I predatori dell'Arca Perduta

Recensione by Iena

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    "Una volta Iena mi disse che combatteva per il Paradiso. E pare che lo faccia tutt'ora."

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    Inizio qui il mio progetto di recensione della trilogia di Indiana Jones, in vista dell'ormai prossima uscita dell'ultimo capitolo che trasformerà questo capolavoro del cinema in una quadrilogia, inserendo nella sua lista di avventure grandiose anche il capolavoro di avventura grafica "Indiana Jones and the Fate of Atlantis".

    I predatori dell'Arca Perduta
    (1981)

    Dopo aver visto frustrata una spedizione in Sudamerica a causa dell'avversario Belloq, il professor Henry "Indiana" Jones viene contattato in America dai servizi segreti perchè si occupi del ritrovamento della leggendaria Arca dell'Alleanza, sulla quale tentano di mettere le mani i soldati di Hitler per la creazione di un esercito di proporzioni inimmaginabili.

    Nel 1981 comincia la saga dell'archeologo avventuriero, che come l'altra celeberrima saga fu ispirata alla mente di Lucas durante il periodo di degenza in ospedale dopo l'incidente nei pressi della propria casa in gioventù.
    Dopo l'iniziale proposta a Tom Selleck, sarà Harrison Ford a vestire i panni di Indiana, così chiamato come ispirazione al cane husky di George Lucas. Ford, la giovane promessa consacrata con "Guerre Stellari", si rivelerà di un carisma eccezionale e renderà perfettamente il personaggio Lucasiano nel suo dualismo da docente compassato e serio ad avventuriero e uomo d'azione infallibile.
    Il film si apre con una splendida dissolvenza incrociata che rivela una simmetria fra il logo della "Paramount Pictures" e le vette peruviane. Le prime sequenze, nel Sudamerica, sono fra le più celebri per quanto riguarda la cultura pop, se si pensa ad esempio ad Indy che nelle rovine fugge da un grande masso o per poco non rimane bloccato dal portale in chiusura sulla sua testa, che ispireranno fra le altre cose la celebre sequenza parodistica dei Simpson dove Bart fugge da Homer.
    Il film però è un geniale insieme di citazioni gustosissime, come scene che ricordano i vecchi film di Zorro. La scena dell'idolo che viene sostituito da un peso uguale per evitare il meccanismo della trappola è una citazione de "Le sette città di Cibola" di Carl Barks, cui Spielberg e Lucas si sono sempre rivelati grandi fans. Numerosi sono poi i riferimenti a "Star Wars" in piccole sigle o immagini sparse qua e là.
    Il primo film della saga si rivela essere sin da subito utile per la comprensione della profonda psicologia di Jones, che qui viene messo in contrapposizione a Belloq, in una sorta di rapporto Holmes-Moriarty, ove ovvero due psicologie simili, due abilità di straordinaria portata, si rivelano uno yin yang perfettamente equilibrato. La stessa passione per l'archeologia e le reliquie sacre manifestata dall'uno con un grande interesse di studio e di libera avventura, dall'altro come sistema di lucro e potere, ma entrambi vivono allo stesso modo questa passione, e meravigliose per i due personaggi sono la sequenza del dialogo al bar e la sequenza dove Jones tentenna nella distruzione dell'Arca.
    Questo film mette a disposizione ottime scene di ricerca, studio e riflessione, e splendide scene d'azione, adrenaliniche, aracnofobiche, ofidiofobiche, splatter ed orrorifiche.
    Alcune scene sono entrate nella storia per alcune leggende che ne derivano, ad esempio la scena dove Indy deve apprestarsi a combattere un guerriero armato di sciabola, ma comicamente lo fredda con un proiettile, secondo un urban legend da attribuirsi ad un Harrison Ford malato di dissenteria a causa delle condizioni della troupe nel Cairo che volle finire immediatamente la scena (ne dubito fortemente visto che Ford poteva improvvisare quanto voleva ma l'altro attore muore sul colpo come seguendo una coreografia precisa). Oppure la scena ove Jones dice a Marcus "sai quanto sono prudente" e la camera mostra un primo piano della pistola. Ebbene in quella scena Ford sta scioglendo il panno con una mano, facendosi cadere la pistola nell'altra, ma nel momento del primo piano, la mano che scioglie il panno e quella che impugna la pistola sono invertite, probabilmente una scena aggiunta nel montaggio in seguito dunque.
    La regia di Spielberg è straordinario, è un occhio registico che segue le azioni dei personaggi e disvela una capacità di dinamismo nelle scene d'azione, ma di tranquillità e piacevolezza nelle scene meno sincopate, e con una capacità di mostrarci la bellezza e grandezza dei paesaggi naturali dovuta alla sua capacità di gestire lo spazio, non tanto alla bellezza del paesaggio in sè come fanno altri pessimi film, visto che comunque l'organizzazione spaziale sembra essere molto ben costruita. Spielberg non punta mai alla staticità, che nei film si rivela presente nelle scene di dialogo, e trova sempre escamotage per rendere i dialoghi ricchi di movimento e teatralità, ad esempio quando Indy parla con Marion e questa incanta lo spettatore trafficando con i bicchierini mentre sistema il bar.
    E Jones ci è presentato subito nella sua grandezza, essendo la prima figura umana che compare, oscurando completamente l'occhio della camera e il maestoso paesaggio di fronte, come una figura di grandezza immensa, e mostrandosi nei primi momenti quasi mai perfettamente in luce, come a rendere mistero e fascino attorno alla sua figura.
    I costumi e le scenografie sono stupende, divise, macchine che esplodono, corpi unti dal sudore e cotti dal sole.
    La recitazione è straordinaria, grandissima Ford e Freeman, e una splendida Karen Allen, che ci fa rimpiangere un'epoca dove le attrici erano veramente splendide, e non strafighe vuote e piatte. La Allen ci mostra una prova da attrice di grandissimo talento.
    La musica di John Williams mette i brividi dalla bellezza, e la prima volta che udiamo perfettamente il theme di Indiana Jones è quando questi si lancia fuggendo dai nativi verso l'aereo.
    Lucas ha pensato ad un'ottima storia, utilizzando con alcune imprecisioni quella ricerca storicamente provata della politica Hitleriana verso le antichità e l'occulto, il pensiero debole dei regimi totalitari è qui mostrato nella sua interezza, con uno sguardo fiero e libero alla democrazia U.S.A., e con il finale
    SPOILER (click to view)
    quasi simile a "Citizen Kane", dove l'Arca viene celata al sicuro fra mille altre scatole, e qui dimenticata, finchè la sua storia non tornerà ad interessare qualcuno che la voglia cercare, ovviamente.


    Inizia nel 1981 l'avventura di Indiana Jones...

    Edited by -Iena- - 28/4/2008, 11:56
     
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  2. Dr. Jones
     
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    la storia dietro la gag dell'arabo con lo spadone non è una leggenda, è confermata. :sìsì:
    da come dici tu, pare che avrebbe dovuto inventarla sul momento dietro la telecamera :ehmsi: semplicemente si inventò la gag per velocizzare le riprese a causa dell'-ehm- malore di ford :sìsì:
     
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    Confermata cioè Ford ha con fermezza ammesso "Ebbene sì avevo la diarrea!".
    Non so a me sembra plausibile come urban legend, ma mi sembra parecchio strano che l'altro attore abbia recepito all'istante e si sia accasciato al suolo. E' un istante.
    Se l'attore fosse stato pronto a una coreografia di lotta e si fosse visto sparare a salve avrebbe dovuto semplicemente girarsi verso Lucas e dire "What the fuck is he doin'?"
     
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  4. Dr. Jones
     
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    CITAZIONE
    da come dici tu pare che avrebbe dovuto inventarla sul momento dietro la telecamera.
    semplicemente si inventò la gag per velocizzare le riprese a causa del-ehm- malore di ford

    :yes:
     
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    Ah ok l'hanno inventata comunque prima ma l'hanno inventata per quel malore!
     
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  6. Dr. Jones
     
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    se non ricordo male fu provata più volte e non riusciva mai, finché dato che ford non ce la faceva a girare ancora, si inventò la gag.

    si dice che esclamò qualcosa del tipo "ho una pistola, non posso semplicemente sparargli?" e spielberg glielo fece fare sul serio :sìsì:
     
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    Tu rulez :sìsì:
     
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    Nostromo

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    Chicca.
    Qualche tempo fa, Lucas rivelò che il lavoro con Spielberg sugli Indiana Jones gli ha fatto davvero capire che Steven come regista è un mostro. Per spiegarlo, dava due esempi.
    Nei Predatori, c'è la scena in cui il nazista enorme picchia Indy mentre un aereo gira su stesso sulla pista. Ora, considerando l'alto numero di inquadrature, girate in momenti diversi, si possono creare concreti problemi di continuità nel montaggio, con l'aereo che da un'inquadratura all'altra si sposta troppo o troppo poco. Per questo, si sarebbe dovuto girare l'intera lotta per intero da tutte le inquadrature, per poi scegliere le varie angolazioni al montaggio dopo, pararsi il didietro e provare varie versioni. Spileberg, per fare prima, dice a Lucas che girerà SOLO le inquadrature che servono. Lucas, incredulo, gli fa: "Ma è un casino! Non riuscirai mai a montarlo!" Spielberg si siede con lo storyboard-man, divide la sequenza, sceglie esattamente i tempi, fa spostare di volta in volta l'aereo nelle giuste posizioni, ci mette una frazione del tempo e monta ESATTAMENTE quello che ha girato.
    Altro esempio: durante la lavorazione del Tempio Maledetto, Ford vuole fare il ganzo e si lussa la spalla. Risultato: probabile sospensione di 15 giorni della lavorazione, dal momento che manca il protagonista! Spielberg dice: "Andiamo avanti lo stesso." Stupore generale. Sempre pianificando le inquadrature, gira gran parte della sezione finale action del film usando le controfigure di Ford (Armstrong su tutti) il più possibile, per esempio riprendendo Indiana di spalle, anche per le scene che Ford farebbe da solo. Va avanti due settimane così, poi quando torna Ford gira gli "inserti" e i primi piani che al montaggio sono "infilati" in mezzo alle inquadrature interpretate dagli stuntman. Risultato: neanche un giorno di stop, nessun dollaro perso, nessuno ci fa caso.
     
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  9. Voodoomaster
     
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    Grande :asd:
     
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  10. Darth Serious
     
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    Che mito Spielberg
     
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    Ma tu vuò pensà a lavurà che amma partì? :clab:
     
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  12. Hernando Cortés
     
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    Anche Iena sa un po' di napoletano ^_^
    Comunque tua recensione rulez...
     
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  13. Darth Serious
     
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    CITAZIONE (-Iena- @ 29/4/2008, 17:11)
    Ma tu vuò pensà a lavurà che amma partì? :clab:

    Idiota :asd:

     
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  14. -Nanni-
     
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    CITAZIONE
    Dopo aver visto frustrata una spedizione in Sudamerica a causa dell'avversario Belloq

    nella quale, ta l'altro, la guida che entra con Indy nel tempio ma muore miseramente dopo aver tentato di fregargli l'idolo, è Alfred Molina, il Dr. Octopus di Spiderman 2...
     
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13 replies since 27/4/2008, 15:15   170 views
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