Monster

Recensione by LargoLagrande

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  1. LargoLagrande
     
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    Monster 2004, con Charlize Theron e Christina Ricci. Regia di Patty Jenkins.

    Ho da pochi minuti finito di vedere questo film. Noto soprattutto per la 'metamorfosi', come attrice, di Charlize Theron, nota (a ben donde!) per essere una delle donne (per me la più bella) più belle dell'universo. Vederla ingrassata 20 chili per interpretare una prima affabile ragazza, poi marcita per via dell'alcool è stato qualcosa che ha fruttato non poca pubblicità al film. Di certo per la Theron è una sfida non da poco ed occasione per confermare il suo talento. Beh, che dire, l'interpretazione è molto buona.

    Dicevo, Monster è tratto da una storia vera, ricalca infatti più o meno le gesta di Aileen Wuornos
    SPOILER (click to view)
    condannata alla pena di morte dopo 12 anni di galera per vari omicidi consenzienti di clienti
    ed il fulcro è incentrato sulla società americana, vista dagli occhi di una prostituta, da una donna che ha passato praticamente la sua intera vita sulla strada. E non è una bell'america quella descritta dalla Jenkins, perlomeno agli occhi di Aileen, quasi nel punto di suicidarsi all'inizio del film.
    Un'america che non da spazio a gente come lei, soprattutto costruita su gente bigotta e perbenista che "squadra le puttane dall'alto verso il basso", che non può capire i sacrifici, le scelte e le sofferenze.
    Lo spiraglio di luce che si apre nella vita di Aileen è rappresentato da Shelby, una ragazzina semplice, conosciuta in un bar per omosessuali (è difatti lesbica), dalla quale la protagonista è al tempo stesso attratta ed infastidita.
    Aileen tenta così, con Shelby, di ricominciare da capo e questo poi più o meno è il filone principale del film.

    La tematica principale del film, come già detto, consiste in un'analisi (più o meno dettagliata) di una vita fatta di bar di pessimo livello, birra e whiskey, la sera sulla strada, clienti, con le loro perversioni suscitano nella protagonista fantasmi del passato che mano a mano si scoprono fino ad incrinare quasi quasi la salute mentale della protagonista.
    Lei ricerca, un po' per se stessa, un po' per gli altri, un movente per tutto quello che riesce a combinare ("un po' di casini") ed è l'"amore". Ma per una donna di strada cose come 'amore', 'fede', 'amicizia', 'fiducia' eccetera hanno poco significato. L'unica cosa che ha significato è vivere alla giornata, come si può, non importa come. Non importa nemmeno, poi, se un'intera nazione è pronta a puntare il dito ed a porre giudizi, senza saper nulla.

    Ripeto: film che vale la pena di vedere, sicuramente per come si destreggia la Theron nel ruolo, film duro, film crudo, visione non facile, ma consigliata.
     
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0 replies since 26/1/2009, 23:05   88 views
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