The Ward - Il Reparto

Recensione by Everything

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  1. Everything
     
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    Scrivere questa recensione per me è un problema, per il semplice fatto che di questo film non so cosa pensare. Di solito un film funziona bene o male per tutta la sua durata, magari alternando qualche momento più o meno funzionale, però nel complesso l'indice di gradimento rimane sempre quello.

    Con The Ward - Il Reparto non funziona così.

    I primi 3/4 di film sono lenti, prevedibili e anche un pochettino noiosi. Nel quarto rimanente, però, l'intera struttura narrativa viene praticamente distrutta e si raggiungono livelli di eccellenza. E' come se la prima ora l'avesse scritta e diretta il maestro del cinema di serie B, Uwe Boll e la seconda John Carpenter (Halloween, La Cosa) che ovviamente sta su ben altri livelli.

    La trama di The Ward racconta di una ragazza, Kristen, che nel 1966 viene rinchiusa in un manicomio senza sapere il motivo per cui viene messa lì. Inconterà altre ragazze che però, quando le terapie per curarle dalla pazzia fanno effetto e sono in procinto di andarsene, vengono brutalmente uccise dal fantasma di una donna che vaga per il loro reparto.

    Probabilmente un plot banalissimo e molto utilizzato nel cinema horror in generale. Se mantenesse la stessa trama per tutto il film sarebbe molto semplice: un 4 secco e tutti a casa. Quello stronzo di Carpenter, però, ha voluto farmi un dispetto e rovinarmi una potenziale stroncatura con l'ultima mezz'ora spettacolare. Ma andiamo per gradi, forse è meglio.

    Nella prima ora il film è bruttino: la sceneggiatura non ingrana, non c'è l'interesse nel capire che cosa diamine succeda all'interno del reparto e chi diavolo sia sto fantasma che giri per i corridoi a rompere i coglioni. Ma anche se ci fosse interesse, viene tutto spiegato circa dopo mezz'ora, quindi non esiste nemmeno la suspence nè qualcosa che lasci minimamente presagire cose stia succedendo VERAMENTE all'interno del film. Quello che salva in corner tutta la baracca è decisamente il finale: le stesse attrici cominciano forse a crederci di più e tutto risulta essere più credibile, più avvincente e lascia decisamente con la bocca aperta facendoti dire "Ma che cazz.."

    Il finale è forse qualcosa di DAVVERO inimmaginabile. Subito si pensa a una stupida ghost story, ma poi si rivela essere qualcosa a livello decisamente superiore. E, se in film simili (non vi dirò quali sennò ci arrivate) si capiva quasi subito la piega che si sarebbe intrapresa con il fantomatico colpo di scena finale, qui è diverso, quindi un applauso agli sceneggiatori per la sterzata brusca.

    Se almeno la sceneggiatura si salva nel finale, non ci riesce la regia di John Carpenter che, mi duole dirlo essendo Carpenter uno dei miei registi preferiti, (indubbiamente meno sopravvalutato di Wes Craven) non riesce assolutamente a spaventare o a mettere quel minimo di ansia che dovrebbe essere presente in un film horror. Insomma: merita quella visione distratta giusto per la sceneggiatura finale e la sterzata che prende il cast che diventa improvvisamente bravissimo, per il resto è abbastanza sotto la media. Non da Carpenter, insomma.

    Voto: 5.5/10
     
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0 replies since 11/6/2011, 14:56   2041 views
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