Intesa Pdl-Lega, bocciato l'election day

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Sabs
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    MILANO - «Sarebbe un peccato se per la paura di pochi il governo rinunciasse a tenere il referendum il 7 giugno spendendo centinaia di milioni che potrebbero essere risparmiati». Il presidente della Camera Gianfranco Fini interviene così sull'accordo trovato tra Pdl e Lega sul "no" all'election day e sulla data del referendum di modifica della legge elettorale. Il vertice di maggioranza che si è tenuto a Palazzo Grazioli alla presenza del premier Silvio Berlusconi, dei ministri Maroni e Calderoli e dei capigruppo del Pdl di Camera e Senato, ha bocciato l'ipotesi di election day (niente accorpamento dunque con il primo turno delle amministrative e con le europee), proponendo come date utili per il referendum quelle del 14 o del 21 giugno. Lasciando la riunione i capigruppo del Pdl, Maurizio Gasparri e Fabrizio Cicchitto hanno spiegato che la maggioranza «chiederà una consultazione alle opposizioni per verificare se l'ipotesi migliore per svolgere il referendum sia il 14 o il 21 di giugno. Se si vuole risparmiare - hanno sottolineato i capigruppo - il 21 (data in cui si terranno i ballottaggi delle amministrative, ndr) è l'ipotesi più percorribile». «C'è accordo su tutti i punti qualificanti, è stata confermata la solidità della maggioranza» ha voluto sottolineare il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto.

    FRANCESCHINI - La maggioranza dunque ha promesso che «consulterà l'opposizione». Da parte sua, però, il leader del Pd Dario Franceschini ci tiene a dire che «gli italiani devono sapere che pagheranno inutilmente centinaia di milioni di euro in un momento in cui tutte le risorse del Paese servirebbero all'emergenza in Abruzzo e a fronteggiare la crisi economica. Questo - sottolinea Franceschini in una nota - è il costo della scelta di non fare l'election day, accorpando elezioni europee, amministrative e referendum». Poi l'affondo sul premier: «Berlusconi - attacca il segretario dei democratici - ci tiene tanto a far sapere ai cittadini che lui comanda e che decide ma poi ogni volta si piega sempre ai ricatti di Bossi».

    «UNO SPRECO» - «Se fosse confermata, questa decisione sarebbe molto grave. Gli italiani non capirebbero» è stato il commento del presidente del comitato promotore dei referendum Giovanni Guzzetta. «Che si voti il 14 o il 21 giugno - ha aggiunto - significa comunque che ci saranno 300 o 400 milioni di euro gettati dalla finestra». «Noi - ha spiegato ancora Guzzetta - siamo comunque pronti a fare i referendum in qualunque data. Toccherà alla maggioranza spiegare al Paese il perché di questo spreco».

    «PECULATO POLITICO» - E non si è fatta attendere la reazione del leader dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro, secondo il quale «fissare il referendum in qualsiasi data diversa da quella del 6-7 giugno è una presa in giro, una truffa, oltre che un'azione di peculato politico».

    FONTE: Corriere.it

    Io ragazzi rimango sempre più allibita di come possa far schifo all'ennesima potenza la nostra classe politica. Verranno buttati 300-400 milioni di euro per dividere in due date diverse europee e referendum perché vogliono semplicemente far sì che al referendum non si raggiunga il quorum. E poi ci vengono a dire che c'è crisi, che non ci sono soldi, che bisogna tagliare qua e là nel sociale, che non ci sono soldi per l'Abruzzo, che il debito pubblico sale sempre di più e sarà pure tutto vero (forse), ma per i loro porci comodi i soldi da buttare (ovviamente nostri) li trovano sempre. Quei soldi avrebbero benissimo potuto utilizzarli per le varie necessità della zona colpita dal terremoto senza andare a cercarli altrove.
    Bah...
     
    .
  2. digit.b
     
    .

    User deleted


    Sono d'accordo con te, però dicono che la costituzione non lo permette forse la corte costituzionale potrebbe intervenire e definire se la cosa è possibile !
     
    .
  3. supersaretta
     
    .

    User deleted


    Anche io quoto in tutto e per tutto Sabs...
    In ogni caso ho sentito anche io il particolare dell'incostituzionalità di un ipotetico accorpamento di europee e referendum, ma...scusate l'ignoranza e su questo particolare alzo le mani...Dove starebbe il senso in tutto questo?Per quale motivo sarebbe incostituzionale?

    Poi vabbè siamo in Italia, il paese dello spreco, in effetti risparmiare su cose inutili potrebbe essere incostituzionale... :sìsì:
     
    .
  4. digit.b
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (supersaretta @ 16/4/2009, 17:19)
    Poi vabbè siamo in Italia, il paese dello spreco, in effetti risparmiare su cose inutili potrebbe essere incostituzionale... :sìsì:

    :D hai perfettamente ragione!
    Ultime dal tg il referendum si farà il 21 giugno ai ballottaggi ............... altrimenti la lega faceva cadere il governo :inczz: siamo ostaggi della lega :inczz:
     
    .
3 replies since 15/4/2009, 19:54   63 views
  Share  
.