E' ufficiale: siamo sul fondo e stiamo scavando.

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    CITAZIONE (matches88 @ 12/10/2009, 11:15)
    poi, scusate se faccio il bastard contrario (:asd: ) ma non è che la repubblica sia questo specchio di limpidità e democratica analisi dei fatti...

    Non dico questo, ma davvero... una lettera che inciti all'eliminazione FISICA di personaggi della destra?
    Fatemela vedere su Repubblica.
    Lettere rabbiose e astiose certo, normale, ma sull'eliminazione FISICA?
    Per giunta scritta senza ironia, proprio con l'incitamento a eliminare FISICAMENTE?
    Se me la pubblicate qui, okay.

    Un conto è se parliamo dei forum e dei commenti sulla rete, in cui si dice tutto di tutto, ma... su Repubblica? Avete letto davvero la lettera di qualcuno che ha proposto l'eliminazione FISICA di Berlusconi, Fini, Bossi, etc.?
    NON parlo di vignette e gag, parlo di proposte come quella scritta lì sopra.
    E se sì, la risposta nella rubrica della posta avvallava il delirio?

    Meglio essere specifici, perché sennò si sprofonda nel "tanto alla fine sono tutti uguali". Repubblica avrà i suoi interessi (De Benedetti & C.), ma la risoluzione dei problemi a calci nel culo e sprangate nell'inguine non credo rientri nelle proposte, pur schierate, del quotidiano.

    Cavalletto in testa a Berlusconi? Non ricordo di aver letto articoli a favore del gesto su Repubblica.
    Non posso escludere che qualcuno possa aver fatto battutacce (dato che l'ho fatta anch'io) ma da qui a fare un discorso serio eversivo, serio ed esplicito che scelga strade del genere CE NE PASSA.

    Quella non è una lettera scherzosa e nemmeno di cattivo gusto.
    E' una lettera militante.
     
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  2. stefano_mtt
     
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    perchè, quando bossi incitava alla rivoluzione armata e nessuno gli diceva niente?
    Piuttosto dovremmo chiederci: ma la neuro lo sa che 'sti qui sono scappati?
    Qualcuno gli telefoni dannazione!
     
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  3. matches88
     
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    CITAZIONE (Diduz @ 12/10/2009, 11:41)
    CITAZIONE (matches88 @ 12/10/2009, 11:15)
    poi, scusate se faccio il bastard contrario (:asd: ) ma non è che la repubblica sia questo specchio di limpidità e democratica analisi dei fatti...

    Non dico questo, ma davvero... una lettera che inciti all'eliminazione FISICA di personaggi della destra?
    Fatemela vedere su Repubblica.
    Lettere rabbiose e astiose certo, normale, ma sull'eliminazione FISICA?
    Per giunta scritta senza ironia, proprio con l'incitamento a eliminare FISICAMENTE?
    Se me la pubblicate qui, okay.

    Un conto è se parliamo dei forum e dei commenti sulla rete, in cui si dice tutto di tutto, ma... su Repubblica? Avete letto davvero la lettera di qualcuno che ha proposto l'eliminazione FISICA di Berlusconi, Fini, Bossi, etc.?
    NON parlo di vignette e gag, parlo di proposte come quella scritta lì sopra.
    E se sì, la risposta nella rubrica della posta avvallava il delirio?

    Meglio essere specifici, perché sennò si sprofonda nel "tanto alla fine sono tutti uguali". Repubblica avrà i suoi interessi (De Benedetti & C.), ma la risoluzione dei problemi a calci nel culo e sprangate nell'inguine non credo rientri nelle proposte, pur schierate, del quotidiano.

    Cavalletto in testa a Berlusconi? Non ricordo di aver letto articoli a favore del gesto su Repubblica.
    Non posso escludere che qualcuno possa aver fatto battutacce (dato che l'ho fatta anch'io) ma da qui a fare un discorso serio eversivo, serio ed esplicito che scelga strade del genere CE NE PASSA.

    Quella non è una lettera scherzosa e nemmeno di cattivo gusto.
    E' una lettera militante.

    mo non cercare il pelo nell'uovo però; no, su repubblica non è mai uscito nulla del genere ma che cambia?
    che ti frga della merda che stampano quei fanatici? tanto se qualche pazzo ha deciso di ammazzare qualcuno per l'ideale politico non sarà certo un articolo sul giornale a dargli il via.

    io rimango dell'idea che la libertà di stampa e di espressione debba essere totale.
    se io credo sinceramente che certe persone debbano essere eliminate fisicamente voglio poterlo esprimere liberamente.
    poi un conto è esprimersi ed un conto è fare propaganda fuorviante;
    in Inghilterra per esempio tu puoi metterti in piazza ad esprimere il tuo pensiero; puoi dire quello che vuoi, senza limiti: puoi bestemmiare, insultare la regina, incitare alla rivolta o elogiare il fascismo ma è LEGALMENTE vietato rivolgesi alle persone; non puoi fermare qualcuno e cercare di convincerlo direttamente, non puoi incitare le persone ad unirti a te; puoi solo esprimere i tuoi ideali, poi se qualcuno decide di unirsi a te ha fatto una libera scelta.
    cosi dovrebbe essere anche nella stampa italiana.
     
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    Nostromo

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    CITAZIONE (matches88 @ 15/10/2009, 01:06)
    mo non cercare il pelo nell'uovo però;

    Perché no? ^_^
    Scherzi a parte, la mia reazione scatta solo quando si equiparano decisioni che non sono davvero equiparabili. La differenza non era sottile, e mi sono sentito di sottolinearla.

    CITAZIONE (matches88 @ 15/10/2009, 01:06)
    che ti frga della merda che stampano quei fanatici? tanto se qualche pazzo ha deciso di ammazzare qualcuno per l'ideale politico non sarà certo un articolo sul giornale a dargli il via.

    Certamente, però se gli pubblichi la lettera lo stai legittimando. Una china alquanto pericolosa. E' la maggioranza silenziosa che legge quella lettera e non reagisce che mi preoccupa, mica l'esaltato.

    CITAZIONE (matches88 @ 15/10/2009, 01:06)
    io rimango dell'idea che la libertà di stampa e di espressione debba essere totale.

    Ma una lettera non rientra necessariamente nella libertà di stampa e di espressione. Il fatto che io la scriva non implica che debba essere pubblicata. Il fatto che io dica qualcosa non implica che debba essere ascoltato sempre e comunque. E' un mio diritto dire cavolate, ma non è dovere degli altri amplificare le eventuali cavolate che io posso dire. Un conto è la censura, un altro conto è un filtro responsabile. Mi rendo conto che è un confine sottile "a rischio", nel senso che uno potrebbe tranquillamente spacciare per "filtro responsabile" una censura, ma è un rischio che va corso. Il fuoco qui in Italia arde parecchio, gettarci pure benzina...

    CITAZIONE (matches88 @ 15/10/2009, 01:06)
    se io credo sinceramente che certe persone debbano essere eliminate fisicamente voglio poterlo esprimere liberamente.

    Senza dubbio, com'è diritto di qualcuno pensare che sia eccessivo il pensiero e decidere di cassare quello che non è un articolo, ma un semplice sfogo.

    CITAZIONE (matches88 @ 15/10/2009, 01:06)
    poi un conto è esprimersi ed un conto è fare propaganda fuorviante;
    in Inghilterra per esempio tu puoi metterti in piazza ad esprimere il tuo pensiero; puoi dire quello che vuoi, senza limiti: puoi bestemmiare, insultare la regina, incitare alla rivolta o elogiare il fascismo ma è LEGALMENTE vietato rivolgesi alle persone; non puoi fermare qualcuno e cercare di convincerlo direttamente, non puoi incitare le persone ad unirti a te; puoi solo esprimere i tuoi ideali, poi se qualcuno decide di unirsi a te ha fatto una libera scelta.
    cosi dovrebbe essere anche nella stampa italiana.

    E' bello, sì, però la piazza non è la stampa. Insomma, la piazza per sua definizione può essere difficilmente "moderata" nei contenuti. Quello che voglio dire è che secondo me un giornale non è internet, ha una linea per forza, foss'anche per lo spazio che è limitato, se non vogliamo mettere in campo le ideologie. Scatta automaticamente sulla pagina un significato "altro" che in piazza o sui forum si disperde ma che assume un valore diverso e "ufficiale" sulla carta, specie se una lettera così arriva in un contesto di articoli già di per sè schierati (e per la cronaca, non escludo Repubblica dall'usanza). :P
    Ognuno può dire quel che gli pare, ma nessuno a mio parere ha necessariamente il dovere di ascoltarlo solo perché lo sta dicendo.
    E un giornale deve "ascoltare" la lettera di un lettore e poi decidere.
    La libertà di espressione non deve mettere a repentaglio il senso di responsabilità, perché su un giornale stai sempre cercando di convincere la gente di una qualche linea, anche se non ti rivolgi a lei nello specifico. E' inevitabile, se ci metti un minimo di idelogia in quello che fai: quando scegli come gestire questa ideologia e i contributi che i lettori vogliono darvi, a quel punto devi dimostrare di sapere come rapportarti alla società civile (che purtroppo non comprende l'ipotesi di eliminazione fisica dei dissidenti :lol: ).

    Spero di essermi spiegato, non è che voglio fare polemica a forza. :)

    Edited by Diduz - 15/10/2009, 15:20
     
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  5. matches88
     
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    nemmeno io voglio fare polemica, voglio solo mettere a confronto le mie idee con le tue XD

    scusa ma se io sono ricchissimo e decido di stampare un giornale a mie spese pieno di invettive violente e decido di distribuirlo gratuitamente in tutta italia?
    nessuno mi vieta di farlo, perchè dovrebbe?
    allo stesso modo se io diriggo un giornale che viene pagato da chi lo compra (e che quindi accetta quello che c'è scritto dentro) avrò il diritto di metterci dentro quello che voglio?
    tu mi parli in sostanza di "responsabilità sociale" nel non pubblicare articoli che siano di cattivo esempio; ma così ragionano le dittature caro mio, allora ha ragione anche berlusconi quando dice che i programmi sulla rete pubblica danneggiano la sua immagine.
    in piu mettici che la RAI è una rete appunto pubblica, mentre un giornale è letto solo da chi decide di leggerlo e pagarlo e quindi finanziarlo.

    ora; tu mi potresti obiettare che in Itlaia i giornali prendono soldi anche dallo stato e quindi da tutti: avresti ragione.
    tuttavia la cosa sbagliata è questa! non che i giornali pagati con i soldi di tutti pubblichino articoli del genere ma che i giornali siano pagati con i soldi di tutti... non so se mi son spiegato bene.

    in fine tu dici:
    CITAZIONE
    l fatto che io la scriva non implica che debba essere pubblicata.

    ma io non mi stavo mettendo nei panni dell'autore della lettera, voglio dire; è ovvio che chiunque ha il diritto di scrivere lettere ai giornali, ci mancherebbe che non ci fosse questa libertà XD
    ma io mi metto nei panni del direttore; è lui che deve avere la libertà di pubblicare quel che vuole; una lettera di qualcuno o magari un articolo scritto di suo pungno altrettanto violento...

    in oltre se un giornale pubblica qualcosa di veramente osceno sarà la gente che smettendo di comprarlo ne deciderà le sorti.
    se la gente continua a comprare questo giornale è perchè evidentemente non gli dispiace ascoltare certi sfoghi.
    capisco che non sia piacevole ma che il popolo sia fatto di merda lo si è sempre saputo; non è censurando la stampa che si cambia questo aspetto della società.
     
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    CITAZIONE (matches88 @ 15/10/2009, 17:11)
    tu mi parli in sostanza di "responsabilità sociale" nel non pubblicare articoli che siano di cattivo esempio; ma così ragionano le dittature caro mio, allora ha ragione anche berlusconi quando dice che i programmi sulla rete pubblica danneggiano la sua immagine.

    E infatti su ho scritto che la "responsabilità sociale" è un concetto per quanto necessario potenzialmente pericoloso da maneggiare perché può degenerare nella censura e nella dittatura di cui parli. Lo so, è un rischio, ma nel caso specifico non pubblicare la lettera che inneggia alla soppressione fisica degli oppositori davvero non mi sembrerebbe dittatura. In generale non escludo però che tu abbia ragione, anzi.

    CITAZIONE (matches88 @ 15/10/2009, 17:11)
    non è censurando la stampa che si cambia questo aspetto della società.

    Oddìo, io non stavo parlando di censurare Il Giornale! Se è suonata così, c'è stato un equivoco. Stavo spiegando perché io al posto di un direttore di giornale avrei coscientemente deciso di ignorare quella lettera. Non sarebbe censura, sarebbe mio libero arbitrio, chi ha scritto la lettera ha altri modi di far sentire la sua voce, mi sta proponendo di farlo col mio giornale e io ritengo che non sia il caso. Se mi sentissi obbligato a pubblicarla contro la mia volontà solo perché me l'ha mandata, sarebbe dittatura anche quella, ma al contrario!
    Stavo giudicando come furbescamente leccaculo e incivile (come altri in questo thread) la decisione di pubblicarla. Per questo più su ho insistito tanto sulla sostanza della lettera, perché se Feltri avesse pubblicato una lettera di semplici invettive e veleno non avrei avuto nulla da ridire, da lì è venuto l'esempio di Repubblica, che di lettere di quel tipo ne pubblica tante, ma mi sembra che tracci una linea quando si sfoci nella direzione delle minacce fisiche.
    Poi di certo non appoggerei una legge che imponga a Feltri di non pubblicarla, ci mancherebbe. :sìsì:
     
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  7. matches88
     
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    1) certo, non intendevo dire che TU fossi a favore della censura, parlavo in linea generale

    2) per quello che dici sull"arma pericolosa" ricordati che in ambito macroscopico non si può parlare mai di analizzare caso per caso... non so se sono stato chiaro; dici che bisogna applicare un filtro chiamiamolo "morale", ciò sta a significare che è responsabilità di qualcuno decidere cosa è accettabile e cosa no.
    tu dici che è pericoloso, io ti rispondo che è impossibile perchè il mondo è fatto per fortuna doi persone differenti che la pensano in modo molto differente (prendi gli italiani e gli islamici, viviamo a 1000 chilometri di distanza e siamo due culture totalmente differenti).
    perciò quello che per te è inaccettabile per qualcuno è normale, quello che per te è normale per qualcuno è inaccettabile.
    l'unica cosa razionale da fare è lasciar pubblicare ai giornai quello che vogliono e se riteniamo che un giornale sia offensivo, o pericoloso, o irrispettoso, o qualunque altra cosa siamo liberi di non comprarlo...
     
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  8. stefano_mtt
     
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    CITAZIONE (matches88 @ 15/10/2009, 21:14)
    l'unica cosa razionale da fare è lasciar pubblicare ai giornai quello che vogliono e se riteniamo che un giornale sia offensivo, o pericoloso, o irrispettoso, o qualunque altra cosa siamo liberi di non comprarlo...

    Una cosa è scrivere quello che si vuole, un'altra cosa è diffondere delle ideologie che mettono in pericolo un diritto innegabile dell'uomo, in questo caso la salute. Qualsiasi cosa minacci uno dei diritti fondamentali delle persone va eliminata.

    Nella lettera si parlava di eliminazione fisica, in modo che questi non potessero più dire le proprie opinioni. "Censurare" una lettera che incita ad una censura violenta, in pratica è di questo che stiamo parlando...

    Cioè, è come se io mi mettessi in piazza a gridare che voglio uccidere Travaglio...
     
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  9. matches88
     
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    CITAZIONE (stefano_mtt @ 15/10/2009, 21:22)
    CITAZIONE (matches88 @ 15/10/2009, 21:14)
    l'unica cosa razionale da fare è lasciar pubblicare ai giornai quello che vogliono e se riteniamo che un giornale sia offensivo, o pericoloso, o irrispettoso, o qualunque altra cosa siamo liberi di non comprarlo...

    Una cosa è scrivere quello che si vuole, un'altra cosa è diffondere delle ideologie che mettono in pericolo un diritto innegabile dell'uomo, in questo caso la salute. Qualsiasi cosa minacci uno dei diritti fondamentali delle persone va eliminata.

    Nella lettera si parlava di eliminazione fisica, in modo che questi non potessero più dire le proprie opinioni. "Censurare" una lettera che incita ad una censura violenta, in pratica è di questo che stiamo parlando...

    Cioè, è come se io mi mettessi in piazza a gridare che voglio uccidere Travaglio...

    e chi ti impedisce di farlo?

    è piu grave censurare che parlare di censura...

    qualsiasi cosa dica un articolo di giornale rimarrà sempre solo un foglio stampato.
     
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