Studente in aula con parrucca e rossetto

Il preside: "Sospensione e 5 in condotta"

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  1. Jaquy
     
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    CITAZIONE
    Studente in aula con parrucca e rossetto
    Il preside: "Sospensione e 5 in condotta"

    L'episodio è avvenuto al liceo linguistico Manzoni di Milano. Protagonista un 16enne: l'unico maschio della classe. Il capo d'istituto: "Punizione esemplare"
    di Franco Vanni

    Si è presentato in classe vestito da donna, ora rischia la sospensione e il 5 in condotta. Sono queste le «punizioni esemplari» proposte dal preside del liceo linguistico Manzoni per un gesto che considera «completamente fuori luogo» da parte di uno studente.

    Quando l’insegnante di matematica è entrato in aula, ha trovato il ragazzo sedicenne truccato in volto, con una parrucca e un baschetto in testa. Dopo avergli chiesto di lasciare la lezione, perché «elemento di distrazione per le compagne», il professore ha fatto relazione sull’episodio al preside, che ha fissato per venerdì prossimo un consiglio di classe straordinario in cui saranno decise le eventuali sanzioni.

    «Qualunque fosse la ragione del gesto – dice Pino Polistena, il dirigente della scuola – bisogna dare una risposta ferma, per rimarcare la necessità del decoro a lezione». I professori, assieme ai rappresentanti degli studenti e dei genitori, decideranno se sospenderlo, affidargli un compito utile come riordinare la biblioteca della scuola. Ma Polistena non esclude nulla: «Per un gesto del genere, i professori potrebbero anche proporre il 5 in condotta agli scrutini». Voto che con la riforma Gelmini significa bocciatura, se confermato a fine anno.

    Le compagne del ragazzo, l’unico maschio in una classe con ventidue iscritti, lo difendono. «Era evidente da subito che si trattava di uno scherzo innocente e non di una provocazione – dicono – lo avevamo concordato assieme e davvero non c’era nulla di male». E in vista del consiglio di classe straordinario della terza frequentata dal ragazzo, si dicono convinte che «la cosa avrebbe dovuto essere gestita serenamente dallo studente e dal professore destinatario dello scherzo, senza clamore e senza coinvolgere altre persone». Ma da quando è avvenuto l’episodio, dieci giorni fa, a scuola se ne parla parecchio.


    Roberto Galimberti, l’insegnante che ha chiesto al ragazzo di lasciare la classe e non tornarci prima di essersi struccato e sistemato, difende la sua scelta: «Non gli ho dato note né ho voluto in alcun modo sgridarlo – dice – semplicemente averlo in aula così agghindato rendeva difficile fare lezione, le ragazze non riuscivano a concentrarsi. Ho chiesto di togliersi dalle labbra il rossetto e di cambiare il giubbottino che indossava, poi lo ho riammesso a lezione senza problemi». Nel frattempo il ragazzo si è scusato con l’insegnante, e per Galimberti la cosa è finita lì. «Non mi sento certo offeso – dice il professore – ho trovato il tutto un po’ stravagante, non grave». Ma con l’annuncio dell’avvio del procedimento disciplinare da parte del preside, l’aspetto stravagante della vicenda passa in secondo piano.

    Per Polistena, «qualunque sarà la punizione, lo scopo è quello di far ragionare lo studente e lanciare un messaggio a tutti i 1.200 iscritti. I ragazzi devono capire che la scuola è un posto serio, un luogo di formazione e crescita che va salvaguardato in ogni modo». Un approccio che era stato illustrato alle famiglie dei futuri primini già nello scorso giugno, tre mesi prima dell’inizio delle lezioni. Durante l’incontro, il preside aveva rivolto un appello a mamme e papà: «Dovete sapere da subito che la nostra scuola non è pronta a tollerare la difesa strenua dei ragazzi a qualunque costo, perché le famiglie che se la prendono con i professori ogni volta che il figlio sbaglia arrecano un danno enorme, anzitutto allo studente».

    Per iscriversi al liceo linguistico civico Manzoni, fiore all’o cchiello del Comune, bisogna superare un test. Quest’anno per aggiudicarsi uno dei 250 posti sono attesi almeno 800 candidati. La prova, con quesiti di logica e cultura generale, si terrà il 16 dicembre.
    (27 novembre 2009)

    Fonte: Repubblica.it
     
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  2. matches88
     
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    se la scelta di vestirsi da donna fosse stata presa dal ragazzo con l'unico scopo di sentirsi a proprio agio; se quindi il suo fosse stato un sfogo a livello sessuale e psicologico allora sare indignato con la scuola: ognuno deve avere il diritto di sentirsi bene con se stesso, nei limiti della della legalità. Non si può certo accettare che qualcuno si presenti sul posto di lavoro vestito da hotdog gigante ma considerato che i vestiti da donna vengono accettati per le donne non vedo perchè non possano essere accettate anche per gli uomini.

    il discorso diventa inutile visto che non è questo il caso. Era solo uno scherzo...
    diciamo che in linea di massima sarei d'accordo con la scuola se quello del ragazzo fosse stato un atto di sbeffeggiamento nei confronti del professore ma viste le parole di quest'ultimo è chiaro il tipo di rapporto "amichevole" che c'è tra i due.
    è giusto anche il concetto secondo cui la scuola dovrebbe essere tenuta in uno stato di ordine al fine di mantenere l'ambiente idoneo all'apprendimento. Non posso essere tuttavia in accordo con il penultimo paragrafo dell'articolo in cui si riportano le parole del dirigente scolastico; la scuola è si un ambiente di apprendimento ma è soprattutto un posto dove i ragazzi devono socializzare, aprire la propria mente non ai fini stretti dell'apprendimento ma a far si che rimangano creativi ed intraprendenti qualsiasi mestiere essi facciano in futuro.

    per esperienza personale posso dire che larga parte di queste tematiche le ho imparate grazie proprio al rapporto di amicizia e reciproco rispetto tra me e alcuni dei miei professori.
    per concludere credo che il rapporto studente-insegnante sia l'aspetto più importante della vicenda (e quello che più è stato accantonato).
    quindi se anche non trovo molto appropriato lo scherzo del ragazzo, credo che sarebbe spettata al professore l'ultima parola e non al dirigente scolastico.

    Edited by matches88 - 28/11/2009, 12:55
     
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  3. Jacob Flint
     
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    CITAZIONE (matches88 @ 28/11/2009, 10:12)
    ogniuno

    BAM!
    Comunque è solo una goliardata, senza starsi a fare troppe seghe mentali.
     
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  4. matches88
     
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    CITAZIONE (Jacob Flint @ 28/11/2009, 12:49)
    CITAZIONE
    ogniuno

    BAM!

    che palle, sempre a guardare la bruschetta nell'occhio del bue? ... <_<
    avevo scritto "ogni persona ha la possibilità ecc" e poi ho cambiato la frase cancellando fino ad ogn*** esistono gli errori di battitura ù_ù
     
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  5. Jacob Flint
     
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    se
    Io sono Jacob Grammarbringer, paladino dell'unico vero re di Italianon: Neclea Cesari II!
     
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  6. matches88
     
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    e comunque non è del tutto sbagliato al livello semantico: la parola ognuno deriva concettualmente da ogni-uno; ogni unità.
    probabilmente nell'italiano antico (il toscano) era una formula usuale "ogni uno"

    a meno che non derivi dal latino, in tal caso non ne ho idea visto che non ho mai studiato le lingue classiche.

    CITAZIONE (Jacob Flint @ 28/11/2009, 12:58)
    se
    Io sono Jacob Grammarbringer, paladino dell'unico vero re di Italianon: Neclea Cesari II!

    un jacob per domarli un jacob per trovarli un jacob per ghermirli e nel buio incatenarli
     
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  7. Jacob Flint
     
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    Nessuna pietà rotfl.
     
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    Semplicemente Oscuro Signore dei Fagiani,
    conquista dell'ideale 7i%

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    questi qui non hanno mai visto un istituto tecnico industriale :asd: altro che parrucche!
     
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  9. Jaquy
     
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    Questa notizia mi ha colpito particolarmente per un motivo. Cioè che la tanto agognata dalle femministe "parità dei sessi" è diventata, principalmente una polemica strumentale. Infatti continuano a persistere dei tabù e delle disuguaglianze legati a un modo di vedere il mondo criticato dalle stesse donne che poi si avvantaggiano tacitamente dei suoi aspetti positivi.
    Ciò mi si è palesato al liceo:
    SPOILER (click to view)
    Dopo l'ora di educazione fisica, chiaramente accaldato, mi ero tirato su fino al ginocchio i pantaloni della tuta. Nell'ora successiva, la professoressa di storia sbotta lamentandosi perché ero andato a scuola in "pantaloncini". A parte il fatto che si trattasse di pantaloni sollevati, che per evitare polemiche ho rimesso a posto, sono rimasto basito, quasi incredulo da questo appunto, corredato da frasi del tipo "non si viene a scuola così, è irrispettoso" quando contemporaneamente in classe più di una ragazza indossava tranquillamente pantaloncini fino al ginocchio.
    Malcelata dunque l'idea che le mie, non essendo delle belle gambe da donna esteticamente ipercurate, non fossero degne di apparire nude a scuola, addittura considerando un "pantaloncino" irrispettoso.
    Quindi in sostanza io dovevo soffrire il caldo perchè non ero donna.

    Ciò mi palesò ancor di più il fatto quanto la degenerazione del pensiero femminile, ovvero il femminismo, avesse come vero obiettivo imporre la superiorità della donna. Meditai addirittura di andare io stesso in classe vestito da donna in senso di protesta, ma abbandonai l'idea per non causare danni peggiori alla mia controversa immagine pubblica dato che si trattava di una battaglia che non ero in grado di vincere.

    Quindi, se io fossi stato il professore di matematica, mi sarei comportato come ha dichiarato egli stesso nell'articolo. E inoltre avrei difeso seriamente il ragazzo davanti al Preside. Infatti questo articolo si basa sulla sovrareazione del Preside, che mi auguro di non incontrare mai nella mia vita. Ora per il povero alunno il 5 in condotta si aggiungerà alla già ben terribile situazione di trovarsi in classe con sole donne. Io non sono mai sceso sotto i 3 compagni maschi, per fortuna.

    Ogniuno è libbero di esprimessi come li pare.
     
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  10. stefano_mtt
     
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    questo ragazzo ha un culo bestiale... 21 ragazze in classe o.o
    Io da quando sono alle superiori non sono mai salito neanche a quota quattro, e non vi parlo di come sono.

    Comunque la reazione del preside è veramente idiota... c'è gente che si veste da darkettone, da poser, da metallari, da truzzi, da emo, capelli rasta, gente che si fa i disegni con i capelli tipo stellina o croce egizia, cinghie, catene, ragazze vestite come puttane sulla tangenziale... e per un ragazzo che si veste da ragazza, trall'altro in una classe piena di ragazze (e che quindi non avrebbe dato nessun disturbo) viene buttato giù il mondo...

    Se questo prende cinque in condotta per questa stronzata allora voglio che sia dato anche a tutti i sopraelencati.
     
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  11. Grogdrinker
     
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    Quanti casini per uno scherzetto idiota!

    Da noi non dicono niente!

    Un mio compagno è entrato in classe in accappatoio coi capelli bagnati tutto tranquillo, arriva da me:

    "Hey mi passeresti lo shampoo?"

    Glielo lanciai...

    La prof rimase basita...

    Ma dopo le spiegammo che era un semplice scherzetto e finì tra risate e sorrisi...
     
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  12. matches88
     
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    CITAZIONE (Jaquy @ 28/11/2009, 14:38)
    Questa notizia mi ha colpito particolarmente per un motivo. Cioè che la tanto agognata dalle femministe "parità dei sessi" è diventata, principalmente una polemica strumentale. Infatti continuano a persistere dei tabù e delle disuguaglianze legati a un modo di vedere il mondo criticato dalle stesse donne che poi si avvantaggiano tacitamente dei suoi aspetti positivi.
    Ciò mi si è palesato al liceo:
    SPOILER (click to view)
    Dopo l'ora di educazione fisica, chiaramente accaldato, mi ero tirato su fino al ginocchio i pantaloni della tuta. Nell'ora successiva, la professoressa di storia sbotta lamentandosi perché ero andato a scuola in "pantaloncini". A parte il fatto che si trattasse di pantaloni sollevati, che per evitare polemiche ho rimesso a posto, sono rimasto basito, quasi incredulo da questo appunto, corredato da frasi del tipo "non si viene a scuola così, è irrispettoso" quando contemporaneamente in classe più di una ragazza indossava tranquillamente pantaloncini fino al ginocchio.
    Malcelata dunque l'idea che le mie, non essendo delle belle gambe da donna esteticamente ipercurate, non fossero degne di apparire nude a scuola, addittura considerando un "pantaloncino" irrispettoso.
    Quindi in sostanza io dovevo soffrire il caldo perchè non ero donna.

    Ciò mi palesò ancor di più il fatto quanto la degenerazione del pensiero femminile, ovvero il femminismo, avesse come vero obiettivo imporre la superiorità della donna. Meditai addirittura di andare io stesso in classe vestito da donna in senso di protesta, ma abbandonai l'idea per non causare danni peggiori alla mia controversa immagine pubblica dato che si trattava di una battaglia che non ero in grado di vincere.

    Quindi, se io fossi stato il professore di matematica, mi sarei comportato come ha dichiarato egli stesso nell'articolo. E inoltre avrei difeso seriamente il ragazzo davanti al Preside. Infatti questo articolo si basa sulla sovrareazione del Preside, che mi auguro di non incontrare mai nella mia vita. Ora per il povero alunno il 5 in condotta si aggiungerà alla già ben terribile situazione di trovarsi in classe con sole donne. Io non sono mai sceso sotto i 3 compagni maschi, per fortuna.

    Ogniuno è libbero di esprimessi come li pare.

    io avevo un compagno di scuola travestito :sìsì:
    molti compagni lo perculavano, all'inizio qualche professore si oppose ma dopo un po' nessuno ci fece più caso.
    fu una gran bella cosa perchè dimostrò platealmente come sia facile abituarsi ai cambiamenti semplicemente accettandoli.
    anche vero che io andavo ad un artistico con tipo 200 iscritti; eravamo pochissimi e questo permise di istaurare tra studenti e professori dei bellissimi rapporti di amicizia.

    concordo in toto il discorso sul femminismo.
    quoto meno la parte finale perchè è normale che determinati luoghi adottino un regolamento nel quale venga specificato anche un vestiario adeguato.
    nelle aziende si deve andare in giacca e cravatta: puoi metterti una cravatta orrenda ma finisce li.
    a scuola devi andare vestito ion uncerto modo; la cosa che da fastidio è che nessuno contrasta il fatto che gli studenti si vestano a cazzo di cane a scuola ma fa scalpore un uomo vestito da donna perchè la nostra cultura ci impone certi dogmi.

    allora o si fa un regolamento che permetta agli studenti di vestirsi come vogliono a patto che siano coperte le zone busto, vita, pube, cosce, o si fa un regolamento in cui si specifica che TUTTI gli studenti devono adottare un vestiario composto da pantaloni, maglietta a mezze maniche, camicia e/o felpa.

    purtroppo e per fortuna i tempi moderni mettono in risalto delle problematiche che 20 anni fa non si sentivano, dovremmo comportarci di conseguenza.
     
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  13. Sabs
     
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    CITAZIONE (Jaquy @ 28/11/2009, 14:38)
    Questa notizia mi ha colpito particolarmente per un motivo. Cioè che la tanto agognata dalle femministe "parità dei sessi" è diventata, principalmente una polemica strumentale. Infatti continuano a persistere dei tabù e delle disuguaglianze legati a un modo di vedere il mondo criticato dalle stesse donne che poi si avvantaggiano tacitamente dei suoi aspetti positivi.
    Ciò mi si è palesato al liceo:
    SPOILER (click to view)
    Dopo l'ora di educazione fisica, chiaramente accaldato, mi ero tirato su fino al ginocchio i pantaloni della tuta. Nell'ora successiva, la professoressa di storia sbotta lamentandosi perché ero andato a scuola in "pantaloncini". A parte il fatto che si trattasse di pantaloni sollevati, che per evitare polemiche ho rimesso a posto, sono rimasto basito, quasi incredulo da questo appunto, corredato da frasi del tipo "non si viene a scuola così, è irrispettoso" quando contemporaneamente in classe più di una ragazza indossava tranquillamente pantaloncini fino al ginocchio.
    Malcelata dunque l'idea che le mie, non essendo delle belle gambe da donna esteticamente ipercurate, non fossero degne di apparire nude a scuola, addittura considerando un "pantaloncino" irrispettoso.
    Quindi in sostanza io dovevo soffrire il caldo perchè non ero donna.

    Ciò mi palesò ancor di più il fatto quanto la degenerazione del pensiero femminile, ovvero il femminismo, avesse come vero obiettivo imporre la superiorità della donna. Meditai addirittura di andare io stesso in classe vestito da donna in senso di protesta, ma abbandonai l'idea per non causare danni peggiori alla mia controversa immagine pubblica dato che si trattava di una battaglia che non ero in grado di vincere.

    Quindi, se io fossi stato il professore di matematica, mi sarei comportato come ha dichiarato egli stesso nell'articolo. E inoltre avrei difeso seriamente il ragazzo davanti al Preside. Infatti questo articolo si basa sulla sovrareazione del Preside, che mi auguro di non incontrare mai nella mia vita. Ora per il povero alunno il 5 in condotta si aggiungerà alla già ben terribile situazione di trovarsi in classe con sole donne. Io non sono mai sceso sotto i 3 compagni maschi, per fortuna.

    Ogniuno è libbero di esprimessi come li pare.

    Apparte il tuo intervento in spoiler non capisco cosa c'entri l'articolo col femminismo, che tra parentesi trovo sbagliato e odioso tanto quanto il maschilismo.
    Almeno l'articolo parla semplicemente di uno scherzo su cui hanno preso provvedimenti forse esagerati.
     
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  14. matches88
     
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    sabs, il discorso fila.
    non sarà la stessa cosa ma in effetti una donna vestita da donna non fa tanto scandalo e nemmeno una donna vestita da uomo... ma un uomo vestito da donna fa scattare i provvedimenti?

    lui criticava il fatto che nella storia si è evoluto uno spirito femminista che professava l'antisessismo quando invece è un movimento sessista tanto quanto il maschilismo.
     
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  15. Sabs
     
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    Beh però se per dire una ragazza si fosse messa non so una parrucca da uomo, una barba finta e una giacca e cravatta credo che il discorso sarebbe stato lo stesso, poi bisogna vedere in pratica.
    Comunque sono d'accordo che il femminismo sia sessista come il maschilismo.
     
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16 replies since 28/11/2009, 07:32   214 views
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