Il Corvo

Recensione by Everything

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  1. Everything
     
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    Personalmente considero cult pochi film, anzi pochissimi. La mia idea di cult è che un film debba poter essere visto anche mille volte senza mai annoiare e sono pochi i titoli che rientrano, almeno per me, in questa concezione. Il Corvo è uno di questi.

    Uscito l'11 Maggio 1994, questo film ha guadagnato 6.716.836 lire ed è ottavo nella classifica dei maggiori incassi per la stagione 1994/1995. Una parte di queste 6 milioni di lire fa parte delle file dei curiosi, andati a vedere il film solo perchè si narrava che la scena in cui Brandon Lee perse tragicamente la vita fu inserita nel film. Ovviamente non è così: il nastro che contiene quella registrazione è in possesso della polizia di Wilmington e sarebbe stato da malati montarlo con il resto. Un film aiutato, inutile negarlo, dalla morte di Lee durante le riprese.

    Sinceramente quando mi ricordo il film non mi ricordo della morte dell'attore, mi ricordo della bellezza del tutto. La bellezza della trama, cambiata molto rispetto al fumetto - ma questo è un argomento che affronteremo più in là - la bravura degli attori, delle atmosfere dark e gotiche, della bellissima storia d'amore che c'è dietro questo fortissimo sentimento di vendetta che possiede il protagonista, ma analizziamo questi aspetti con ordine.

    Il film narra di una coppia: Eric Draven e Shelly Webster che vengono brutalmente uccisi nel loro appartamento a Detroit da una banda di malviventi. A distanza di un anno, Eric ritorna dalla morte e uccide uno ad uno i componenti della banda. Non so quanti di voi abbiano letto il fumetto originale, disegnato da James O'Barr e uscito nel 1989. Io l'ho fatto, e posso assicurarvi che il film e il fumetto sono molto diversi. Innanzitutto nel fumetto è completamente diverso l'ordine di importanza dei nemici. Il nemico più importante, il boss diciamo, nel film è Top Dollar, interpretato da Micheal Wincott. Nel fumetto, invece, è T-Bird ucciso addirittura per secondo o terzo nel film.

    Un'altra cosa molto interessante riguardo alle differenze tra fumetto e film è che nel fumetto tutto è lasciato all'immaginazione del lettore. Nel fumetto Eric non muore, non lo vediamo morire. Nel film, invece, lo vediamo addirittura uscire dalla bara e scavare nella terra. Ci sono anche moltissime differenze film/fumetto che non starò qui a raccontare ma ci sono e sono evidenti.

    Ho voluto affrontare questo argomento per evidenziare il fatto che, nonostante il film sia diverso rispetto al fumetto, offre delle cose che il fumetto non da. Offre delle sensazioni che nessuna pagina disegnata da O'Barr è riuscita a darmi. Il film riesce addirittura a superare in qualche modo il fumetto, cosa che nessun altro film è mai riuscito a fare.

    Parlavamo prima della recitazione; recitazione a mio avviso eccezionale, almeno per Brandon Lee che interpreta magistralmente Eric Draven/Il Corvo e lo fa con un'intensità che è difficile da riproporre. Quando vedi Lee in azione senti che è LUI Eric Draven e nessun altro, senti che è perfetto per quella parte. Bravi anche gli attori non-protagonisti come Ernie Hudson, che interpreta il sergente Albrecht o Micheal Wincott che interpeta uno spietato Top Dollar.

    Buona la regia: Alex Proyas, regista anche del recente Io, Robot se la cava bene con le atmosfere dark del titolo e aiuta a rendere questo film un'esperienza unica nel suo genere. Inutile parlare di colonna sonora, gli autori sono I Cure con la loro Burn, canzone usata quando Eric diventa Il Corvo e i Rage Against the Machine con The Darkness e come non accennare di Dead Souls cover dei Joy Division riproposta magistralmente dai Nine Inch Nails.

    Insomma, un capolavoro, a mio avviso un cult assoluto! Consigliatissima a tutti la visione! So che il voto è troppo alto, ma d'altra parte non sarebbe un cult o un capolavoro, no? :D

    Voto: 10/10

    Edited by Everything - 4/2/2008, 18:45
     
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  2. LargoLagrande
     
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    E' tipo la diciottesima recensione di everything su sto film, se l'aritmetica non mi abbandona. Comunque non condivido molto la tua idea di cult.

    Per quanto riguarda la pellicola, è un buon film che ripropone (per gli scimmiati) atmosfere interessanti e coinvolgenti. Per me non è un capolavoro, però. Brandon Lee, pace all'anima sua, è un attore carismatico e la sua storia drammatica attira molto, tuttavia come attore è solo mediocre. Ciò nonostante (grazie alla sceneggiatura) il suo personaggio, vuoi per il trucco, per il look dark, acquista grande forza. Infine la trama non è propriamente leggendaria. Non fa schifo, ma non è un capolavoro.
    Il pregio di questo film è l'atmosfera che riesce a proporre, uno dei primi e pochi esempi dark, tuttavia scenari notturni, giacche e stivali scuciti di pelle, trucco e trama surreale non sono frutto del più grande genio di sempre.
     
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  3. Everything
     
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    CITAZIONE (LargoLagrande @ 4/2/2008, 19:14)
    E' tipo la diciottesima recensione di everything su sto film, se l'aritmetica non mi abbandona.

    A dir la verità io non ho mai scritto una recensione del Corvo, quelle che vedi nel topic dedicato sono delle recensioni prese dal web.
    CITAZIONE
    Comunque non condivido molto la tua idea di cult.

    Per quanto riguarda la pellicola, è un buon film che ripropone (per gli scimmiati) atmosfere interessanti e coinvolgenti. Per me non è un capolavoro, però. Brandon Lee, pace all'anima sua, è un attore carismatico e la sua storia drammatica attira molto, tuttavia come attore è solo mediocre. Ciò nonostante (grazie alla sceneggiatura) il suo personaggio, vuoi per il trucco, per il look dark, acquista grande forza.

    Non sono d'accordo. Lee ha saputo fare un ottimo lavoro con il personaggio, dandogli una caratterizzazione che nella sceneggiatura originale evidentemente non era presente. Non so se l'hai notato ma è fenomenale come è tranquillo in particolari situazioni e come affronti la faccenda quasi come se non gli importasse, con una superiorità oserei dire divina.

    E non sono d'accordo nemmeno sulla tua opinione: "sì, ok, è bravo perchè è vestito da punkettaro". Non so se hai visto i sequel del film, ma anche gli altri "Corvi" sono vestiti come Brandon e non fanno assolutamente lo stesso effetto, senza considerare che come protagonista del sequel c'è Vincent Peréz, mica il primo cretino che passava di lì. :ahsisi:
    CITAZIONE
    Infine la trama non è propriamente leggendaria. Non fa schifo, ma non è un capolavoro.

    Vabbè basta che sia una buona trama o comunque che abbia senso. Importa come viene sviluppata dopo. Se un film ha una buona trama e viene sviluppata decentemente non vedo perchè non debba essere bella o comunque capolavoro.
     
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  4. LargoLagrande
     
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    CITAZIONE
    Se un film ha una buona trama e viene sviluppata decentemente non vedo perchè non debba essere bella o comunque capolavoro.

    Infatti non c'è nulla di male. Però se vuoi chiamare un film capolavoro assoluto esso deve meritarlo in ogni suo frangente, per me.

    No, io ho detto comunque che Lee ha dalla sua parte un grande carisma, e da quel punto di vista lì se lo giostra anche bene, però scusa, da dove scaturirebbe la sua superiorità emotiva, in una vicenda dove è sensibilmente inserito (morte della moglie e conseguente vendetta ecc)? Cioè è preoccupante che non la senta affatto no?

    I sequel non acquistano grande forza semplicemente perché hanno smesso di essere una novità in quanto sequel. L'impatto de Il Corvo è notevole, questo non vale per i seguenti perché oramai siamo preparati alla cosa. Perché non è più rivoluzionaria come cosa.
     
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  5. Everything
     
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    CITAZIONE (LargoLagrande @ 4/2/2008, 19:56)
    Infatti non c'è nulla di male. Però se vuoi chiamare un film capolavoro assoluto esso deve meritarlo in ogni suo frangente, per me.

    Ma infatti ti do ragione : però a me la trama de Il Corvo è piaciuta parecchio sei tu che non la reputi granchè. :D
    CITAZIONE
    No, io ho detto comunque che Lee ha dalla sua parte un grande carisma, e da quel punto di vista lì se lo giostra anche bene, però scusa, da dove scaturirebbe la sua superiorità emotiva, in una vicenda dove è sensibilmente inserito (morte della moglie e conseguente vendetta ecc)? Cioè è preoccupante che non la senta affatto no?

    La sua superiorità scaturisce dalla tranquillità con cui fa certe azioni: uccide con tranquillità, come se la cosa non gli importasse. Che non la senta affatto non è vero: quando è da Gideon, per esempio, e sta prendendo la fede nunziale, si vede benissimo che quando prende quello di Shelly è visibilmente scosso.
    CITAZIONE
    I sequel non acquistano grande forza semplicemente perché hanno smesso di essere una novità in quanto sequel. L'impatto de Il Corvo è notevole, questo non vale per i seguenti perché oramai siamo preparati alla cosa. Perché non è più rivoluzionaria come cosa.

    No, no, aspè. Hai frainteso la mia frase. Io parlavo di interpretazione del protagonista: il sequel può non essere più originale come trama però l'interpretazione può essere grande comunque, cosa che nei sequel non avviene.
     
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4 replies since 4/2/2008, 18:25   205 views
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