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Capitan Richard.
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TEORIA MUSICALE
Parte 2
ATTENZIONE: Prima di leggere ed apprendere tutto ciò che sarà illustrato nel topic dovete aver letto il topic precedente, se no vi assicuro che ci capirete poco o niente qui!! Tale avvertenza varrà per tutti i topic che seguiranno!
I TEMPI SEMPLICI:
Si chiamano "tempi semplici" quei tempi che hanno la suddivisione binaria.
Sono tempi semplici il 2/4, 3/4, 4/4; il 2/2, 3/2, 4/2 e il 2/8, 3/8, 4/8.
Il 2/2, 3/2, 4/2 sono detti tempi per aumentazione mentre il 2/8, 3/8, 4/8, tempi per diminuzione.
Facciamo un esempio: 2/4
Il numeratore (2) sta ad indicare il numero di tempi che ci sono nella battuta
Il denominatore (4) invece, sta ad indicare quanto dura ogni tempo. (In questo caso 1/4)
Tale esempio vale per tutti i tempi semplici.
Un altro esempio: sempre 2/4
Nel tempo 2/4 ci sono 4 suddivisioni e quindi una suddivisione dura 1/8.
Anche tale esempio vale per tutti i tempi semplici.
I TEMPI COMPOSTI
Si chiamano "tempi composti" quei tempi che hanno la suddivisione ternaria.
Sono tempi composti il 6/8, 9/8, 12/8; il 6/4, 9/4, 12/4 e il 6/16, 9/16, 12/16.
Il 6/4, 9/4, 12/4 sono detti tempi per aumentazione mentre il 6/16, 9/16, 12/16, tempi per diminuzione.
Facciamo un esempio: 6/8
Il numeratore (6) sta ad indicare il numero di suddivisioni che ci sono nella battuta
Il denominatore (8) invece, sta ad indicare quanto dura ogni sudduvusione. (In questo caso 1/8)
Tale esempio vale per tutti i tempi composti.
LE ALTERAZIONI
Le alterazioni sono dei segni che vengono posti davanti ad una nota e servono a cambiare l'altezza del suono. Le alterazioni sono: il diesis, il bemolle, il doppio diesis, il doppio bemolle e il bequadro.
Le note con i diesis e con i bemolle si dicono alterate, se non presentano alcun segno di alterazione si dicono naturali.
# DIESIS: Il diesis innalza la nota di un semitono.
b BEMOLLE: Il bemolle abbassa la nota di un semitono.
X (oppure ##) DOPPIO DIESIS: Il doppio diesis innalza la nota di due semitoni (un tono).
bb DOPPIO BEMOLLE: Il doppio bemolle abbassa la nota di due semitoni (un tono).
BEQUADRO: Il bequadro annulla l'effetto del diesis o del bemolle. Nel caso del doppio diesis o del doppio bemolle si usa il doppio bequadro.
Quando i diesis ed i bemolli vengono posti davanti ad una nota si chiamano ALTERAZIONI TRANSITORIE e mantengono il loro effetto su tutte le note di eguale nome, solo per la battuta in cui si trovano.
I diesis ed i bemolli possono trovarsi anche subito dopo la chiave e si chiamano ALTERAZIONI COSTANTI: in questo caso mantengono il loro effetto per tutta la durata del brano musicale, naturalmente per le note alle quali si riferiscono.
Esse vengono poste con un ordine ben preciso, da uno a sette diesis o da uno a sette bemolli, all'inizio del brano musicale e riportati ad ogni rigo sempre dopo la chiave.
ORDINE DIESIS: FA DO SOL RE LA MI SI
ORDINE BEMOLLI: SI MI LA RE SOL DO FA
Edited by Capitan Richard - 22/7/2008, 11:28. -
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Bello anche questo. . -
Murray Teschio Demoniaco.
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già . -
Sabs.
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Murray senza offesa ma non bisogna uppare topic vecchi solo per dire "già" o cose simili (necroposting), se hai qualcosa da aggiungere al topic o domande da porre va bene, altrimenti è meglio non postare. . -
Broly97.
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E brava Sabs . -
.Mrs.Cullen..
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ciao emm scusatemi vorrei sapere domani ho la verifica di ste cose (bemolli , doppi bemolii diesis e doppi diesis: le scale teoriche)
mi potresti spiegare meglio come si ragiona x completarle?? dipo partendo da un fa bemolle ...
grazie. -
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Ti rispondo io.
Se non ho capito male tu vuoi sapere come costruire una scala a partire da una nota.
Spero che tu abbia bene a mente la tastiera del pianoforte:
E spero anche che tu sappia la differenza tra un semitono (la distanza più piccola tra due note) e un tono (l'insieme di due semitoni):
Detto questo, la prima cosa che devi considerare è il modo della scala che devi creare. Ossia, la scala è maggiore o minore?
Supponiamo che sia maggiore. La scala maggiore è basata sulla seguente disposizione di toni e semitoni:
Tono - Tono - Semitono - Tono - Tono - Tono - Semitono
Ricordati bene questo schema perché ti servirà per costruire una qualunque scala maggiore.
Facciamo un esempio partendo dalla nota DO:
DO (Tono) RE (Tono) MI (Semitono) FA (Tono) SOL (Tono) LA (Tono) SI (Semitono) DO
Creiamo anche la scala maggiore costruita sul MI (nota presa a caso):
MI (Tono) FA# (Tono) SOL# (Semitono) LA (Tono) SI (Tono) DO# (Tono) RE# (Semitono) MI
La scala minore, invece, si basa sulla seguente disposizione di toni e semitoni:
Tono - Semitono - Tono - Tono - Semitono - Tono - Tono
Ecco la scala minore di DO:
DO (Tono) RE (Semitono) MIb (Tono) FA (Tono) SOL (Semitono) LAb (Tono) SIb (Tono) DO
Spero che sia tutto chiaro.... -
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Mi sa che non ha fatto in tempo a leggere le mie indicazioni... . -
AndywinXp.
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Non le avrebbe neanche capite . -
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Ragionevole dubbio... .