Non devi preoccuparti, amico.
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CITAZIONE (Diduz @ 12/6/2014, 23:20) Comunque Ron è meglio che si metta l'anima in pace. Questi saranno gli accordi fattibili, solo roba di licenza. La Disney gli ha detto chiaramente che loro non vendono nessun marchio. Non che sia tutta 'sta sorpresa, eh.
Se ci vuoi far qualcosa, affitti. Come fecero i Telltale per Tales of Monkey Island.
Peccato. Io non sono uno psicologo o che altro, ma mi pare di aver compreso bene quale sia il complesso di Ron verso Monkey Island e so che ce lo possiamo anche scordare il MI3a a questo punto. Lui non vuole farlo, aspetta che qualcuno (o qualcosa) lo faccia sentire in dovere di farlo, che è diverso. E ciò può accadere soltanto quando tutti i diritti appartengono a lui in tal modo di potergli anche paradossalmente domandare "ti muovi a fare questo benedetto gioco, o no?", in modo da avere la mente libera da pregiudizi e dare il meglio di sé. Dovrebbe votarsi a qualche santo...
Ogni team della TellTale adesso lavora sul suo progetto e credo che un seguito di Tales, se non come tributo miracoloso ai fan, potrebbe essere fatto soltanto in situazione in cui la possibile perdita sarebbe accettabile o anche peggio contenuta (perché questo presupporrebbe l'attuamento della pipeline produttiva del primo Tales, che io personalmente non accetto più; siete nel 2014 e avete un gioco dell'anno in groppa, fate le cose in grande).
A parte che io non ci vedrei nemmeno una perdita, sbaglio o è stato Tales a renderli un po' più ricchi di com'erano prima, tanto da potergli permettere di sperimentare?
Per quanto riguarda Sony, questa potrebbe essere l'occasione per togliere fuori dal limbo diversi marchi anche in riproposizioni non adventure. Non mi si fraintenda, il fangame di Forge mi ha colpito tantissimo, e non credo che sia a rischio denunce se nel frattempo partono i lavori ad un RPG di Loom (non dico MMORPG perché anche se l'idea è buona, prima di tutto dovrebbe stravolgere la storia per accomodarla al contesto, e di fatto i MMORPG free to play per non fallire hanno bisogno di idee commerciali che applicate a Loom farebbero accapponare la pelle almeno al sottoscritto).
E perché no, anche l'RPG dello stesso Monkey Island sarebbe fattibile, forse la strada MMORPG avrebbe pure più senso qui, dato il contesto piratesco dove c'è un obiettivo che sarebbe quello di diventare il pirata più ricco (o il pirata fantasma più sanguinario!). C'è letteralmente tutto un arcipelago già pronto da esplorare e tutte le premesse per la crescita dei personaggi (Stan e la Vudùlady), però bisognerebbe rinnovare un po' i duelli a insulti o proporre qualcosa di diverso, perché uccidere (anche non visivamente) gli altri giocatori o dei nemici creati ad hoc (lo so che c'entrano, ma basta zombie!) andrebbe contro la vena ironica della saga, dove tutto viene implicato ma mai mostrato.
Detto, questo, anche qualcosa di gustosamente adventure come un remake del Maniac Mansion originale con un nuovo game-design più tosto e solido (dico a te, Jeff), giocabile con i tuoi amici in rete (ognuno controlla indipendentemente il suo personaggio e ci si parla con la chat o la voce) non sarebbe mica malaccio. Ovviamente nessun indizio altrimenti per che cosa lo si compra?
Si potrebbe anche finire Sam & Max Freelance Police dato che gli asset volendo sono già pronti, ma qui si sogna.
Comunque sì, ho letto il tuo articolo sul futuro della Lucas nel 2005 e mi ricordo che al tempo non mi convinse perché volevo disperatamente che la Lucas continuasse la sua tradizione, ma erano solo desideri infantili. Questi anni di Telltale (Double Fine non posso ancora esprimermi) mi bastano e avanzano. Più che gli pseudo-adventure a questo punto preferirei anche i cartoni animati e i fumetti. 
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