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Vonnegut.
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CITAZIONE
Ma chi è che paga gli sportivi? Chi sborsa i quattrini per le emozioni che ci regalano? E' questa la domanda che la rete di "pensatori" si sta giustamente ponendo. Ed ecco che fioccano classifiche di ogni genere che pongono gli atleti italiani in vetta alla classifica. Insomma gli atleti italiani durante gli allenamenti fanno la fame ma se vincono una medaglia olimpica possono assicurarsi il mutuo.
A sganciare gli spiccioli, se di spiccioli si può parlare, è il CONI un ente pubblico. Il CONI è il Comitato Olimpico Nazionale Italiano ed è una diramazione del Comitato Olimpico Internazionale (CIO). In buona sostanza è un ente finanziato ancora una volta con fondi pubblici che dipende interamente dal Ministero per i beni e le attività culturali. Si tratta in realtà di una confederazione delle federazioni sportive nazionali e quindi potrebbe essere diramata in molti piccoli gruppi.
Ma torniamo al punto di partenza: quanto sborsa questo ente pubblico per ogni medaglia?
Per l'oro olimpico italiano la "busta" si aggira intorno ai 140 mila euro. All'Italia segue la Russia con 100 mila euro e la Spagna con 94 mila. Poi giù a scendere fino ad arrivare all'Australia che spende ben 11.745 euro. Insomma il prezzo di un'automobile.
L'argento invece ci costa 75.000 euro, alla russia 60.000 mentre alla Spagna 48.000.
Il bronzo invece costa rispettivamente ai tre paesi 50 mila, 40 mila e 30 mila. L'argento e il bronzo dell'Australia, che è sempre in fondo alla classifica,
FONTE: www.you-ng.it/
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