| A-rieccomi dopo un lungo periodo di assenza causa crisi universitaria. Forse qualcuno di voi si ricorda che, sotto suggerimento di Higure, mi fu detto che sarebbe stato meglio se mi fossi impegnato nel promuovere album, più che nel distruggerli. Colta l'occasione al balzo, sono riuscito a ritagliarmi questo spiraglio di tempo nel quale cercherò di propagandare al forum un ottimo gruppo e un ottimo album omonimo:
Funkadelic.
Se ci trovassimo nel nuovo continente (America), questo topic non avrebbe modo di esistere. Perchè mentre noi italiani quando sentiamo parlare dei Funkadelic rispondiamo: "chi?", negli states i Funkadelic sono diventati l'emblema non solo della scena funk, ma della musica nera in generale, anche odierna, tant'è che numerose furono le partecipazioni di George Clinton (il fondatore della band) con artisti hip hop come Tupac e Ice Cube o R&B come gli Outcast.
Non a caso i Funkadelic mi furono consigliati da un amico che veramente poco aveva a che fare con il rock anni '70, e che si dileggiava ad ascoltare Rappettari del calibro di Snoop Dogg, G-Unit e chi più ne ha più ne metta.
Quindi quando dico "Album SOTTOVALUTATO" intendo sottovalutato qua in Italia e forse ,chissà, anche in Europa.
Ma passiamo al dunque:
L'album che vado a recensire (quello con la copertina sotto spoiler) è il loro primo disco: Funkadelic. Perchè questo nome?
Funk+Psychedelic=Funkadelic
Semplice equazione, la più sintetica nel fornirci informazioni su come sarà l'album. Uscito nel lontanto 1970\71, risente evidentemente degli influssi acidi di Hendrix a dirne uno, mischiandoli con quella componente funk che poi nei prossimi loro album prenderà sempre di più il sopravvento sulla parte psichedelica fino a eliminarla quasi del tutto, diventando quindi artisti meno "delic" e sfornando capolavori come One Nation Under a Groove (uno degli emblemi del funk) e Maggot Brain.
Questi sono gli album dei quali il pubblico anche colto si ricorda, ma nessuno si sofferma o conosce l'album dell'esordio che, a mio dire, è IL PIU' PREZIOSO DI TUTTI. E la fonte della sua bellezza sta proprio nel suo essere ibrido, un mix di due generi musicali che mai avrei pensato si potessero fondere.
Mommy, What's a Funkadelic? I Bet You Music for My Mother I Got a Thing, You Got a Thing, Everybody's Got a Thing Good Old Music Qualify and Satisfy What Is Soul
Ora, mentre penso di cavarmela nel recensire negativamente un album, vi confesso la mia incapacità di analizzare ogni singolo brano del disco, per il semplice motivo che nessuno ha punti deboli, e che non saprei proprio come cominciare, rimango bloccato davanti alla tastiera senza un reale punto di riferimento. Cioè, posso pure dirvi che Qualify and Satisfy è un pezzo fortemente blues, o che nella voce di Music for My Mother vedo il germe dell'hip hop (è un pezzo strumentalmente elaborato con un cantato praticamente parlato), o del Wah Wah di I Got A Thing, ma sono bruscolini in confronto a cosa realmente traspare nell'album, che, (ve lo dico come mio ultimo avviso), sacrifica un po' di eterogeneità per produrre un suono compatto che si ripete lungo tutte le tracce, da ascoltare quasi tutte di fila.
Quindi l'unica cosa che posso dirvi, è di ascoltare il disco
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