Into the Wild

Recensione by LargoLagrande

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  1. LargoLagrande
     
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    Un film da vedere, ma soprattutto da ascoltare. Dico questo non solo perché gli effetti sonori sono magnificamente montati, ma perché il compositore di tutte le musiche non è nessun'altro che il leader dei Pearl Jam Eddie Vedder. La sua presenza è tangibile e fondamentale quanto quella di Sean Penn in cabina di regia o di Emile Hirsch, giovane promessa del cinema. Le canzoni hanno un'atmosfera pazzesca senza essere orchestrali, anzi s'avvicinano molto di più ad uno stile da camera, con chitarra acustica perlopiù e voce di Vedder.

    Rilasciato nelle sale il 25 gennaio 2008, dalla durata di 2 ore e 28 minuti, Into the Wild è un'avventura, un'esperienza di vita, una full-immersion nella vita del protagonista della vicenda narrata, Chris McCandless che, conseguito il diploma, decide di distaccarsi dalla società, dalla civiltà con come obiettivo ultimo l'Alaska. Come dirà lui stesso verso la fine del film: tutti scappiamo da qualcosa, ma almeno io so perché lo faccio e dove vado.
    Appassionatissimo di scrittori quali Tolstoj o Jack London Chris, che poi acquisterà per le sue avventure lo pseudonimo di Alexander Supertramp (i Supertramp sono una famosa band pop di fine anni 70, ma non c'entra nulla, più che altro i 'Tramp' sono coloro che vanno su i trampoli, che in gergo sarebbero quelli che mollano tutto e viaggiano a piedi senza una meta), scappa prima di tutto dai suoi genitori, che lui odia. Li odia perché incapaci d'accorgersi della sua importanza, perché meschini e bugiardi, scappa dalle loro liti, così come dalla gente. Troppo cattiva, bigotta, attaccata alle cose terrene, i soldi, troppo improntata sul danneggiare il prossimo, ma in definitiva... scappa per il desiderio di solitudine e libertà, che non è necessariamente basato sul confronto con le altre persone. Scappa perché vuole vivere la vita, per una serie di motivi che forse neanche lui sa in fondo, ma lo fa, per il desiderio di avventura, ma specialmente di libertà.
    L'unico rimpianto che si lascia alle spalle è l'abbandono dell'affezionata sorella, l'unica al mondo, al dire di Alex, che fosse in grado di capirlo. Brucia i soldi, abbandona la macchina, butta documenti e parte a piedi solo con uno zaino con dentro tutto il necessario. Non lascia nessuna traccia di sè e fa in modo fino alla fine di non farsi trovare.

    Un film che ci mostra anche il punto di vista di uno come Alex, un personaggio realmente esistito, che prima di arrivare in Alaska vivrà incredibili avventure in posti naturalmente (nel senso biologico) splendidi, conoscendo gente dalle opinioni più disparate, ma tutta gente in cui lui riuscirà a far breccia. Gente che lo aiuterà fino alla fine nella sua impresa di raggiungere l'Alaska. Pace e solitudine, senza regole alle quali far fronte, libertà... libertà assoluta ed indipendenza. Sfuggire al tedio delle persone che ci circondano, all'ipocrisia, vivere con lo stretto indispensabile e nient'altro. Stare nella solitudine più assoluta, respirare l'aria pura, fissare il cielo e non far nulla, se non semplicemente... vivere...

    Questa pellicola comunque conferma quanto Sean Penn rimanga un Re Mida del cinema, quanto qualsiasi sua produzione, sia d'attore che da regista, abbia una qualità estrema. Questo è uno dei film più belli degli ultimi tempi che sottolinea sentimenti e desideri che l'uomo sta obliando e che col tempo dovrebbe ricominciare a rammentare. L'intrepretazione sensazionale del (giovanissimo) attore protagonista fa il resto.
    Into the Wild, mescolando scenari di rara bellezza americani e la musica combaciatissima di Eddie Vedder crea dentro lo spettatore sensazioni difficilmente spiegabili, ma che sicuramente pochissimi film sanno dare.
    E sono sensazioni di contagiosa freschezza, felicità e libertà.

    VOTO 8/10
     
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  2. -Iena da Roma-
     
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    Grande Sean Penn!!!
    Era un grande anche Chris comunque :)
     
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  3. Voodoomaster
     
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    Io vado controcorrente dicendo che non mi è piaciuto proprio.

    Non mi linciate, ma secondo me è una concezione un pò retorica dell'anticonformismo, in un film che più di provare a farti "stupire" con lunghe carrellate di paesaggi da sogno e episodi hippie non fa.

    Mi dispiace ma non sono proprio riuscito ad apprezzarlo. Mi è sembrata la classica cosa del tipo "La società occidentale è piena di cose inutili e possiamo vivere tranquillamente senza di essa". Si, ok, facile dire così, intanto come cosa è abbastanza ipocrita visto che nessuno di noi può farne a meno, ed il tutto poi è narrato senza un plot preciso ma tramite struttura in miniepisodi, che dopo un pò mi hanno parecchio annoiato.

    Ripeto, non mi picchiate, lo so che la critica, la maggioranza della gente, annessi e connessi, lo considera un capolavoro e bla bla bla, ma io riconosco la bellissima fotografia, la situazione familiare del protagonista dipinta in maniera magnifica, la bravura dell'attore, e la bellezza di alcuni messaggi sulla libertà, ma nel complesso non sono riuscito ad apprezzarlo...

    (scusate se ho fatto errori di grammatica ortografia e vari ma sto parecchio brillo)

    (ho corretto ed editato ora che sono sobrio)

    Edited by Voodoomaster - 31/3/2008, 13:28
     
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  4. LargoLagrande
     
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    Penso che sia ipocrita criticare società, civilizzazione, persone... senza fare nulla. Vabeh, questo è un film (ma pur sempre tratto da una storia vera), però almeno lui l'ha fatto. Se n'è andato.
    Posso capire che il tutto viene trattato anche in maniera demagogica, cioè nel senso che sembra bello pure a noi, per com'è reso nel film, vivere in un furgone a -30° vivendo di marmotte e bacche, però lui era evidentemente contento e se, come dice la sorella nella narrazione, aveva lavorato e viaggiato così tanto per realizzare questo suo desiderio, voleva dire che per lui era la cosa più giusta da fare.
    Non penso che il messaggio sia : viviamo in una società di merda, astraiamoci. Diventiamo tutti eremiti!
    Ma più che altro sia: siamo in una società troppo attaccata ai beni terreni ed alle cose materiali.
     
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  5. -Iena da Roma-
     
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    Okay è uno dei film più merdosi e pallosi della storia.
    Non giudicatemi volgare, un tale prodotto merita nient'altro che questi aggettivi.
    So che ora mi chiederete di motivare le mie offese, però per ora mi sfogo così su questo schifosissimo film.
     
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  6. Voodoomaster
     
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    Non avevi detto che ti piaceva ? :ehmsi:
     
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  7. -Iena da Roma-
     
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    CITAZIONE (-Iena da Roma- @ 30/3/2008, 23:32)
    Grande Sean Penn!!!

    Avevo letto la recensione entusiasta di Largo e siccome io ammiro i due Penn ero tutto felice come dire "grande Sean ha fatto un bel film!". Mi ero fidato di Largo insomma.
     
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  8. Voodoomaster
     
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    Ok ora traduci gli insulti in critiche motivate perchè sono curioso di confrontare il tuo punto di vista col mio visto che siamo tra i pochi a cui non è piaciuto :fifi:
     
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  9. -Iena da Roma-
     
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    Okay.
    Un film noiosissimo, una mattonata di tre ore che non finiva mai, non ho mai visto una narrazione così dannatamente lenta, e ogni volta arrivati alla fine sembrava essere sul punto di terminare con la sua morte in Alaska, e facevano mille digressioni su 'sto vecchio che lo ha ospitato, tanto che alla fine mi sono girato sulla poltrona e ho chiuso gli occhi.
    Solo Sweeney Todd e Into The Wild mi hanno fatto addormentare al cinema, questo è segno di una grande crisi di questa stagione.

    La regia è pessima. Ovvio che la fotografia e gli scenari siano stupendi, ma mica è merito di Sean Penn, è merito dei posti di cui è ricca l'America.
    All'inizio si vede l'arrivo di un furgone in mezzo a una distesa di ghiaccio, dove il furgone è completamente decentrato a sinistra, e ok può essere una scelta di stile, ma per il resto si vede solo una distesa e i personaggi sono talmente tanto vicini ai bordi dello schermo da essere tagliati mentre aprono le portiere.
    Dopodichè segue una serie di hand cam, di camere a mano, che mi hanno fatto venire la nausea, perchè il regista seguiva il personaggio spostandosi tremolando visibilmente e tagliando spesso fuori dal quadro.

    La critica alla società è penosa. Che palle hanno mostrato gli STEREOTIPI e li hanno criticati. Il CLASSICO padre severo, la CLASSICA madre attaccata ai soldi e la CLASSIVA villa con giardino!
    Categorie simili di persone sono reali, ma cazzo raccontamele non con banalità!
    Santo Dio il filmino dove la mamma guarda la macchina e fa "ci è costata tanti soldi!" cone le dita è penoso! Ma come cavolo fai a criticare la società così? Così racconti uno STEREOTIPO, una macchietta!

    Poi Sean Penn ci ha inserito a forza e a calci in culo qualsiasi tema sociale!
    Dai bambini dell'Africa al divorzio a Dio Nostro Signore, alla guerra del Wietnam alla Seconda Guerra Mondiale!!!
    E gli sceneggiatori "Ma signor Penn! Non ci starà tutta questa roba!"
    E lui: "ZITTI! Ora ci inserisco una buona mezz'ora in cui critico il riscaldamento globale!"
    Sceneggiatori: "Ma signor Penn il film dura già..."
    Sean: #SCIAFF!# "Zitto feccia, sono io l'autore qui!"


    Poi, la battuta "Non puoi cancellare il Natale, non sei Dio!" mi ha fatto letteralmente cadere il testicolo sinistro (per le signorine, il braccio sinistro).
    Poi arrivato al vecchio che dice "Parlando con te ho capito che ce l'hai con la Chiesa..." mi è caduto anche quello destro!!!!!!

    E tutto 'sto buonismo, se vuoi qualcosa allunga la mano e prendila, Dio e Gesù ci amano, non si deve scopare con una strafiga che dimostra 28 anni sennò è peccato mortale! Cristo Santo Sean! Rilassati!
    E le battute erano terrificanti!
    Ma lo avete visto il delirio Vince Vaughn+protagonista al bar?!
    Sembrava che gli attori in generale recitassero pensando "Ma che cazzo sto dicendo!?"

    Grazie a Dio è finito...

     
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  10. LargoLagrande
     
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    Iena, non c'erano battute nel film :ehmsi:
    Che film (non) hai visto?
     
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  11. -Iena da Roma-
     
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    E cos'era? Un film muto?

    Le battute sono le lines, i dialoghi insomma, mica intendevo le battute della serie "Lo sai qual è il colmo per..."
     
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  12. -.Anakin Skywalker.-
     
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    Mmm...

    Io l'ho visto. Mi è piaciuto.
     
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  13. -Iena da Roma-
     
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    :|:
     
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  14. LargoLagrande
     
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    beh allora avevo capito male
     
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  15. Richard Sparrow
     
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    Non l'ho ancora guardato,ma dietro consiglio di largo me lo procurerò sicuramente!
     
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29 replies since 30/3/2008, 22:26   413 views
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