda che non avevo letto un tubo, non avevo alcuna voglia di spoilerarmi il film :ehmsi: anzi, quando ho postato quel commento non avevo ancora letto il resto del topic

    e comunque aggiungo anch'io la mia (chilometrica) recensione:

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    già ancor prima dei titoli di testa il film ci lancia in un'atmosfera onirica aprendo con la rappresentazione allucinata di un ballo anni '50 che sfuma in immagini confuse, di volti, di ricordi.
    c'è un'auto che corre attraverso una strada buia (Mulholland Drive appunto). l'auto si ferma, il guidatore punta una pistola alla passeggera sul retro ma un'altra auto giunge di corsa dalla direzione opposta. lo schianto è inevitabile.
    la ragazza sarà l'unica sopravvissuta all'incidente. confusa e sotto amnesia si rifugerà nella casa di una giovane attrice in cerca di fortuna, Betty Elms (ci troviamo ad Hollywood). Betty e Rita (così dirà inizialmente di chiamarsi la misteriosa ragazza sfuggita all'incidente) cominceranno dunque ad indagare sul passato di quest'ultima nel tentativo di farle ritrovare la memoria...

    classico giallo-noir insomma? tutt'altro, perchè ben presto sarà chiaro allo spettatore che c'è qualcosa che non va nella scintillante Hollywood Lynchiana: personaggi bizzari, scene assurde, dialoghi surreali. un misterioso "uomo nero" si aggira fra le strade della capitale del cinema. un'oscura organizzazione segreta, capitanata dal "boss" Mr. Roque, sembra conoscere e controllare le vite di tutti. personaggi eccentrici fanno la loro apparizione in scene apparentemente incoerenti e slegate fra loro come l'assassino imbranato intenzionato ad impossessarsi del misterioso "libro nero" che "contiene le vite di tutti" o il "cowboy", misterioso individuo che parla per enigmi ("se mi incontrerai un'altra volta vuol dire che ti sei comportato bene. se mi incontrerai due volte vuol dire che ti sei comportato male").

    saremo dunque accompagnati ber tre quarti della pellicola in uno straordinario viaggio surreale ricco di sorprese, di atmosfere suggestive (eccezionale è la villa nella quale vive Betty, un labirinto di stanze ricco dei più strani oggetti, di quadri, specchi, angoli bui. uno scenario di impostazione evidentemente più onirica che reale), enigmi e simboli. le ricerche porteranno le due ragazze in situazioni spesso inquietanti, anche senza una precisa spiegazione razionale (Rita dimostra più volte una forte paura senza saper però dire per cosa), ma non mancheranno anche momenti di bizzarro humor surreale (eccezionale il personaggio del regista che riesce a mantenere un'assoluta calma di fronte alle più incredibili disavventure e alle situazioni più assurde)

    ma è soltanto nella parte finale della pellicola che questo immenso enigma ci offrirà la chiave necessaria alla sua interpretazione: con il risveglio della protagonista. è chiaro: tutto ciò che abbiamo visto sino ad ora è stato un sogno. Lynch ha riprodotto con un'abilità straordinaria l'incoerenza e la stranezza del mondo onirico, ma ora ci troviamo proiettati nella realtà. e tutto appare completamente diverso.

    non solo ora le atmosfere sono assolutamente normali, coerenti, ma i personaggi appaiono completamente "scambiati di ruolo": Betty è ora Diane Selwyn, un'attricetta disillusa e senza futuro. Rita è Camilla Rhodes, anche lei attrice ma con un glorioso futuro davanti grazie al fidanzamento con il regista Adam Kesher, già visto nel sogno ma ora caratterizzato in maniera completamente differente.
    i colori luminosi e ricchi di speranze della Hollywood onirica si sono spenti, ci sono solo pericolose illusioni, sogni di gloria che rischiano di bruciare la vita delle aspiranti attrici che li inseguono. Diane è una di loro. Diane ha dato tutto per il cinema, ma i suoi sogni sono stati infranti quando Camilla, la sua amante (l'attrazione omosessuale fra le due si era già rivelata nel sogno), l'ha lasciata per il regista Adam Kesher. non si è spezzata così solo una relazione ma anche la speranza di Diane di entrare nel mondo del cinema, poiché è grazie a Camilla che ha potuto ottenere le sue prime parti. ed ecco che alle tematiche del film si aggiunge anche uno spietato attacco al mito di Hollywood.

    l'ingenua Betty che abbiamo conosciuto nel suo stesso sogno non esiste, Diane è una ragazza disillusa, ossessionata dal desiderio frustrato di gloria e dall'odio per Camilla, odio che la porterà a commissionarne l'omicidio.
    ma tutto ciò lo scopriamo in flashback: quando il sogno inizia il dramma si è già consumato. nel sonno Diane cerca di scacciare la sensazione di fallimento e i sensi di colpa e crea un mondo immaginario nel quale l'omicidio non è avvenuto (Rita si è salvata), lei ha ancora una brillante carriera davanti, la relazione non è stata spezzata, anzi, deve ancora iniziare. ma la realtà la richiama, la mette in guardia che tutto ciò è falso, che è un'illusione (la vecchia pazza la avvisa di qualcosa di terribile che sta per accadere). Diane allora cerca di scacciare i richiami alla realtà, cerca di mantenere in piedi il suo gioco scambiando i ruoli, giocando con le situazioni e i personaggi. ma l'auto-inganno non può durare in eterno. così il sogno si concluderà nella straordinaria sequenza del Club Silencio, il momento massimo della pellicola, dove in un'atmosfera suggestiva, straniante, il gioco viene messo a nudo, realtà e finzione si confondono, il sogno si rivela come tale e comincia a svanire. le vicende perdono l'ultimo barlume di coerenza logica, i personaggi cominciano a svanire e Diane si sveglia.

    come in un grande puzzle ogni tassello va al suo posto insomma. o quasi.
    perchè Mulholland Drive è un gigantesco rompicapo psicologico ricco di elementi che appaiono misteriosi ed inafferrabili, benché è evidente che Lynch non abbia lasciato nulla al caso.

    ad esempio: chi è Mr. Roque (e tutta l'organizzazione che controlla)? è l'unico personaggio ad apparire solo nel mondo onirico e sembra controllarlo completamente. facile dunque l'accostamento ad un super-io di memoria freudiana, un censore che controlla l'attività mentale e che blocca le fonti di disturbo (il regista che si rifiuta di ingaggiare l'attrice che gli è stata "raccomandata"). ma in che senso agisce questa forza psichica? cerca di mantenere in equilibrio la finzione del sogno? allora fallisce perchè, come abbiamo visto, alla fine Diane si rende conto che tutto ciò che ha vissuto è frutto della sua immaginazione. eppure l'organizzazione ha raggiunto il suo obiettivo: il regista ha ingaggiato la ragazza che gli è stata raccomandata e l'organizzazione ha smesso di agire.
    allora Mr. Roque agisce in senso opposto? vuole in realtà che Diane si svegli dal suo sogno? ma perchè? e come ciò è collegato alla scelta dell'attrice per il film?

    non parliamo poi del personaggio del cowboy, protagonista di un'altra scena memorabile: un dialogo completamente assurdo ed enigmatico fra questi e il regista all'interno di un misterioso ranch immerso nel buio (altra straordinaria scenografia onirica del film). nella realtà il "cowboy" compare solo per un'istante, eppure nel mondo onirico il suo ruolo è fondamentale (è lui a svegliare Diane).

    infiniti altri sono gli enigmi e i rompicapo lasciati aperti dal film: chi è la ragazza che nel sogno prende il nome di Camilla e che nella realtà bacia quest'ultima? cosa vuol dire la scena in cui uno di fratelli Castigliani sputa il caffè? perchè nel sogno il regista ha una moglie (oltretutto isterica ed insopportabile) quando nella realtà non è così? che ruolo hanno gli zii di Diane (o meglio il loro ricordo essendo morti da tempo) che la spingono al suicidio? cosa diamine è il "libro nero" che l'assassino deve rubare? chi è la donna dai capelli blu (!!) che assiste allo spettacolo del Club Silencio e che chiude il film?

    si potrebbe continuare ancora a lungo, ma probabilmente è proprio questo senso di ambiguità ed incompletezza a donare fascino alla pellicola. perchè Mulholland Drive non è un film realizzato per poter essere compreso del tutto. anzi: è evidente che il suo linguaggio parli prima di tutto alle emozioni e solo in seguito offra la chiave per essere analizzato razionalmente (ma sempre in parte).
    Mulholland Drive è anzitutto un viaggio straordinario nelle dimensioni del sogno e dell'inconscio reso affascinante da una sceneggiatura perfetta, una regia di primissimo livello, una grandissima atmosfera, grandi attori (bravissima Naomi Watts che interpreta un ruolo ambiguo e difficile con grande abilità), una colonna sonora perfetta.
    Mulholland Drive è un capolavoro.

    se devo dare un voto: 9,5/10
     
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105 replies since 15/7/2008, 01:27   1439 views
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