Indiana Jones e il Tempio Maledetto

Recensione by Iena

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    "Una volta Iena mi disse che combatteva per il Paradiso. E pare che lo faccia tutt'ora."

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    Continuo qui il mio progetto di recensione della trilogia di Indiana Jones, in vista dell'ormai prossima uscita dell'ultimo capitolo che trasformerà questo capolavoro del cinema in una quadrilogia, inserendo nella sua lista di avventure grandiose anche il capolavoro di avventura grafica "Indiana Jones and the Fate of Atlantis".

    Indiana Jones e il Tempio Maledetto
    (1984)
    Shangai, 1935. Dopo aver visto fallire una trattativa con un potente boss della malavita locale, Indiana Jones, assieme al piccolo e astuto compare Short "Shorty" Round e alla cantante Willie Scott, si trovano a salvarsi da un atterraggio aereo finendo nelle montagne tibetane nei pressi dell'India.
    Qui, prima di tornare a casa, Indy accetterà di aiutare un villaggio caduto in rovina, fermando la brama dei Thugs, adoratori della Dea Kalì, che vogliono mettere le mani sulle pietre di Shankara.

    Dopo il fortunato successo del primo capitolo, Lucas con di nuovo Spielberg alla regia, ritornano a raccontarci le avventure dell'archeologo avventuriero Indiana Jones, e lo fanno in un'avventura che comincia ancora una volta con una dissolvenza che risolve il logo della Paramount nella montagna incisa in un gong. L'avventura è datata 1935, quindi ci troviamo un anno prima delle vicende che porteranno Indy in Sudamerica e poi alla ricerca dell'Arca. Il secondo capitolo è dunque un prequel del primo, molto probabilmente Spielberg e Lucas ambivano a raccontare un'avventura che fosse completamente "libera" ed innovativa, senza cioè dover spiegare cosa fosse accaduto al rapporto con Marion, a Marcus o quant'altro, preferendo dunque toccare vertici inesplorati della continuity.
    L'inizio ci mostra un Indy in veste quasi "bondiana" che tratta freddamente con la malavita giapponese. E' strano vedere Jones ricorrere quasi ai mezzi di Belloq, ma in realtà sappiamo che la sua vita sia sempre stata dedita al rischio e all'avventura e non conosciamo gli avvenimenti antecedenti.
    La Indy girl in questione è Kate Capshaw, una cantante di night lamentosa e viziata, che si rivelerà però un ottimo contrasto comico, anche se dava un po' sui nervi. L'attrice in questione diventerà poi la moglie di Steven Spielberg, ispirando il personaggio di Kate Capsize in Monkey Island 2.
    Subito dopo il miracoloso salvataggio dall'aereo (sulla quale sono stati imbarcati nientepopo di meno che da Dan Aykroyd, cameo assieme a Lucas e Spielberg) i nostri arrivano in un villaggio di indiani che li accolgono come dono divino, e li pregano di aiutarli a fermare le brame di potere demoniaco del palazzo di Pencot.
    Indy si spinge dunque in questa avventura perseguendo sempre due fini, l'uno quello dell'interesse scientifico, archeologico, verso i reperti e le leggende ad essi legati, l'altro ponendosi per la prima volta come un "eroe", un eroe buono che salva degli innocenti tenuti in schiavitù. Così, mentre nel primo film la "conversione al male" (tema ricorrente nelle storie Lucasiane se pensiamo alla seduzione del Lato Oscuro di Star Wars) poteva avvenire solo a livello "professionale", con Belloq che prova a far sì che Indy passi dalla sua parte e diventi come lui, qui l'eroe viene corrotto totalmente dal male, bevendo il sangue di Kalì, rischiando di perdere la sua anima prima di essere risvegliato dal fuoco purificatore.

    Questo film si pone dunque come prequel proprio per essere un'avventura spensierata, con un Indy che non si è ancora trovato di fronte a un pezzo di estrema importanza per la sua carriera come l'Arca, ma sta ancora viaggiando per il Mondo in cerca di avventura e di tesori, prima di trovare "fortuna e gloria". E' un Indy in continuo cammino per la sua strada, come nel finale spiega "E' ancora lunga la strada per Delhi", o nel primo "Non sono gli anni, sono i chilometri", il suo viene sempre presentato come un percorso, un continuo viaggiare, una continua ricerca.
    E spensierata e avventura sono le parole chiave dell'atmosfera di questo film, che si pone in maniera forse più commerciale di capisaldi come l'1 o il 3, ma che al contempo risulta un eccellente film d'azione, rispetto ai pallidissimi e terrificanti tentativi contemporanei.

    Sembra di trovarsi di fronte a un melodrame teatrale circense, orrorifico e pacchiano, con abbondanza di effetti speciali, alcuni all'altezza delle pretese, altri meno (come le sequenze sul ponte con un trasparente che spesso rivela l'artificiale, o i massi degli edifici che denotano la cartapesta, o i coccodrilli che sembrano fare tutto fuorchè sbranare corpi umani).
    Un film interamente incentrato sull'azione che a parte l'inizio sembra rinunciare al sottile gusto della ricerca e dell'ingegno, del tranello, dello spionaggio e del mistero.
    Entrati nelle cave dei Thugs, niente viene più lasciato all'immaginazione, e si penetra in un mondo infernale e spaventoso, ancora più aracnofobico del precedente. Fra le citazioni delle scene d'azione, è geniale quella dove Indy si trova di fronte a non uno ma due omoni armati di sciabola, e tenta la pistola per freddarli in fretta come fece nell'1 (ma come in realtà farà un anno dopo nel Cairo). Simile citazionismo nella scena in cui, superata una porta che sta per cadere, Indy ha giusto il tempo per riprendersi il suo cappello prima che la porta cada. Nell'1 ciò accadeva con la frusta, ma questa scena si rivela molto importante poichè citata da Ron Gilbert nel suo articolo sulle avventure grafiche circa l'importanza del tempo drammaturgico per suscitare emozione negli spettatori.
    La colonna sonora di John Williams è come sempre ottima, e accompagna le scene di tensione e violenza con momenti corali a livello vocale che sembrano rimandare quasi a idee iniziali per la celebre "Duel of the Fates".

    Insomma un film che sembra puntare molto alla continua emozione e all'azione, un gusto puramente avventuroso, dopo poco viene realmente lasciato alla leggenda, ma comunque un buon film, e che riflette anche le logiche di potere e la stanchezza verso il colonialismo dei popoli sfruttati, anche se alla fine le potenze occidentali risultano sempre "la democrazia libera e liberatrice", e l'intervento delle truppe inglesi è della serie "arrivano i nostri".
    Un'unica pecca sta nel fatto che Jones sia definito sin dal primo film un "esperto di occultismo" ma con una mente da scienziato, che si approccia cioè alle leggende mantenendosi sempre lucido e razionale. Così nel primo film vorrà ricercare l'Arca senza pensarla fautrice di un potere divino, e solo verso il finale si renderà conto del contrario invitando Marion a chiudere gli occhi aspettandosi un grande potere.
    Qui invece Jones è, UN ANNO PRIMA, gettato in un mondo di magia, di mistero, di tecniche in grado di strappare il cuore a un uomo, di sangue divino, di vodun. Alcune cose possono essere spiegato (il cuore strappato può essere una tecnica, il sangue divino una semplice miscela di droga. Ma il vodun? E le pietre che prendono fuoco?). Comunque questo è il ritratto della società in piena crisi del secolo breve, in equilibrio fra realtà e superstizione, fra stanchezza di situazioni politiche passate e voglia di rinnovamento attraverso l'appropriazione di un futuro completamente da rifondare, con ogni mezzo, anche con il ritorno all'antico, all'ancestrale, la cui presenza rappresenta sia l'esteriorizzazione di una paura inconscia che l'ambizione a un potere quasi divino che permetta di rifondare una civiltà.
    Alla fine Indy rivelerà al saggio del villaggio di aver compreso il potere delle pietre, riferendosi forse al senso più metaforico di ciò che quegli oggetti rappresentavano per quella gente, e lasciando infatti ogni reliquia al suo posto, senza mirare alla gloria, ma preparandosi per un'altra avventura.

    Edited by -Iena- - 28/4/2008, 20:45
     
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  2. *Vampire Heart*
     
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    IO ADORRRRRRRRRRRRRRRRRRRO INDY!!!!!!!!!!

    avete sentito che dal 2 (credo) su rai2 rifanno la trilogia???

    bellooooooooo
     
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  3. Dr. Jones
     
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    mah, più ripenso al secondo capitolo e meno lo stimo. secondo me è il perfetto predecessore del cinema d'avventura-spazzatura odierno, anche se non ancora pacchiano ed esagerato a quei livelli e con sequenze carine che lo salvano.

    però ti devo far notare qualche scivolone :zizi: :

    CITAZIONE
    L'attrice in questione diventerà poi la moglie di George Lucas

    di Spielberg, non di Lucas!

    CITAZIONE
    (come le sequenze sul ponte con un trasparente che spesso rivela l'artificiale

    e invece il ponte di artificiale non ha nulla: lo costruirono per davvero e lo fecero pure crollare sul serio davanti alla telecamera.

    CITAZIONE
    e si penetra in un mondo infernale e spaventoso, ancora più aracnofobico del precedente


    aracnofobia: paura irrazionale dei ragni.
    . eh? :ehmsi:
     
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    Semplicemente Oscuro Signore dei Fagiani,
    conquista dell'ideale 7i%

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    tutti quei mondi aracnofobici!!!!!
     
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  5. *Vampire Heart*
     
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    WAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

    no palulaaaaaaaaa TOT

     
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  6. LargoLagrande
     
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    CITAZIONE (*Vampire Heart* @ 28/4/2008, 16:23)
    IO ADORRRRRRRRRRRRRRRRRRRO INDY!!!!!!!!!!

    avete sentito che dal 2 (credo) su rai2 rifanno la trilogia???

    bellooooooooo

    strano, in tele non l'han mai mandato!
     
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  7. Voodoomaster
     
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    E' vero Puce ste recensioni so belle ma perchè ci devi infilare l'aracnofobia ovunque ? :asd:
     
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  8. Dr. Jones
     
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    CITAZIONE (*Vampire Heart* @ 28/4/2008, 17:00)
    WAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

    no palulaaaaaaaaa TOT

    PRESTO, HA DI NUOVO UNA CRISI!!
     
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  9. *Vampire Heart*
     
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    WAAAAAAAAAAAAAAAAAA WAAAAAAAAAAAAAAAAAAA WAAAAAAAAAAAAAAAAAA WAAAAAAAAAAAAA WAAAAAAAAAAAAAAA


    XD




    cmq Largo,certo che l'hanno mandato in tele!! Io ho conosciuto Indy grazie alla tele qnd avevo 6 anni <3 e poi ho visto ieri che lo mettono in onda...
     
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  10. LargoLagrande
     
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    strano, non l'ho mai visto :ehmsi:
     
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  11. *Vampire Heart*
     
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    a me pare di averlo vist i tv...poi che ne so io XD erano + di 10 anni fa XDXD
     
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  12. LargoLagrande
     
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    -_- ero ironico su. certo che li ho visti pure io in tele.
     
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  13. Voodoomaster
     
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    Se non fossero 2269 messaggi direi fake :ehmsi:
     
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    "Una volta Iena mi disse che combatteva per il Paradiso. E pare che lo faccia tutt'ora."

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    Ho aggiunto una riflessione pizzosa sul secolo breve. :sìsì:



    CITAZIONE
    di Spielberg, non di Lucas!

    Ops vero!

    CITAZIONE
    e invece il ponte di artificiale non ha nulla: lo costruirono per davvero e lo fecero pure crollare sul serio davanti alla telecamera.

    Sì quello sì, ma gli attori non erano sempre sospesi a centinaia di metri d'altezza, quando Indy è aggrappato al precipizio si vede che il fondale è un trasparente, e quando uno dei Thugs cade e per poco non scontra Indy si vede che in realtà non era neanche presente sulla scena ma è stat aggiunto dopo

    CITAZIONE
    aracnofobia: paura irrazionale dei ragni

    Seguivo in maniera sensazionalistica la recensione che ho fatto del primo. In realtà dovevo dire "Entemofobico". Nell'1 abbiamo tarantole che si arrampicano sul corpo di Indy e della sua guida, nel 2 abbiamo un intero pavimento di blatte e mantidi religiose che si arrampicano ovunque!
     
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  15. *Vampire Heart*
     
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    UH!! hanno fatto ora ora lapubblicità..da venerdì 2 maggio su rai2 la trilogia image image

    e anche io sn utileeee image
     
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16 replies since 27/4/2008, 23:15   305 views
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