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Nel 1984 usciva nei cinema americani A Nightmare on Elm Street, un film destinato a fare la storia del cinema horror grazie all'antagonista per eccellenza: Freddy Krueger.
Questo primo film, uscito qua in Italia con il titolo Nightmare - Dal Profondo della Notte, è semplicemente una piccola perla. Scritto e diretto da Wes Craven e girato con un budget ridottissimo (era infatti il primo film della New Line Cinema), il film sbanca al botteghino, soprattutto in USA.
La storia racconta di un assassino chiamato appunto Freddy Krueger, che uccide 20 bambini di Springwood, la sua cittadina. Trovato e incarcerato, viene rilasciato per un errore (il giudice si era infatti dimenticato di firmare le carte); allorchè i genitori spaventati vanno a cercare Krueger e gli danno fuoco nella sua caldaia. Ma, dieci anni dopo, Kruger torna nei sogni di quei ragazzi ormai 15enni per ucciderli...
Cominciamo a dire che la storia è ben scritta, anche se certi dialoghi - forse per ridurre il tempo o tolti in fase di montaggio - sono stati eliminati. Mi ricorda il punto in cui, all'inizio, ci sono Nancy (la protagonista del film), Tina e il ragazzo di Nancy davanti alla scuola. Tina allora racconta di un incubo avuto la notte precedente. La campanella di scuola suona e il ragazzo di Nancy, invece che salutare le ragazze ed entrare in classe, comincia a correre verso la scuola.
Comunque sia il film regge molto e la scena della morte di Tina è veramente disturbante. Un'altra cosa che non mi ha tanto convinto è stata la recitazione della protagonista, Heather Langenkamp, che interpreta Nancy. Quando si risveglia a scuola e comincia a urlare, si vede benissimo che sta ridendo. A parte questo gli altri funzionano bene, compreso un 20enne Johnny Depp nella parte del ragazzo di Nancy.
La regia è ottima, come solo Craven sa fare: ottime inquadrature e veramente disturbanti le scene di morte, su tutte quella di Tina (come appunto citavo prima) e quella del ragazzo di Nancy. Gli effetti speciali, a causa del ristretto budget, non sono proprio il massimo, ma sono perdonabili.
Voto: 8/10.