Day Of the Dead

by ^Sick_Boy

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  1. ^Sick_Boy
     
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    Gli horror-maniaci ricorderanno sicuramente come, qualche anno fa, Zack Snyder, in seguito regista del sopravvalutato 300, ebbe a fare un remake del classico masterpiace degli zombie-movie romeriani "Dawn of the Dead" (da noi conosciuto come "Zombi") che arrivò in Italia con il titolo "L'Alba dei Morti Viventi" .
    Oggi, un altro capolavoro della pentalogia di Romero sugli zombie, "Day of the Dead" è oggetto di remake, per mano del regista Steve Miner, già director del secondo e terzo capitolo di Venerdì 13, di Halloween H20: 20 years later ed altre amenità.

    Si può dire che questo remake stia all'originale così come il remake di "Dawn of the Dead" stava a "Zombi". Alcuni elementi chiave della storia rimangono gli stessi, ma il cambia il contorno.
    Mentre nell'originale romeriano la storia si concentrava su un gruppo di sopravvissuti nascosti in un bunker militare a fare esperimenti per capire come sconfiggere gli zombie, qui Miner ed il suo sceneggiatore Jeffrey Reddick ci mostrano l'inizio dell'epidemia, nel tentativo, parzialmente riuscito, di darci un punto di vista più "corpo-a-corpo" con il virus all'origine delle mutazioni ed i suoi effetti devestanti.
    Protagonisti del film, come nell'originale, un gruppo misto di militari e civili, questa volta anche imparentati tra di loro, tra cui il ruolo principale tocca a Mena Suvari, già vista nel ruolo della biondina di American Beauty.

    Dopo una brevissima e abbastanza funzionale introduzione dei personaggi, si passa subito al massacro. L'epidemia raggiunge il suo apice in un ospedale civile, ma è ci viene chiaramente suggerito che fosse iniziata già prima dell'inizio del film.
    Dopo una mezz'oretta di action/gore assolutamente dignitoso, i personaggi principali si riuniscono in una stazione radio, per poi abbandonarla una volta che alcuni dei suoi occupanti si rivelano infetti.
    Durante la precipitosa fuga, finiranno in un bunker sotterraneo (riprendendo l'ambientazione del film originale, anche se solo nella parte finale) dove scopriranno origini e responsabili del contagio, prima del pirotecnico e deflagrante finale.

    Sebbene la regia cerchi fin troppo spesso un effetto videoclipparo e frastornante, va riconosciuto a Miner un maggior coraggio nell'affrontare le scene gore e di quanto ne avesse dimostrato Snyder con "L'Alba". Sotto questo profilo, non mancono un paio di trovate carine (occhio all'ombelico della prima vittima) anche se, ovviamente, riciclate da Romero (o sarebbe meglio dire da Savini e Kurtzman, Nicotero & Berger).
    L'apparato sonoro, sia la colonna sonora che il sound design, se la cavano rispettabilmente, senza guizzi degni di nota ma è chiaro che non si vedono film così per cullarsi sulle note di splendide melodie.
    Gli attori sono tutti più o meno nella media odierna. Va segnalato, per simpatia, il dj radiofonico, metallaro e tabagista di Ian McNeice (la ricordate come Fulton Greenwall in Ace Ventura: Missione Africa) e, per truculenza, il comandante della National Guard per cui fa un breve cameo Ving Rhames (Pulp Fiction, Mission Impossible).
    La protagonista Mena Suvari, anche lei nella N.G., non convince del tutto come militare, anche se le va riconosciuto un certo impegno.
    Infine, contrariamente al precedente remake de "L'Alba", dove le idee di Romero venivano stravolte o ignorate e soffiava quasi un vento conservatore e reazionario, qui almeno ci si avvicina alle classiche tematiche romeriane, senza giocare la carta dell'antimilitarismo, ma puntando comunque il dito contro istituzioni e governo.

    In definitiva un buon prodotto di genere, con buoni risultati nonostante il budget non elevatissimo e fatto con competenza se non proprio amore per la materia.

    P.S.
    Su questo ci sono due scuole di pensiero: personalmente, a me non erano andati giù gli zombie di Snyder che correvano e, in definitiva, continuo a preferire quelli romeriani rallentati. In questo nuovo film, tuttavia, il concetto di "zombie più performanti degli esseri umani" viene talmente estremizzato da essere, paradossalmente, più accettabile (se non altro perchè più divertente).

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  2. Everything
     
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    Ma è già uscito? E tu l'hai visto in ENG o con i sottotitoli in ITA? Scusami se ti faccio tutte ste domande, ma sarei molto interessato a questo film... ^_^
     
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  3. ^Sick_Boy
     
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    Di una eventuale release italiana non ho trovato tracce in rete, ad ogni modo vedo d'informarmi con qualche mio amico e ti faccio sapere!

    Io l'ho visto in lingua originale senza sottotitoli, ad ogni modo (come moltissimi horror del genere) non ha un linguaggio precisamente elevatissimo, quindi puoi provare anche senza sub.
    Forse, e dico forse, l'unico personaggio che può dare un po' di noie è un soldato di colore che, da un certo punto in poi, inizia a parlare molto "gangsta", ma se ci fai l'orecchio è abbastanza decifrabile :B):

    Btw, tutte le domande che vuoi, mi fa sempre piacere dare una mano, soprattutto se è in campo cinefilo :)
     
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2 replies since 28/5/2008, 13:18   438 views
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