Killer Tokyo preannunciò strage

Al volante di un camion ha travolto i passanti che facevano shopping in un popolare distretto commerciale di Tokyo; quindi è sceso dal mezzo e, pugnale alla mano, ha iniziato ad accoltellare tutti coloro che gli capitavano a tiro. Il bilancio della strage della follia è drammatico: almeno 7 morti e 12 feriti. L'uomo, un 25enne che la polizia ritiene appartenente alla yakuza, la mafia giapponese, è stato fermato poco dopo.

Secondo i vigili del fuoco della capitale giapponese (che gestiscono anche il servizio ambulanze e sono stati i primi a giungere nel distretto di Akihabara, noto come una sorta di centro commerciale all'aperto dell'elettronica di consumo a costo contenuto) le persone aggredite dal giovane sono almeno 17, e il bilancio potrebbe aggravarsi perché uno dei feriti è in condizioni disperate. Delle sette vittime solo tre sono state finora identificate: si tratta di tre uomini di 19, 47 e 74 anni.

Subito dopo l'arresto, il 25enne aggressore avrebbe spiegato di aver compiuto la strage perché era stanco e annoiato dalla propria vita quotidiana.

Il folle appartenente alla Yakuza che, domenica a Tokyo, ha ucciso sette persone sferrando colpi di coltello all'impazzata, aveva consegnato alla rete il suo ultimo messaggio prima di lanciarsi col furgone sulla gente in un affollato quartiere della capitale giapponese. Un massacro preannunciato sul web, quindi, quello di Tomohiro Kato. Agghiaccianti alcuni dei suoi post: "Adesso è il momento", "Mi lancerò sulla folla".

Ecco alcuni messaggi fra la trentina inviati su un sito per cellulari, organizzato come un forum.

5.21: "Ucciderò delle persone ad Akihabara. Lancerò il mio veicolo sulla folla e se si rivelasse inutile, utilizzerò un coltello. Arrivederci a tutti"

5.21: "Ho sonno"

5.35: "Il mio mal di testa non migliora"

5.35: "Sarebbe fantastico se fosse bel tempo"

5.44: "Mi scoccerebbe farmi arrestare per strada"

6.02: "Ho l'abitudine di fingermi gentile. La gente ci casca facilmente"

6.03: "Passavo per un ragazzo gentile con gli adulti, solo con gli adulti"

6.03: "Non posso farmi degli amici, non più"

6.04: "Non ho avuto che poche persone che si sono rivelate veri amici"

6.05: "Sono ancora in una mailing list di posta elettronica. Sono sempre qua"

6.10: "Dicono che le strade che volevo prendere sono chiuse. Vedete, tutto si mette sul mio cammino"

6.31: "È l'ora. Forza"

6.39: "Sembra che avrò problemi con la mia emicrania"

6.49: "Con la pioggia quindi"

6.50: "E con le previsioni"

7.30: "Questa pioggia è orribile. Però ci avevano preparato"

7.47: "Bene, me ne infischio. Ci andrò lo stesso, anche se piove, anche se sarà una cosa piccola" (la carneficina)

9.48: "Faccio una sosta a Kanagawa (prefettura vicino Tokyo). Si direbbe che qui va tutto bene finora"

10.53: "Ci sono ingorghi mostruosi. Mi chiedo se arriverò in tempo"

11.07: "E' brutto a Shibuya (quartiere frequentato dai giovani di Tokyo)"

11.17: "Qui è bello"

11.45: "Arrivato ad Akihabara"

11.45: "Oggi c'è il paradiso dei pedoni, non è vero?"

12.10: "È il momento"

Il dottor jones non ha mai avuto idee del genere in vita sua

Credo di essermeli persi, anche perchè quando c'era qualcuno che condannava la violenza nei videogiochi era sempre in prima linea ad insultare quel qualcuno

io, andando sicuramente controcorrente con i vostri pareri penso che sia possibile che certi tipi di giochi violenti (GTA ad esempio), se giocati a lungo e con grande frequenza da giocatori troppo giovani o con qualche instabilità mentale latente che magari non si è mai manifestata possano portare a comportamenti violenti. non obbligatoriamente, è ovvio, ma è possibile dato che la differenza tra un videogame ed un film o un romanzo è che nei secondi si segue passivamente, nei primi si è coinvolti "in prima persona" in simulazioni della realtà che col progredire della tecnologia si fanno sempre più realistiche.
non è bigottismo morale è un semplice discorso logico.

però ciò che viene detto nell'articolo è semplicemente demenziale...

Forse ti sei perso due o tre flame che ho fatto con lui per il discorso "problema GTA che stimola violenza e affini nelle persone". O forse sei semplicemente sarcastico.

io, andando sicuramente controcorrente con i vostri pareri penso che sia possibile che certi tipi di giochi violenti (GTA ad esempio), se giocati a lungo e con grande frequenza da giocatori troppo giovani o con qualche instabilità mentale latente che magari non si è mai manifestata possano portare a comportamenti violenti. non obbligatoriamente, è ovvio, ma è possibile dato che la differenza tra un videogame ed un film o un romanzo è che nei secondi si segue passivamente, nei primi si è coinvolti "in prima persona" in simulazioni della realtà che col progredire della tecnologia si fanno sempre più realistiche.
non è bigottismo morale è un semplice discorso logico.

però ciò che viene detto nell'articolo è semplicemente demenziale...
qui non è un discorso logico è semplicemente quella solita reazione di "difesa" contro ciò che non si conosce e che non esisteva nella tua epoca!
anzi, i videogiochi come al solito sono usati come "capro espiatorio" per tutte le questioni legate alla violenza da parte di minori...

passaggi come questo:


mi sembra sia difficile anche commentarli....
cioè, è dato per scontato che la causa sia nei videogiochi? in passato queste cose non succedevano? gli studi psicologici sul rifiuto del diverso e simili non hanno molta importanza? no ovvio! sono stati i videogiochi, punto!
siamo nel paradossale...

che poi è sempre la solita questione "i videogames sono roba per bambini o ragazzini".
certo, i loro contenuti devono essere adatti al pubblico a cui si rivolgono: i ragazzini e i bambini! non ci giocano anche gli adulti! e se lo fanno sono ancora persone immature che cercano i divertimenti infantili!

poi giustissimo anche questo (anche se non ho capito bene a cosa voleva arrivare l'autore scrivendolo):


certo! anche la tv è composta per l'80% da programmi-spazzatura... ma nessuno afferma che per questo è spazzatura di per se...
i videogiochi sono spazzatura punto.

insomma, io penso che il problema del gioco che può provocare reazioni incontrollate in certi individui (soprattutto i più giovani ed influenzabili) sicuramente esista, ma che per il resto questo articolo dimostra come il problema sia trattato con quell'ignoranza e quella chiusura mentale che non portano da nessuna parte... ma d'altro canto il cervello umano è fatto così...