La vita dei pirati

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  1. Voodoomaster
     
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    La vita in mare

    La vita a bordo di una nave pirata era piena di contrasti, quando ci s’impadroniva di un carico, si attraversavano momenti di grand’eccitazione e di pericolo, ma tra un saccheggio e l'altro, trascorrevano settimane di noia assoluta.
    Per riuscire a vincere la noia e alleviare la frustrazione del suo equipaggio, il "capitano" doveva incutere rispetto, se non paura, molti pirati volevano che la vita a bordo seguisse le regole di una comunità democratica: se non vi era accordo su una decisione da prendere, si teneva una votazione, poteva essere contestato perfino il capitano.
    I pirati consideravano indispensabili i servizi di un medico chirurgo, il quale aveva con sé un portautensili e usava una sega per amputare braccia e gambe, le infezioni provocate dagli interventi chirurgici portavano spesso alla morte.
    Sulle navi non mancava certo il lavoro per la ciurma, che era continuamente impegnata per il buon governo della nave, per mantenere costante la velocità erano necessarie continue rettifiche alle vele e alle sartie, tutti i marinai erano in grado di intrecciare e unire le cime, ma i pirati preferivano rubare i "ricambi", alcuni equipaggi avevano un codice di comportamento che tutti dovevano rispettare.
    Ecco alcune regole, derivate dal libro sui pirati di Charles Johnsons (XVIII secolo)
    I. Ognuno ha il diritto di voto, ha diritto a provviste fresche, e alla razione di liquore.
    II. Nessuno deve giocare a carte o a dadi per denaro.
    III. I lumi e le candele devono essere spenti alle otto di sera.
    IV. Tenere il proprio pezzo (moschetto), la pistola, e la spada, puliti e pronti ad essere usati.
    V. Non è consentito salire a bordo ai ragazzi e alle donne.
    VI. Chi diserta in battaglia è punito con la morte o con l'abbandono in mare aperto.

    La frusta tipica che si usava in mare era il "gatto a nove code", lo stesso marinaio che doveva subire la punizione la preparava, srotolando una fune in tre parti, a loro volta suddivise in tre funicelle, e poi annodando ogni estremità, un "gatto" era usato una volta sola, le corde insanguinate, se riutilizzate, potevano infettare le ferite.

    La vita a terra

    Pigiati per mesi in una nave maleodorante uno accanto all'altro, pirati e bucanieri non potevano far altro che sognare la vita a terra, e quando sbarcavano in un porto, molti erano abbastanza ricchi da soddisfare qualsiasi desiderio, sperperavano il loro bottino nel bere, nelle donne e nel gioco: “Si trovavano alcuni di questi pirati che sperperano due o tremila pezzi da otto in una sola notte, per poi rimanere anche senza camicia”, considerando che con due pezzi da otto, si poteva comperare una mucca, i pirati scialacquavano in poche ore l'equivalente di un’intera fattoria.
    La vita a terra non era sempre una festa ininterrotta: l'equipaggio doveva calafatare lo scafo, riparare la nave e provvedere alle provviste per il viaggio successivo, le donne erano bandite dalla maggior parte delle navi pirata, ma quando queste erano in porto spesso salivano a bordo.
    Dopo una lunga navigazione, i pirati andavano in cerca di compagnia femminile: nei porti dei Caraibi c'erano molte donne contente di dividere il bottino e gozzovigliare con loro.
    Alghe e cirripedi s’attaccavano allo scafo, rallentando la velocità della nave, a volte i vermi perforavano il legno e ciò, alla fine, poteva far affondare l'imbarcazione, si preveniva il problema carenando regolarmente la nave, e per farlo la portavano in secca.
    Per i pirati era indispensabile trovare una spiaggia solitaria per carenare la nave, le coste africane della Guinea era un posto ideale, avevano un fondale basso e le navi da guerra non potevano inseguire i piccoli vascelli dei pirati.
    Per tenere il mare senza troppi rischi d’affondamento, gli scafi di legno richiedevano una manutenzione costante, si usavano utensili adatti per eseguire i lavori indispensabili, il calafataggio, che comportava la riparazione delle giunture tra le tavole, era indispensabile per evitare infiltrazioni d'acqua, le giunture erano pulite, riempite di stoppa e sigillate con pece bollente.
    I pirati erano ben accetti in molti porti, vista la loro facilità nello spendere grosse somme di denaro anche per oggetti di scarso valore, gli equipaggi delle navi erano alleggeriti con gran velocità, del loro bottino da abili giocatori bari.
    Una buona “pipata” era un lusso che i pirati potevano permettersi solo a terra, le navi di legno prendevano fuoco facilmente e gli equipaggi, che a bordo non potevano fumare, erano costretti a masticare tabacco, Port Royal, in Giamaica, era una specie di calamita per i pirati del XVII secolo in cerca di piacere e divertimento.
    I governatori britannici erano favorevoli ai pirati, ritenendo che la loro presenza avrebbe protetto l'isola dagli attacchi degli spagnoli, nel 1692 Port Royal fu distrutta da un terremoto, che molti giudicarono una punizione divina per la corruzione della città.
    I pirati tracannavano rum in continuazione: ingurgitavano qualsiasi tipo di bevanda alcolica e alcuni di loro non erano mai sobri quando erano a terra.
    Il vetro era costoso e fragile, e così i tavernieri servivano le bevande ai pirati in boccali di peltro, che ben sopportavano una notte di baldoria.

     
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  2. Matioski
     
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    CITAZIONE
    III. I lumi e le candele devono essere spenti alle otto di sera.

    Dunque andavano a dormire presto, come i bravi bambini!
    CITAZIONE
    I pirati tracannavano rum in continuazione

    E grog, molto grog.
     
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  3. RichardSparrow
     
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    Litri e litri di grog..che storia!!
    ke sfiga il terremoto di port royal però..
     
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  4. Polnie-Herman
     
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    invece una cosa che mi ha lasciato sconvolto, anche se poi ci penso e dico "Però.. effettivamente.." è che
    molti pirati non si facevano tanto problemi nel fare sesso tra di loro. Le donne non potevano salire sulle navi e a volte i viaggi in mare duravano più di un mese... e la mentalità di una volta er asicuramente più aperta (e non solo la mentalità <_<)
     
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  5. Dr. Jones
     
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    CITAZIONE
    molti pirati non si facevano tanto problemi nel fare sesso tra di loro

    per quanto ne so non si facevano molti problemi anche a fare di peggio...
     
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    CITAZIONE
    molti pirati non si facevano tanto problemi nel fare sesso tra di loro

    Questo spiega che Monkey Island Director's Cut non è poi tanto inverosimile :asd:
     
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  7. Matioski
     
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    CITAZIONE
    a volte i viaggi in mare duravano più di un mese...

    Non è che ci voglia molto a resistere un mese senza fare sesso, io sopravvivo senza da diciannove anni!
     
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  8. PlunderPirate
     
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    Credo che il problema sia dovuto dal fatto che i pirati navigavano assieme e dopo un pò di tempo e come si dice..lo spirito è forte ma la carne è debole..resistere all'istinto sessuale era praticamente quasi impossibile..ecco perchè spesso capitavano sconci eventi tra pirati..
     
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  9. Dr. Jones
     
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    secondo me i pirati non ci provavano nemmeno a sopportare l'astinenza :sìsì:
    anzi, nel passato in ambienti in cui si faceva vita dura e pericolosa (negli eserciti antichi ad esempio), e quindi probabilmente anche fra le ciurme di pirati, si formavano delle gerarchie in cui i novellini dovevano-ehm-subire i veterani

    e per sfogarsi spesso facevano... anche molto di peggio...

    bella vita... :ehmsi:
     
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  10. Voodoomaster
     
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    Io non capisco il ragionamento secondo cui farsi un uomo dovrebbe essere meglio di spararsi una se*a :ehmsi:
     
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  11. AndywinXp
     
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    :ehmsi:
     
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  12. -Iena da Roma-
     
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    SMETTETELA DI TACCIARE I PIRATI DI OMOSESSUALITA'!!!
     
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  13. Dr. Jones
     
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    ma lo facevano sul serio :ehmsi:

    oltretutto è utile a capire che genere di vita facesse questa gente :sìsì:
     
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  14. Maggio79
     
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    CITAZIONE (Matioski @ 4/7/2007, 18:29)
    CITAZIONE
    a volte i viaggi in mare duravano più di un mese...

    Non è che ci voglia molto a resistere un mese senza fare sesso, io sopravvivo senza da diciannove anni!

    Prova a farlo una volta poi mi dici :fifi:
     
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  15. LargoLagrande
     
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    :nono: ha ragione mat...
     
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22 replies since 7/6/2005, 20:15   3671 views
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