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Everything.
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E riprendiamo con il filone "titoli senza senso", iniziato con il precedente film! Il titolo originale di questo film è infatti A Nightmare on Elm Street: The Dream Child, qua tradotto - non si sa per quale motivo - Nightmare 5 - Il Mito. Chiamarlo Nightmare 5 - Il Figlio del Sogno faceva schifo?
Comunque sia a me piace classificare questo film come "la sagra delle occasioni mancate". La storia infatti è ottima, veramente. Spiega finalmente le origini di Freddy Krueger e viene dato un motivo sensato per cui lui torna in vita. Ma cosa c'è che non va? La sceneggiatura. Non fraintendetemi, non fa schifo, ma certe volte sembra che il film sia scritto da David Goyer e a volte da Uwe Boll (David Goyer = buono, Uwe Boll = schifo, per chi non fosse un cinefilo). Si va dalle idee OTTIME come gli incubi più disturbanti dei precedenti capitoli e veramente spaventosi (mi viene in mente la prima scena in cui Alice entra dentro il manicomio), ad alcune idee veramente PESSIME. Ad esempio, Alice rimane incinta e il padre invece che prenderla a cinghiate o comunque fargli un discorso di tre ore e mezza gli risponde, sorridendo "basta che non sia un'abitudine".
A parte questo, la regia di Stephen Hopkins è pessima: forse perchè era uno dei suoi primi film, forse perchè non gli piace il genere, ma fatto sta che ha rovinato un film potenzialmente ottimo. Gli attori svolgono il loro ruolo degnamente e anche Danny Hassel è migliorato parecchio, rispetto al film precedente. Robert Englund come al solito ottimo e fantastico il make up che si ritrova addosso questa volta.
La colonna sonora comincia con un brano scritto da Bruce Dickinson, il cantante degli Iron Maiden, intitolato Bring Your Daughter... to the Slaughter e continua con pezzi più o meno azzeccati.
Insomma, un vero film dalle occasioni mancate: la regia e alcune piccole pecche nella sceneggiatura fanno scadere un film che poteva essere potenzialmente ottimo.
Voto: 5/10.