guerra per il copyright - è giusto?

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  1. thenox
     
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    Che Megaupload sia stato chiuso per colpire nello specifico il suo a quanto pare malavitoso capo, oppure si tratti davvero di una guerra in nome del copyright,

    la realtà tangibile è che anche altri (Fileserve e Filesonic per esempio) hanno rimosso praticamente tutto, pur rimanendo aperti.

    Il futuro è incerto.. che sia finita la cuccagna?

    Ora la domanda è questa: è giusto fare una guerra A FAVORE oppure CONTRO il copyright?

    A me la questione sembra spinosa, perchè non c'è via di mezzo.

    O meglio, dovrebbe esserci, eppure secondo me con lo "scaricamento a ruota libera" si è andati fin troppo oltre.

    Ci si nasconde dietro ad una crociata in nome della libertà ma per troppi è diventata una scusa per NON COMPRARE NULLA.

    La domanda è ovvia e scusate se banale: ma se produrre musica, film e videogiochi, non converrà più a nessuno, un domani che cosa avremo?

    Obiezioni previste:

    1) Tanto fanno comunque un pacco di grana --> ne siamo davvero sicuri?

    2) Tanto ormai esce solo merda --> come Tales of Monkey Island per esempio? (chiaro che è ironico)

    Anche qui verrebbe da invocare l' "aurea mediocritas" sia da parte del compratore, nel impegnarsi a spendere qualcosa ogni tot prodotti che si accaparra gratis, sia nel venditore nel non eccedere nei prezzi (otto euro al cinema per un padre di famiglia possono già essere troppi)

    Il circolo è ormai vizioso: chi vende incassa meno e chiede di più

    Chi compra vede i prezzi alzarsi e di conseguenza compra meno.

    (E forse questo vale per tutto il mercato in generale)

    Sarà un'idea folle la mia: ma se si aspettano che la gente metta mano al portafoglio per pietà, aspetteranno invano.

    Possibile che sia un'idea suicida ribassare di tanto i prezzi che la gente dirà cose tipo:

    "azz, non sto a scaricarmi il film per vederlo una ciofeca: buttiamo 'sti 3 euro e andiamo al cinema!"

    Magari un euro per una birretta e... minchia, io uscirei tutte le sere!

    Non dico lavorare in perdita, ma se il guadagno sulla singola vendita fosse minimizzato, forse la somma di molti piccoli sarebbe ben più grande della somma di pochi grandi!

    Purtroppo Frank Lopez in Scarface diceva: " Don't underestimate the other guy's greed!"

    e forse aveva ragione. O no?

     
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  2. Brancaleone da Norcia
     
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    http://www.informarexresistere.fr/2012/01/.../#axzz1kxYSXoPS

    E non mi pare una teoria così campata per aria
     
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    Mozzo

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    FINALMENTE!

    Alla fine si comincia a capire che cosa c'è dietro QUALSIASI azione di questo genere!

    Questo è un ENNESIMO attacco contro la libertà...

    Senza contare poi che la stessa legge per la difesa dei diritti d'autore (a mio, e non solo mio, parere) è una TRUFFA!

    Gli autori sono ben poco tutelati da questa legge, la cui esistenza dovrebbe essere SOLO quella di confermare la paternità dell'opera (di qualsiasi opera si tratti, sia musicale, sia pittorica, sia SCIENTIFICA! ... e via dicendo).

    Proviamo un attimo ad immaginare che cosa sarebbe il mondo oggi, se si potesse adottare la legge suddetta all'INVENTORE DELLA RUOTA!!! (ovviamente ai suoi eredi)

    Ad ogni suo capriccio balzerebbero in avanti e indietro i prezzi delle biciclette, delle automobili e di qualsiasi veicolo! Posto che si abbia poi il permesso di costruirle!!!

    Quando un autore vende la sua opera, VENDE ANCHE I DIRITTI! E quindi l'acquirente è (e DEVE ESSERE) libero di fare di quell'opera ciò che vuole, anche REGALARLA! D'altra parte è ciò che ha fatto Leonardo da Vinci quando ha venduto la Gioconda. Non mi sembra ci sia stato all'epoca nessun grido allo scandalo, no?

    I grandi artisti e scienziati di ogni tempo erano LIETI del fatto che le proprie opere fossero PUBBLICHE, perché era per loro la migliore pubblicità possibile, e frutto di ulteriore lavoro e fama! E tutti potevano usufruirne, copiare e creare altro grazie al supporto geniale precedente.

    Invece si è inventata questa pastoia,
    - utile solo a chi ha il potere di SPECULARE sopra l'inventiva e il sudore di chi effettivamente ci ha messo del suo;
    - utile al sistema per FERMARE qualsiasi inventiva che possa frammentare il potere di chi ha in mano le redini delle varie industrie (vedasi i brevetti occultati sulla scoperta e l'utilizzo di ENERGIE ALTERNATIVE AL PETROLIO)

    senza contare altre situazioni facilmente elencabili.

    Scusatemi... magari non sono troppo lucido quando affronto questo argomento... ma la cosa mi fa veramente IMBESTIALIRE (e ce ne vuole)!
     
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    "Una volta Iena mi disse che combatteva per il Paradiso. E pare che lo faccia tutt'ora."

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    Io do ragione a Thenox, la questione è spinosa, se lavorassi nell'industria cinematografica e mi facessi un mazzo così per realizzare un film e poi ogni beota del mondo se lo vedesse in streaming, anche a costo di vederselo registrato male e con i colpi di tosse della gente al cinema, mi girerebbe il cazzo.
    Lo stesso per la musica.

    Però i tributi, le fan-arts, i music video, qualsiasi progetto amatoriale che NON CI GUADAGNA NULLA e non causa danni economici andrebbe lasciato come libera espressione.
    Capite? Solo qui sta la sottile differenza.

    1- Chi trasgredisce il copyright, ci guadagna o danneggia l'autore?
    2- Chi trasgredisce il copyright, dissimula la verità sulla vera paternità?

    Mi spiego. Se io faccio un filmato con frammenti dei Monkey Island, non danneggio nessuno economicamente nessuno. Anzi, magari capita pure il tipo che dice "Cavoli, me lo rigiocherei", quindi faccio pubblicità.
    Se io faccio una fanfiction su Sherlock Holmes, nessuno penserà che l'ho inventato io.

    Oppure, se io rimetto in circolazione film e videogames vecchi come il cucco, chi danneggio, e questa roba non era neanche più in commercio?

    Se invece io ti faccio vedere un filmazzo in anteprima, o faccio un'opera dal titolo Ape Island e la spaccio per mia, allora vado in errore.

    Io, se fossi autore, vorrei fossero tutelati solo:
    1- la mia paternità dell'opera
    2- il mio diritto a guadagnarvi se viene sfruttata economicamente

    se poi un fa un music video con la mia roba, magari lo apprezzo anche! Eddaje no?

     
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  5. Il_Ratman
     
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    CITAZIONE (Giocherellone @ 31/1/2012, 15:14) 
    Quando un autore vende la sua opera, VENDE ANCHE I DIRITTI! E quindi l'acquirente è (e DEVE ESSERE) libero di fare di quell'opera ciò che vuole, anche REGALARLA! D'altra parte è ciò che ha fatto Leonardo da Vinci quando ha venduto la Gioconda. Non mi sembra ci sia stato all'epoca nessun grido allo scandalo, no?

    Giocerellone, non prendiamoci in giro. Qui non si tratta di regalare un'opera. Qui si tratta di COPIARLA (decine, centinaia, migliaia di volte) e regalarla!

    Cioè io ne compro 1 e ne regalo 1000...

    Anche io concordo sul ragionamento di nox, ma la domanda è come mai il mercato non si è adeguato?
    Cioè come è possibile che solo i videogiochi, grazie alle piattaforme tipo steam (è così, secondo me che andrebbe sfruttato internet), hanno subito un po' di ribasso dei prezzi, mentre i biglietti del cinema non hanno fatto altro che aumentare? Nemmeno i cd non è che si siano abbassati di molto.. Forse allora è vero che ci guadagnano lo stesso?
     
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  6. -Nanni-
     
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    mi sono sempre reputato molto liberale, ma sul fatto del copyright la cosa è delicata.
    Ogni branchia ha il suo caso a parte: per i fumetti non ci sono solo gli autori ma anche editori ecc... nei film ci sono battaglioni di persone che lavorano "dietro le quinte" come artisti, musicisti, sarti, stunt e così via...per i software ci sono uno spicinio di programmatori al lavoro sullo stesso "bit".
    Se i guadagni - in linea teorica - devono essere ripartiti con tutte le persone che hanno contribuito, il singolo guadagno è misero (non prendiamo per favore in esame i colossal Hollywodiani).
    Quindi è giusto "ripagare" gli autori dei loro sforzi.

    se io riuscissi a fare qualcosa di vendibile, e volessi sfruttarlo per aiutarmi a pagare il mutuo della casa, mi incazzerei se qualche simpaticone se lo procurasse a gratis abbassando le probabilità di vendità e di conseguenza di guadagno.

    capisco che ci sono "categorie" che non si potrebbero permettere tali acquisti (ad es. il segaiolo di 15 anni che non esce mai di casa e vuole decine di videogames da giocare, ma non ha i soldi per comprarli) ed è giusto che non si speculi sopra le opere (perchè 1000 e rotti euro per una copia di Photoshop mi pare un'esagerazione)...dovrebbe quindi essere trovata una via di mezzo, come diceva il buon thenox
    Come dice Iena, la cosa è diversa se contiamo i "tributi". bisognerebbe rivedere la legge sui copyright per non farci rimettere chi vuole solo fare opere di omaggio senza scopo di lucro (alla fine non sono altro che pubblicità gratis).
     
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  7. Voodoomaster
     
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    Concordo con il Nannipieri :zizi:
     
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    Mozzo

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    Ciao raga... Spero di essere un po' meno "imbestialito" su questo argomento, stamattina, e cerco di rendere meglio la mia opinione.

    Quoto Iena:

    CITAZIONE
    Io, se fossi autore, vorrei fossero tutelati solo:
    1- la mia paternità dell'opera
    2- il mio diritto a guadagnarvi se viene sfruttata economicamente

    Niente da dire sul primo punto: questa dovrebbe essere l'UNICA ragione di esistenza di una legge sui diritti d'autore.

    Per quanto riguarda il punto 2 invece mi sta bene SOLO se l'opera è ANCORA DELL'AUTORE!

    Se io fossi un artista e creassi delle belle sculture (per esempio), potrei fare delle mostre e guadagnare sulla mia arte.

    Ma non avessi il tempo e/o i mezzi e i luoghi per poter fare delle mostre, e quindi guadagnare sulla mia arte, magari penserei di sfruttare la mia fama diversamente, rivolgendomi ad altri che questi mezzi li hanno, cedendo quindi la mia opera ad un prezzo DA CONCORDARE E A TUTTO FAVORE DELL'ARTISTA, cedendo nel contempo anche I DIRITTI.

    Dopodiché chi ha i mezzi (agenzie di marketing, pubblicitari, privati collezionisti miliardari e via dicendo...) si godrebbero l'opera facendone l'uso che ne ritengono opportuno.

    Resta assodato che la paternità DEVE RIMANERE dell'artista, la cui fama sarebbe meglio propagandata dai personaggi di cui sopra in virtù di prossime realizzazioni.

    Quoto ora Il Ratman

    CITAZIONE
    Giocerellone, non prendiamoci in giro. Qui non si tratta di regalare un'opera. Qui si tratta di COPIARLA (decine, centinaia, migliaia di volte) e regalarla!

    Cioè io ne compro 1 e ne regalo 1000...

    Copiare opere altrui E' SEMPRE ESISTITO nella storia, basta citare i pittori più famosi (tornando al discorso della Gioconda)!

    OK, una volta una copia, per quanto ben fatta, risultava sempre riconoscibile ad un occhio attento...

    Ma secondo me COPIARE E' UN BENE!

    Quanti artisti sono "cresciuti" (professionalmente parlando) COPIANDO i predecessori? Citando quel po' che ricordo in ambito fumettistico: il disegnatore Bill Sienkiewikz è "maturato" copiando Neil Adams (chi legge i fumetti Marvel e DC sa di cosa parlo), e questo è solo un esempio.

    Ma torniamo alla scienza. Alessandro Volta (tanto per restare nel Bel Paese) ha scoperto il modo per imbrigliare l'elettricità.

    PER FORTUNA gli studiosi successivi hanno copiato da lui!

    Se così non fosse stato oggi come oggi non avremmo le comodità che l'uso dell'elettricità in casa ci porta.

    Oggigiorno c'è la "difficoltà" (se vogliamo chiamarla così) che difficilmente si lavora "in proprio", e quindi gli artisti hanno bisogno di strutture e mezzi adeguati alle nuove necessità, sia personali, sia di mercato.

    Di conseguenza esistono case discografiche, fumettistiche, televisive, cinematografiche, videoludiche e via dicendo.

    Il problema è che queste ultime strutture SPECULANO a tutto tondo sulla creatività degli artisti.

    Se io per esempio fossi un attore, o un regista, o uno sceneggiatore, una volta svolta la mia parte in un film, non vedrò MAI dei nuovi assegni a mio nome ogni volta che quel film viene replicato! Sono stato pagato e STOP!

    Invece le major cinematografiche CONTINUANO a reclamare diritti... D'AUTORE? Ma su, siamo seri...

    Stessa cosa per l'industria videoludica e soprattutto discografica, dove i cantanti sono ormai solo delle "immagini", dei "burattini" da sfruttare alla bisogna (sono cantante, per quanto dilettante, e conosco bene il contesto).

    Semmai il problema è che oggi come oggi praticamente ogni copia è IDENTICA all'originale (quantomeno grazie all'informatica).

    Ma anche questo è una CONQUISTA della genialità umana! PER FORTUNA c'è ora la possibilità di produrre in serie tutta una serie di oggetti utili per qualsiasi attività umana: è un risparmio di tempo, energia, denaro, fatica, ENORME (pensa solo alle industrie di batterie per la cucina, o di pezzi di ricambio per macchinari standard, o meglio ancora l'informatica stessa!)

    Ma soprattutto, grazie alla possibilità di DUPLICARE l'opera, si ha la certezza che questa NON VERRA' PERDUTA!

    Quanti studiosi di musica di oggi darebbero chissà cosa per poter ascoltare PAGANINI (per esempio), o MOZART, oppure BEETHOVEN dal vivo? Quelle magiche esecuzioni purtroppo sono andate perdute per sempre. Fortunatamente per la maggior parte di quei gioielli rimangono gli spartiti, ma vogliamo mettere cosa doveva essere quell'opera messa in palinsesto dall'autore stesso?

    Quindi CHE VALORE DIAMO ALL'ARTE? E se il volere degli Artisti in primis è quello di FARSI CONOSCERE e DIVULGARE le proprie creature, continuo a ripetere COPIARE E' UN BENE!

    Semmai il problema è QUANTO, QUANDO e COME guadagnare sull'opera stessa.

    E forse qui sta il problema vero. Forse la legge avrebbe dovuto sancire qualcosa come l'impossibilità di copiare un'opera d'arte NEL PERIODO DI SFRUTTAMENTO ECONOMICO della stessa!

    Esaurito il quale (che ne so? 6 mesi, un anno per i film e le canzoni? Due anni per un'opera teatrale? Non sono competente in questo ambito) questa dovrebbe essere pubblicamente fruibile da CHIUNQUE (e GRATIS aggiungerei io)!

    Invece per come siamo messi, anche un cinefilo che volesse ufficialmente fare uno studio sui primi cortometraggi della storia del cinema, non è in grado di poter lavorare sul materiale perché NON SI SA PIU' DI CHI SONO I DIRITTI!

    E questo accade anche in ambito di serie televisive: le grandi co-produzioni della RAI, per esempio (tipo lo sceneggiato "Michele Strogoff") non vengono presentato in DVD perché non si sa a quale emittente televisiva straniera chiedere il diritto di pubblicazione.

    La stessa cosa è successa per la serie TV "Spazio 1999", che prima di essere fruibile in DVD è dovuta passare attraverso anni e anni di pratiche legali perché la prima stagione apparteneva ad un ente, la seconda ad un altro!

    Insomma... Perdonatemi, ma io vedo in tutto questo solo LA LIMITAZIONE DELLA LIBERTA' CREATIVA delle persone.

    Mi permetto anche un paio di pensieri filosofici, già che ci sono.

    Due genitori mettono al mondo una bellissima ragazza. Questa ragazza non potrà mai uscire di casa, perché se qualcuno vuole "usufruire" della sua bellezza deve pagare i diritti!!!

    E' folle, no? ma è proprio ciò che succede con le opere della creatività umana!

    Posto poi che esista un Creatore (chiamiamolo NATURA, così il discorso non fa una grinza), ogni giorno dovremmo pagare dei diritti perché usufruiamo delle bellezze del Cosmo?

    E, per quanto l'uomo possa essere creativo, tutto ciò che ha realizzato, l'ha semplicemente COPIATO DALLA NATURA!

    Se poi a tutto questo ci si vogliono mettere in mezzo discorsi quali "legale" o "marketing" (cioé altre INVENZIONI della civiltà), beh, non li ritengo certo in armonia con il vero senso dell'esistenza.

    Forse sono troppo ingenuo...
     
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    Abbiate pazienza, ma (tanto per "gradire"), ECCO a cosa ci porta tutto questo:

    www.ilpuntotv.blogspot.com/

    Ma il "copyright" di essere persone, e il diritto alla nostra LIBERTA', o meglio FRANCHEZZA (dato che la parola "libero" deriva da "liberto", cioé lo SCHIAVO plebeo "liberato", cioé colui che per campare DEVE LAVORARE, a differenza dei "Patrizi"), dicevo: i copyright alla nostra franchezza, CHI E QUANDO ce li paga?

    Ve l'ho detto che sono "imbestialito"! Scusatemi ancora... Alla faccia della libertà di espressione sancita dalla Costituzione (che ormai, dopo il trattato di Lisbona, è carta straccia!).
     
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  10. thenox
     
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    giocherellone, sicuramente ci sono spunti interessanti nei tuoi ragionamenti

    non ti nascondo tuttavia la mia difficoltà nel seguirli, forse perchè a volte salti un po' di palo in frasca, altre mi sembrano troppo sganciate dalla realtà

    sono d'accordo che nel mondo degli ideali certi principi possano essere validi

    ma fatto sta che, facciamo un esempio CONCRETO, nella piccola software - house magari c'è il padre di famiglia il cui stipendio già non lauto, potrebbe ridursi fino a rimanere a casa, perchè gli incassi scarseggiano causa pirateria.

    non confondiamo l'arte con "le prestazioni professionali" le quali MERITANO una giusta retribuzione.

    anche se un film o una canzone sono arte, sono cmq fatte da gente che lavora.

    e che sia un'invenzione dell'uomo o meno, il lavoro serve per campare.

    se non rende, non lo fa più nessuno e quindi quell'arte-lavoro MUORE.

    qui non si tratta di copiare. se estendiamo il tuo ragionamento a tutto il mondo del lavoro, sarebbe come se uno entrasse dal panettiere e si prendesse il pane senza pagarlo.

    certo il pane va fatto pagnotta per pagnotta. musica, film e videogiochi si duplicano

    ma quante migliaia di volte sono le ore di lavoro per fare cinema, musica e videogiochi rispetto al pane?
     
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  11. Il_Ratman
     
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    No, Gioc, non concordo sui ragionamenti che fai.

    Un artista non diventa famoso se COPIA un'opera. Lo può diventare se al massimo viene ispirato da quest'opera, o la adatta diversamente o la rielabora secondo la sua creatività. Qui parliamo di una copia (di un film o una canzone o altro) fatta da un software!

    Copiare può essere un bene per una persona che deve fare esperienza e quindi si allena copiando, ma non c'entra niente con quello di cui stiamo parlando qui!

    Tu stesso scrivi:

    CITAZIONE
    Quanti studiosi di musica di oggi darebbero chissà cosa per poter ascoltare PAGANINI (per esempio), o MOZART, oppure BEETHOVEN dal vivo?

    Appunto, darebbero chissà cosa! Vuol dire che meriterebbero SOLDI per essere ascoltati.
    Noi non possiamo ascoltare Paganini, Mozart nè Beethoven perchè non esistono più! cosa c'entra con il copiare le loro opere?

    Poi vabbè SOPA, ACTA, PIPA ecc sono cose che prescindono da questo. Il discorso è ben diverso, e lì sì che si parla davvero di libertà di espressione.
     
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    Mozzo

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    Ragazzi, come si diceva precedentemente, la questione è proprio "spinosa". Lo so che il mio "sbraitare", venendo letto da altre persona, può sembrare forse sconclusionato o magari troppo idealista.

    Cerco comunque di postare la mia opinione.

    Grazie per avere la pazienza di "ascoltarmi" e di "sopportarmi".

    CITAZIONE (thenox @ 2/2/2012, 17:33)
    ma fatto sta che, facciamo un esempio CONCRETO, nella piccola software - house magari c'è il padre di famiglia il cui stipendio già non lauto, potrebbe ridursi fino a rimanere a casa, perchè gli incassi scarseggiano causa pirateria.

    Questo è uno dei noccioli del problema. Purtroppo i veri creatori di qualsiasi opera, oggigiorno sono utilizzati e gestiti come semplici "operatori", "pedine" da muovere e utilizzare a piacimento da chi Artista NON LO E', ma sfrutta la cratività altrui per i proprio interessi economici. Di conseguenza purtroppo, chi guadagna NON E' l'ideatore, il creatore, l'artista, ma CHI LO "GESTISCE".

    A mio avviso, la piramide strutturale nella quale siamo giocoforza inseriti, dovrebbe essere completamente ROVESCIATA! Colui che "gestisce" dovrebbe essere pagato quanto un operatore, e l'Artista come un imprenditore! Perché chi esegue il VERO lavoro è lui!

    E qui stiamo solo parlando in ambito artistico, ma io mi riferisco anche a TUTTI gli altri ambiti lavorativi. Lo so, magari ora sforiamo l'argomento per buttarci in tutti altri ambiti, ma secondo me è necessario fare un po' il punto della situazione con un esempio.

    Il classico spazzino/netturbino! Oggi come oggi è considerato solo una delle ultime figure della società, e il suo lavoro è considerato veramente umile. Eppure è proprio GRAZIE A QUESTA FIGURA che le persone possono godere di un ambiente pulito, salubre e anche "gradevole"! La sua utilità è davvero FONDAMENTALE per la società. Invece il suo "capo", da dietro la scrivania, che lo gestisce sparando ordini a destra e a manca, magari pure in maniera sgarbata, guadagna MOLTO più di un "operatore ecologico" (adesso qualcuno li chiama così), pur svolgendo un'attività DI NESSUNA PUBBLICA UTILITA'.

    Chi è, dunque, più necessario? E perché invece è tuttora considerato "umile"?

    CITAZIONE (thenox @ 2/2/2012, 17:33)
    non confondiamo l'arte con "le prestazioni professionali" le quali MERITANO una giusta retribuzione.

    Ed infatti proprio su questo argomento sento di NON CONDIVIDERE. Le "prestazioni professionali" SONO ARTE! Perché SONO QUELLE IL LAVORO!

    Non ci credi? Prova a domandare a qualsiasi calzolaio, o falegname, o muratore...

    D'altra parte il termine ARTIGIANO deriva proprio da ARTE, no? E gli ARTISTI si sono sempre considerati Artigiani!

    Infatti, tornando all'esempio di Leonardo da Vinci (tanto per citarne uno), all'epoca gli artisti non erano "settorializzati" in una specificità, ma DOVEVANO essere competenti nella conoscenza della pietra e della sua lavorazione, del legno, dei minerali e dei vegetali per realizzare le tinte, di anatomia (anche attraverso la pratica dello studio sui corpi dei defunti), di geometria, di ottica, di astronomia, di matematica, di musica, di acustica... I VERI ARTISTI erano forse LE UNICHE PERSONE DAVVERO COLTE dell'epoca.

    E già all'epoca i veri artisti erano coloro che erano CAPACI di utilizzare PARECCHIE tecniche per giungere alla realizzazione finale.

    Oggi ci si stupisce di come Leonardo (tanto per citare sempre lui) abbia inserito nelle sue opere TANTI messaggi che stupiscono ogni giorno di più (e "Il codice da Vinci" di Dan Brown ne è solo UN esempio).

    Ma non cito Leonardo solo perché è da tutti considerato un genio, quasi fosse unico nel suo genere. Di veri artisti di questo stampo (più o meno "elevati") è piena la storia!

    Il problema è, semmai, che ultimamente siamo stati "abituati" a SETTORIALIZZARCI e a SPECIFICARCI in un determinato ambito, depauperando ciascuno della possibilità di interagire con TUTTA la realtà che ci circonda.

    CITAZIONE (thenox @ 2/2/2012, 17:33)
    qui non si tratta di copiare. se estendiamo il tuo ragionamento a tutto il mondo del lavoro, sarebbe come se uno entrasse dal panettiere e si prendesse il pane senza pagarlo.

    Sono d'accordo, ma il senso della legge sui diritti d'autore non è quello di cui parli tu, è un altro!

    Questa stramaledetta normativa "agisce" come se tu, una volta che hai acquistato il pane, non esaurisci la funzione del pane con l'acquisto, ma devi continuare a pagarlo perché poi lo mangi, e anche una volta mangiato ce l'hai ancora "dentro", ed ancora poi per giorni perché quel pane ti ha dato l'energia per campare, per lavorare e per vivere le tue giornate! E come si potrebbe mai quantificare PER QUANTO TEMPO l'energia del cibo interagisce con il corpo delle persone? E così, quanto dovrebbe costarti una pagnotta di pane?

    Invece una volta, un qualsiasi regista di teatro (per fare un altro esempio), creava la sua opera, la metteva in palinsesto, ci guadagnava, e poi ne creava un'altra! Se poi la sua "vecchia" opera decideva di venderla, con il suo rimetterla in palinsesto ci avrebbe guadagnato l'acquirente, consapevole che ormai avrebbe fatto ovviamente solo "repliche", ma altrettanto consapevole che NON AVREBBE DOVUTO PAGARE ALCUNCHE' al precedente creatore.

    Il messaggio che sto tentando di portare è che ormai siamo talmente ABITUATI a queste innaturali "logiche di mercato", che non ci rendiamo nemmeno più conto di quanto siano ASSURDE!

    CITAZIONE (thenox @ 2/2/2012, 17:33)
    ma quante migliaia di volte sono le ore di lavoro per fare cinema, musica e videogiochi rispetto al pane?

    ... e quante ore di "lavoro" servono alla terra, all'acqua, all'aria e al sole per "creare" il grano con cui facciamo la farina, con la quale si fa il pane?

    ... e ogni volta che le major cinematografiche ricevono i diritti per qualsiasi show dei loro prodotti, anche a distanza di DECENNI dalla produzione, QUANTI SOLDI danno ai VERI artisti, cioé registi, attori, tecnici delle luci, truccatori, tecnici degli effetti speciali e via dicendo?

    Non so se si è capito: è una normativa nata e fondata SUL NULLA!

    CITAZIONE (Il_Ratman @ 2/2/2012, 19:06) 
    Un artista non diventa famoso se COPIA un'opera. Lo può diventare se al massimo viene ispirato da quest'opera, o la adatta diversamente o la rielabora secondo la sua creatività. Qui parliamo di una copia (di un film o una canzone o altro) fatta da un software!

    Copiare può essere un bene per una persona che deve fare esperienza e quindi si allena copiando, ma non c'entra niente con quello di cui stiamo parlando qui!

    Un ARTISTA diventa tale proprio COPIANDO, ma non per evitare di creare opere proprie, ma per IMPARARE. Un vero artista SUGGE l'arte da qualsiasi suo precedessore e/o contemporaneo, ed è proprio questo il SUCCO dell'arte: evolversi partendo da ciò che già esiste.

    Piuttosto che dover re-imparare tutto daccapo ogni volta, imparare dai precedenti Maestri che hanno già fatto quella esperienza, non è forse meglio?

    E perché questo deve essere impedito?

    Eppure l'esempio ce l'abbiamo proprio "in casa"! Noi siamo in questo forum perché siamo FAN delle saghe della Lucas, no?

    Quegli originali li abbiamo spulciati fino all'osso, ne sono state rippate le grafiche, le animazioni, ne sono state ideate dei seguiti ideali o delle avventure alternative, si è cercato e poi trovato del software per poter ricreare le stesse atmosfere e giocosità delle saghe originali, fino addirittura a CREARE dei videogiochi in proprio!

    Prima dell'avvento di Monkey Island, o di Maniac Mansion, o di Loom, sarebbe mai venuto in mente a qualcuno qui del forum?

    In seguito a questa esperienza videoludica, quanti poi hanno scelto di diventare grafici, o creatori di giochi di professione (o anche magari per hobby), o di usare il loro talento musicale o come sceneggiatore per inserirlo in un videogioco!

    E quanti poi magari hanno pure detto: "NO, basta fangame, io voglio creare qualcosa che sia veramente MIO!"

    QUESTO è essere ARTISTI!

    E invece la Lucas ha deciso di "far valere i propri diritti di copyright sui personaggi"!

    Ma dico! CI SI RENDE CONTO?

    Questo è IMBAVAGLIARE LA CREATIVITA' UMANA!

    Siamo agli stessi livelli di quanto la Chiesa ha creato "l'indice dei libri proibiti", o di quanto Hitler ha messo al rogo centinaia e centinaia di libri sulla pubblica piazza di Berlino!

    CITAZIONE (Il_Ratman @ 2/2/2012, 19:06) 
    Poi vabbè SOPA, ACTA, PIPA ecc sono cose che prescindono da questo. Il discorso è ben diverso, e lì sì che si parla davvero di libertà di espressione.

    E' qui il dramma: non prescindono proprio!

    Ragazzi, chiedo scusa ancora, ma ormai lo sapete: non riesco a stare calmo su questo argomento...
     
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  13. Il_Ratman
     
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    ACTA e simili sono leggi davvero contro la liberà di espressione e non è giusto confondere i 2 argomenti.
    Ed è proprio questo che diceva thenox nel suo primo post

    CITAZIONE
    Ci si nasconde dietro ad una crociata in nome della libertà ma per troppi è diventata una scusa per NON COMPRARE NULLA.

    Continuo a credere che fai ragionamenti che non ci azzeccano nulla!

    Il mio pensiero è semplicemente questo:

    Se io creo una cosa, ci spendo soldi, energie, tempo ecc per avere un ricavo (in quanto non vivo di aria, ma ho bisgono di tante altre cose che possiamo comunemente chiamare SOLDI) e non solo per passione (che ovviamente ci deve essere, ma se mi impegna tutta la vita allora diventa un lavoro) allora voglio che questa cosa sia venduta.

    Tu dici che in realtà un artista vende per esempio alla casa discografica la sua creazione. Bene allora se non ci fosse la casa discografica forse non la venderebbe a nessuno visto che non ha i mezzi per poterlo fare. E le case discografiche ci sono finchè c'è gente che compra.
     
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  14. thenox
     
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    CITAZIONE (Il_Ratman @ 3/2/2012, 21:59) 
    Tu dici che in realtà un artista vende per esempio alla casa discografica la sua creazione. Bene allora se non ci fosse la casa discografica forse non la venderebbe a nessuno visto che non ha i mezzi per poterlo fare. E le case discografiche ci sono finchè c'è gente che compra.

    Il motivo per cui hanno chiuso megaupload sembra proprio il progetto Megabox che avrebbe permesso agli artisti di mettere le loro opere in vendita a prezzi modesti, proprio perchè attraverso Megabox avrebbero tagliato fuori le case discografiche.

    ma anche così il succo del discorso non cambia di una virgola:

    l'artista ha ancora bisogno di un veicolo per distribuire il proprio lavoro.

    concordo che sarebbe mille volte più giusto se il maggiore introito andasse all'artista e non al "veicolante".

    ma ancora, il "succo ancora più succo" del discorso NON cambia:

    se tutti gli scarichiamo le canzoni a sbafo, l'artista fa la fame ugualmente ed un giorno dirà:

    "beh cari ragazzi che vi ascoltate le mie canzoni gratis, ora mettete su un gruppo voi e fatevele da soli. così poi me le scarico anch'io come avete fatto voi con le mie"
     
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  15. thenox
     
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    User deleted


    CITAZIONE (Il_Ratman @ 3/2/2012, 21:59) 
    Continuo a credere che fai ragionamenti che non ci azzeccano nulla

    Quoto.

    Dici cose sensatissime, ma molte non sono IN TOPIC perchè eludono il nodo gordiano della questione.

    Sono anch'io dell'idea che:

    1) L'artista dovrebbe avere un guadagno più alto, ma ATTENZIONE: scrivere una canzone costa infinite volte meno di registrarla, fornire l'attrezzatura, distribuire i cd o pagare per caricarla su portali vari, organizzare concerti e via dicendo.

    Una persona sola non potrebbe mai permettersi tutto questo! Non sarebbe neppure umanamente in grado di gestire tutto SOTTO IL PROFILO ORGANIZZATIVO!

    Anche questa è un'arte, ed è l'arte dei produttori!

    2) I diritti di un'opera non possono durare all'infinito. Ma almeno che durino tanto da far sì che la maggior parte della gente non preferisca aspettare per avere tutto gratis,

    se no siamo da capo!


    Non è una fatto di leggi ma di cultura: perché che le leggi esistano o meno, è possibile "rubare" attraverso la pirateria e TROPPI lo fanno con regolarità pazzesca! Legge o non legge!

    Quindi la domanda rimane:

    "Come fanno gli artisti a campare e di conseguenza avere motivo per continuare la loro professione, se nessuno paga un quattrino per le loro opere?"


    Diventerebbe tutto amatoriale, ma diciamocelo:

    Un fangame non è un gioco ufficiale!

    Un corto di Maccio Capatonda (anche se lo adoro) non è una pellicola di Hollywood o cinema d'autore!

    Un complesso che fa serate in un bar non sono un concerto dei Rolling Stones!
     
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26 replies since 30/1/2012, 23:33   360 views
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