Toy Story 3

Recensione by Everything

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  1. Everything
     
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    Era un giorno piovoso di qualche mese fa (non è vero, ma fa più scena), decisi di accendere il pc e guardare le ultime news sul mondo del cinema, quando un articolo colpì la mia attenzione: la Pixar sta realizzando il terzo episodio di Toy Story.

    E lì, ho cercato la mascella che mi era caduta a terra. Toy Story, il film più fenomenale di tutti i film (perchè sono film e non cartoni animati) realizzati dalla Pixar! Fanculo quei due finocchietti di Monsters & Co., fanculo Nemo, fanculo tutti gli altri! Come Buzz e Woody non c'è nessuno, nessuno!

    Da quel momento potete immaginare come il mio lato bambino tornasse alla ribalta: cercare trailer, aspettare notizie, vedersi delle anteprime di pochissimi secondi e ridere di gusto alla sola vista dei personaggi che tanto ho amato nel 1995 e nel 2001. Poi, l'annuncio della data italiana: 7 luglio 2010. Wow. Ieri in sala non è entrato un ragazzo, ma un bambino di 8 anni con un Happy Meal in mano! E aspettavo fremente che quelle cazzo di pubblicità finissero, che la canzone "C'è un grande amico in me.." cominciasse ad intornare e che potessi rivederli tutti, i miei amici d'infanzia. Woody, Buzz, Rex, Mr. Potato, Hamm, Slinky, mi mancavano.

    E dopo un fantastico cortometraggio iniziale chiamato Quando il giorno incontra la notte comincia. Ed era stupendo vedere attorno a me non bambini, ma gente adulta che, come me, in quel momento stava tornando bambina.

    Toy Story 3 non è un cartone animato. E' poesia, è un capolavoro con la C maiuscola. La storia è molto semplice: Andy ha ormai 17 anni e parte per il college (così presto??) e decide di donare di suoi giocattoli ad un asilo. Lì, il gruppo di giocattoli scoprirà che le cose non sono poi solari come si aspettavano e prepareranno una fuga!

    La storia forse più bella di tutta la saga. Commovente, ricca di significati che un qualsiasi bambino non potrebbe capire. E più vai avanti col film, più capisci che non è un film fatto per i bambini. E' un film fatto per i fan, per quelle persone che una volta erano bambini, adesso non più. Adesso hanno la maturità di capire tante cose, tante sottigliezze in un film che ne ha davvero, davvero troppe. Non mancano ovviamente i momenti di comicità, ma quello che più colpisce di tutto il film, è che lo senti che si sta per dare l'addio a Woody e Buzz. Ed è tutta una scalata verso la scena finale, durante la quale sono davvero scoppiato a piangere nel vederli lì, forse per l'ultima volta. Fantastico.

    Sotto l'aspetto tecnico si nota un crescendo tra i primi film e questo: ho visto il film in Disney 3D ed è una cosa veramente incredibile. Non è un 3D idiota durante il quale volano oggetti sopra gli spettatori, ma è un 3D per la profondità e per la "realtà" che dà a tutto. Sembra, in poche parole, di essere a fianco ai protagonisti per tutta la sua durata.

    E poi è anche interessante vedere la qualità dei personaggi. C'era quell'orsetto che sembrava vero per come l'hanno realizzato! Bravissimi i ragazzi della Pixar che ad ogni film crescono sempre di più e sempre meglio, davvero. Vorrei, purtroppo, dire la stessa cosa per il doppiaggio. Frizzi e Dapporto vanno benissimo, mi riferisco ai personaggi secondari. Anzi, due: Gerry Scotti e Giorgio Faletti.

    Ora, che cazzo mi metti, porcaccia troia, la voce di quel gonfiato di Scotti che sarà anche un bravo conduttore, ma ha davvero troppo l'accento milanese? Chiamare gente più brava o comunque che avesse avuto in passato esperienze di doppiaggio gli faceva schifo a coloro che si sono occupati del doppiaggio italiano? E Faletti? Cazzo che brutta voce, ma perchè chiamarlo? Non è conosciutissimo come personaggio (e quindi non siete manco giustificabili a dire "era un operazione di marketing"), non ha una bella voce.. allora? Perchè?

    Bah. Per fortuna che ci sono delle new-entry come Fabio deLuigi che col suo Ken ci fornisce un interpretazione sicuramente migliore di Melman da Madagascar, rendoci partecipi della scena OSCAR durante la quale Ken fa una sfilata per Barbie. Fenomenale.

    Insomma, un film CAPOLAVORO come non se ne vedono in giro. Questo non è Ratatouille, non è Up, non è Monsters & Co. Questo è Toy Story 3, cazzo. E se non vincono l'oscar per questo film, all'Accademy non capiscono davvero niente di cinema.

    Verso l'infinito.. E OLTRE!

    Voto: 11/10
     
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25 replies since 11/7/2010, 18:29   374 views
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