MMORPG : Giochi che fanno danno?

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  1. -Higure-
     
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    Sono d'accordo con Drake, manco i MMORPG fossero la piaga dell'umanità, con tutto quello che causa disagio e dipendenza (il calcio mi pare proprio un bell'esempio) si spara sempre sui videogiochi perché è idea diffusa che facciano male...
    Poi è ovvio che molte persone si nerdizzano sui MMORPG, ma atti estremi come quelli sono più che altro eseguiti da persone che non ci sono benissimo con la testa, ve lo dice uno che è riuscito a passare una settimana senza mai uscire di casa ma che ha anche cancellato il suo personaggio principale per sbaglio e se ne è fregato :ehmsi:
    Perché come è già stato detto i MMORPG sono dei giochi online come degli altri, si gioca per divertirsi mica per altro, poi ci sono le persone che si fissano e più giocano più giocheranno per il fattore esperienza del personaggio, ma basta un po' di forza di volontà e addio :ehmsi:
     
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  2. Fr4ncis Dr4ke
     
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    Va bè per dire, io ho pianto per altri videogiochi che non erano MMORPG, tipo Diablo2 :asd:
     
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  3. LargoLagrande
     
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    vabbè ragazzi parliamoci chiaro. sono giochi, ovvero cose di poca importanza (popolarmente parlando), però non mi pare nulla di sfrontato incazzarsi per chessò sconfitte o simili.
    ma per la semplice ragione che uno ci perde il suo tempo su 'ste cose e vorrebbe un minimo ritorno in termini di soddisfazione.

    cioè io gioco/avo a soldat piuttosto regolarmente allenandomi ecc, ed in italia modestie a parte strarullo. abbiam messo su un team di italiani forti, siamo andati a farci un torneo mondiale (durato 5 settimane) e ci siamo presi le botte. ok vabè è un gioco ed è giusto non incazzarsi, però comunque il fatto d'averci consumato tempo ed energie e vedere un po' questa sorta di "sacrifici" frustrati non è il massimo.
    chiaro che non è paragonabile chessò ad uno che lavora tutta la vita per avere una casa e poi il terremoto gliela porta via, però sono sicuro che capite il mio discorso.

    inoltre una cosa che dico sempre: la dimensione del gioco per un ragazzo (ma anche per un adulto perché no) è qualcosa di fondamentale. è proprio quella che crescere l'individuo, che sa sempre cosa fare anche nei momenti di fiacca. un ragazzo che sa "giocare" sa anche rompersi i coglioni in maniera intelligente.

    poi baasta bastaaaaaaaaa sparare contro i videogiochi, è la solita storia. e la colpa sempre dei videogiochi.
    ma dico io nessuno cita mai quanta gente s'è ammazzata per film, musica, filosofia e robe simili?

    manson aveva come inno helter skelter, mica han pensato di 'chiudere' i beatles, vi pare? :ehmsi:
    la verità è che è pieno di idioti che s'ispirano a qualcosa per fare le loro puttanate.

    e ancora più veritiero è che se ci son dietro dei soldi tutti se ne possono altamente sbattere delle famiglie distrutte.

    edit: negli anni 90 si ammazzavano e si bruciavano le chiese a vicenda in norvegia, vi ricordo. ma nessuno ha mai pensato di vietare la lettura del signore degli anelli :ehmsi:
     
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  4. Dr. Jones
     
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    CITAZIONE
    inoltre una cosa che dico sempre: la dimensione del gioco per un ragazzo (ma anche per un adulto perché no) è qualcosa di fondamentale. è proprio quella che crescere l'individuo, che sa sempre cosa fare anche nei momenti di fiacca. un ragazzo che sa "giocare" sa anche rompersi i coglioni in maniera intelligente.

    tutto giusto, il problema però è capire dove finisce il gioco e dove inizia una vita alternativa nella quale rinchiudersi e che certuni rischiano di prendere troppo sul serio...
    è un rischio che non può avere un videogame classico, così come un libro o un film. è li il problema.

    CITAZIONE
    negli anni 90 si ammazzavano e si bruciavano le chiese a vicenda in norvegia, vi ricordo. ma nessuno ha mai pensato di vietare la lettura del signore degli anelli

    però ci son state le polemiche contro il metal
     
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  5. -Higure-
     
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    Ma ci mancherebbe altro, certe branche del metal non sono compatibili con la nostra società, se uno incita e da anche esempio a bruciare chiese o ammazzare gente mica puoi lasciarlo lì, certo son casi rari ma son casi pericolosi. Poi se uno da contro tutto il metal è perché è scemo o ignorante :asd:


    SPOILER (click to view)
    Non so perché il discorso mi ha fatto venire in mente Scientology che non c'entra una pippa. :ehmsi:
     
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  6. Fr4ncis Dr4ke
     
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    Va bè Largo, è l'argomento del momento, ecco perchè tutti gli tirano contro... cioè siamo nell'era dei videogiochi, alla fine tutto il resto ha già fatto storia, persino le droghe ormai non le citano più...
     
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    Flame of Revenge

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    Non è neanche questo.
    Il fatto è che il gioco è INTERATTIVO quindi fondamentalmente ti permette di vivere IN PRIMA PERSONA. E sei tu stesso a compiere le azioni. Non è sparare a zero , ma un dato di fatto, sicuramente non è come guardare un film.
    Monkey Island stesso o le AG, sono storie raccontate , ma sei tu a portarle avanti con le azioni che fai. Una volta finito il gioco, ti senti un genio. Evidentemente c'è chi una volta finito GTA, ha voglia di buttare bombe a mano per la città. E chi perchè muore su un MMORPG si suicida.

    Sempre gente pazza, ma ripeto è una fetta di mercato che ha mietuto piu vittime in assoluto. Quelli sono casi estremi, ma giocatori DIPENDENTI SENZA SPERANZA ce n'è milioni!

    Un altra cosa, la differenza tra giocare a un MMORPG e uno Sparatutto online, è che con lo sparatutto, per quanto fai nerding, giochi quella partita da 20 minuti, e finisce li. Li si tratta proprio di una vita parallela. Vita parallela che a volte si sostituisce alla stessa vita reale.
     
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  8. ILBaK
     
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    CITAZIONE (LargoLagrande @ 30/6/2009, 15:38)
    vabbè ragazzi parliamoci chiaro. sono giochi, ovvero cose di poca importanza (popolarmente parlando), però non mi pare nulla di sfrontato incazzarsi per chessò sconfitte o simili.
    ma per la semplice ragione che uno ci perde il suo tempo su 'ste cose e vorrebbe un minimo ritorno in termini di soddisfazione.

    Concordo (su tutto il messaggio in generale), è logico "restarci male" però certo se un ragazzo va oltre non credo sia tanto un problema del gioco, ma una qualche debolezza nella mentalità del ragazzo...
    E' anche vero che la struttura di questi giochi è fatta proprio per spingerti a volere sempre qualcosa in più e creare quindi un certo accanimento... Però c'è poco da fare: E' il loro bussiness, si basa proprio su questo...

    Da giocatore di gdr "reali" trovo curioso che nei '90 iniziavi a presentare il gioco parlando del libro del Signore degli Anelli, adesso inizi parlando di Warcraft (si invecchia sigh)... :)
     
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  9. sgreco
     
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    CITAZIONE
    la dimensione del gioco per un ragazzo (ma anche per un adulto perché no) è qualcosa di fondamentale. è proprio quella che crescere l'individuo,

    pero' l'attivita ludica non puo essere sempre fatta in solitaria, ma in GRUPPO, con altre PERSONE..
    QUESTO è l'attivita ludica che fa crescere..
    l'uomo non puo vivere da solo.. è un animale sociale e come minimo deve vivere con i suoi coetanei..

    io sono sempre convinto che questi ragazzi sono abbandonati a se stessi e senza una guida che gli dica che stanno sbagliando ad alienarsi cosi'..

    sapete che vi dico ? viva la faccia dei dungeons e dragons quando ci riuniva in 5 amici, con 4 dadi e due fogli carta.. si sparava minchiate fino a notte fonda e ci si divertiva..
     
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  10. Dr. Jones
     
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    vabbè, ora non mettiamoci a fare il nonnino criticone, l'aspetto sociale è uno dei possibili, il "gioco" è anche altro e può essere un'esperienza utile e splendida anche in solitaria.

    ma poi, non è che per avere "l'aspetto sociale" in un videogame ti devi necessariamente collegare ad un server ed interagire virtualmente con migliaia di sfigati, molto meglio prendersi quattro joystick e un gruppo di amici e vedi che ci si diverte un casino...
     
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  11. LargoLagrande
     
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    CITAZIONE (sgreco @ 30/6/2009, 17:17)
    CITAZIONE
    la dimensione del gioco per un ragazzo (ma anche per un adulto perché no) è qualcosa di fondamentale. è proprio quella che crescere l'individuo,

    pero' l'attivita ludica non puo essere sempre fatta in solitaria, ma in GRUPPO, con altre PERSONE..
    QUESTO è l'attivita ludica che fa crescere..
    l'uomo non puo vivere da solo.. è un animale sociale e come minimo deve vivere con i suoi coetanei..

    io sono sempre convinto che questi ragazzi sono abbandonati a se stessi e senza una guida che gli dica che stanno sbagliando ad alienarsi cosi'..

    sapete che vi dico ? viva la faccia dei dungeons e dragons quando ci riuniva in 5 amici, con 4 dadi e due fogli carta.. si sparava minchiate fino a notte fonda e ci si divertiva..

    quoto tutto quello che hai detto. giocare di ruolo è una delle cose più divertenti che si possano fare.

    d'altronde mi trovo d'accordo anche col dr. jones ed altri che han scritto su questo topic.
    in definitiva io mi sento di dire che non è colpa dei MMORPG, quello è un business.
    in fondo è come le sigarette o la droga.

    il problema è proprio quello sottolineato da sgreco sul fatto che ci stanno dei repressi (con tutto il rispetto eh) che fanno notte e giorno su questi giochi.
    ma se devo dirvi la verità i mmorpg sono un fenomeno che è esploso da poco, hanno avuto la loro consacrazione con WOW, ma il nerdismo da videogioco è faccenda molto più antica.

    io ho nerdato molto su alcuni giochi ma non mi son mai venute manie suicida o cosa :ehmsi:
     
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  12. stefano_mtt
     
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    ragazzi meglio non screditare troppo l'influenza che hanno i giochi sulla psiche delle persone... ho conosciuto una persona che ha giocato troppo a black e white ed ora crede di essere DIO!

    SPOILER (click to view)
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  13. -Higure-
     
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    CITAZIONE (Albo Abourt @ 30/6/2009, 16:39)
    Un altra cosa, la differenza tra giocare a un MMORPG e uno Sparatutto online, è che con lo sparatutto, per quanto fai nerding, giochi quella partita da 20 minuti, e finisce li. Li si tratta proprio di una vita parallela. Vita parallela che a volte si sostituisce alla stessa vita reale.

    Mica c'è solo la partita da 20 minuti: dimentichi il prestigio, il clan, i tornei, gli allenamenti, i litigi su TeamSpeak...
    I MMORPG non sono una vita parallela su, lo sono probabilmente meno di quanto può esserlo un ORPG fatto bene (Elder Scrolls in primis), solo che la gente ci schizza perché sono presenti le stesse cose degli sparatutto (clan, prestigio eccetera). La faccenda brutta è che nei MMORPG uno può passare delle ore a farmare da solo: quello è veramente triste :asd:.

    Quoto tutti quelli che hanno detto "W il cazzeggio coi videogiochi multiplayer locale/giochi di ruolo!".
     
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  14. Jacob Flint
     
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    Quella del suicidio per un equip perso mi pare una stronzata bella e buona.
    Comunque la maggior parte sono cazzatelle da corriere di serie b. La voglio vedere la blizzard che chiude i battenti e lascia a piedi 30 milioni di giocatori.
    CITAZIONE
    La faccenda brutta è che nei MMORPG uno può passare delle ore a farmare da solo: quello è veramente triste :asd:.

    Si farma in compagnia di solito (non so se ho ben chiaro il concetto di farm, io lo associo allo skilling delle professioni)?

    Io comunque gioco a wow per esempio ma non ne sono affatto dipendente credo, se non per il fatto che devo loggare minimo ogni 3 mesi per non farmi cancellare l'account.

    E per ultimo:
    CITAZIONE
    vabbè, ora non mettiamoci a fare il nonnino criticone

    CITAZIONE
    ma poi, non è che per avere "l'aspetto sociale" in un videogame ti devi necessariamente collegare ad un server ed interagire virtualmente con migliaia di sfigati

    Pollice.

    Edited by Jacob Flint - 30/6/2009, 21:20
     
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    Guardate questa news del 2003:

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    EVERQUEST: GIOCO DI RUOLO SOTTO ACCUSA
    E' commercializzato dalla Sony e conta su una comunità di circa 430.000 partecipanti: è EverQuest, gioco di ruolo ambientato in un mondo fantastico con maghi, orchi e draghi, tra poco disponibile anche per Playstation. Secondo la Sony il successo del gioco si spiega grazie alla possibilità di giocare in gruppo, e quindi di stimolare il gioco di squadra e l'interazione sociale, ma questa ipotesi si scontra con la realtà: EverQuest sempre più spesso è protagonista di episodi di cronaca nera, accusato di aver causato un suicidio e la morte di un bambino trascurato dal padre. L'Università di Nottingham Trent ha condotto uno studio sul fenomeno, dal quale è emerso che il 15% dei partecipanti dedica al gioco oltre 50 ore alla settimana e che esiste una forma di dipendenza.

     
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