The Butterfly effect

Recensione by Nanni

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  1. -Nanni-
     
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    Questa pellicola (uscita nel 2004) prende in prestito per il titolo il nome di un effetto molto noto nella Teoria del Caos: l'effetto farfalla, appunto ("piccole variazioni nelle condizioni iniziali producano grandi variazioni nel comportamento a lungo termine di un sistema").

    Si racconta la storia di Evan, un ragazzo che durante la sua crescita ha avuto momenti di perdita della memoria inispiegabili (difetto avuto anche dal padre, rinchiuso in una del manicomio). Lo psichiatra consiglia alla madre di fargli tenere un Diario dove annotare giorno per giorno quello che fa.
    Stranamente questi "buchi" si manifestano in situazioni critiche della sua vita: il padre di due sue amici (Kayleigh, la ragazza di cui è innamorato e il fratello bullo Tommy) che vuole fargli girare un film pedopornografico, una brutta esplosione (con conseguente morte di una donna e del suo bambino neonato) che fa scimunire il suo migliore amico Lenny, Tommy che gli rinchiude in un sacco il cane e lo brucia vivo (solo perchè lui e sua sorella si piacevano e si sono baciati)...

    Una volta cresciuto i suoi buchi di memoria sembrano spariti.
    Durante la frequentazione dell'Università (manco a dirlo la facoltà di psicologia) scopre che grazie alla lettura dei Diari riesce a tornare indietro nel tempo, nel momento esatto in cui si manifesta l'amnesia. Decide così di utilizzare questo "potere" per modificare il passato. Tornato al presente vede le ripercussioni di queste modifiche, e purtroppo c'è sempre qualcosa di negativo. Inoltre, tutte le volte che torna al presente, i vecchi ricordi vengono risucchiati e la mente gli viene riempita da nuovi ricordi (tutto quello che è successo grazie alle modifiche del passato); ma questo è il minimo, visto che il viaggio costa "fatica" e il suo cervello viene sempre più menomato. Scopre pure che anche il padre era in grado di effettuare questi viaggi e le amnesie da bambino le aveva perchè quello era il momento in cui nel futuro avrebbe modificato l'andamento delle cose (una conclusione in realtà mia, ma che credo sia corretta).

    Alla fine capisce che l'unica maniera per riportare le cose a posto e fare in modo che nessuno dei suoi cari abbia da risentirne le conseguenze, è quella di tornare al giorno in cui conobbe la ragazza di cui è innamorato (e attorno alla quale gira praticamente tutto il film, con annessi e connessi) e dirgli qualcosa di spregevole in modo da allontanarla da lui ancora prima di conoscerla... Tutto questo grazie ai filmini di famiglia (i diari sono andati perduti durante una modifica temporale. Evan capisce che può viaggiare anche in altre maniere perchè intuisce che suo padre usava un album fotografico). Sembra funzionare: lui si risveglia in camera sua, al campus universitario, e scopre che il compagno di stanza è Lenny (quello che divenne scimunito) e Kayleigh e suo fratello passano una esistenza felice (Tommy non diventa neanche bullo, anzi si laurea a pieni voti).
    Passano gli anni e Evan è un dottore adesso, ma camminando per la strada incontra Kayleigh. Si arrestano un momento (lui perchè sa chi è lei, e lei perchè avverte qualcosa di strano) ma poi riprendono la propria strada.

    Esistono inoltre altri tre finali alternativi. Due positivi e uno molto drammatico:
    - Lei riprende a camminare e lui la segue.
    - Evan e la ragazza si mettono a parlare e lei rimane colpita perchè lui si lascia sfuggire il suo nome (si salva in corner dicendo "bhè hai una faccia che si addice a quel nome" o una cosa del genere).
    - Nell' ultimo viaggio temporale, anzichè tornare al momento in cui conobbe la ragazza, torna al momento in cui sua madre stava per partorirlo e si uccide (si strozza col cordone ombelicale?). Annullando la sua esistenza tutti gli avvenimenti si modificano per il meglio.

    I tre finali positivi (l'originale e i due alternativi) si rifanno al concetto che il destino è scritto e non lo si può modificare del tutto (se è quindi destino che incontri una persona, prima o poi capita, perfino in una metropoli dove vivono milioni di abitanti).

    Lo scheletro del film (i viaggi nel passato e le conseguenze nel presente) è vecchio, già utilizzato in altri film, ma il metodo di viaggio (basandosi sui grandi misteri della mente umana) è inedito, ed è questo a parer mio che rende il film molto bello e godibile.
    Visti inoltre i canoni odierni dei film americani, potrebbe sembrare un filmetto (più che altro perchè il protagonista Ashton Kutcher - il marito di Demi Moore ndr - è più conosciuto per commedie o film "idioti), ma la storia scorre che è un piacere ed è di facile intuizione. Si tratta quindi di un film ben riuscito (a parer mio e di chi l'ha visto con me). A prima vista non ho notato pecche particolari, ma forse perchè ero a mio agio, spaparanzato sul divano e con la coperta fino al mento. Al momento della "seconda visione" starò più attento...

    Uscì nel 2006 il seguito: The Butterfly effect 2. Ebbe meno successo dell'originale (vuoi perchè si basava su una storia diversa, vuoi perchè fu incanalato solo nel mercato homevideo).
     
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0 replies since 9/3/2008, 13:57   540 views
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