Nuova proposta europea sulla vivisezione

che schifo l'umanità

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    Terrore dei mari

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    fonte la stampa.it

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    «Con la Formazione si crea la figura del vivisezionista I Comuni potranno autorizzare l’uso di specie selvatiche»

    La vivisezione provoca nella sola Europa la morte di 10 milioni di animali l’anno. Non si conosce il numero di autorizzazioni per operare sugli animali senza anestesia, perché - dicono alcuni ricercatori - il dolore provato dall’animale fa parte dell’esperimento. L’ha scritto Massimo Terrile, chimico, esperto di sperimentazione sugli animali e responsabile dell’associazione «Antispecista».

    Perché no a questa proposta di legge?

    «Perché di fatto c’è un ampliamento dei campi di applicazione. Per esempio, sull’uso degli animali selvatici: la legge lo vieta, ma poi aggiunge: “Salvo che il Comune lo autorizzi”. D’altra parte, è positivo il divieto per le scimmie antropomorfe, ma ormai più nessuno le utilizza: costano troppo».

    Però è stata vietata la didattica nelle università: non è così?

    «Sì, ma si crea addirittura una nuova figura professionale: è quella di chi può fare sperimentazione con gli animali. Ha validità europea e, quindi, molti giovani in cerca di occupazione potranno scegliere questi corsi di formazione. Così, alla fine, si amplieranno le possibilità di fare test sugli animali».

    Un passo avanti comunque c’è stato: per esempio sui cosmetici. O no?

    «Va benissimo il divieto, ma ricordiamo che c’è una normativa europea che dice che entro il 2009 sarà vietata l’importazione e la vendita dei cosmetici testati sugli animali. Quindi era una scelta obbligata. E poi non si provano i prodotti finiti, ma solo gli ingredienti di base».

    Contestazioni ci sono anche per quanto riguarda i test per uso bellico, sebbene la legge li vieti.

    «Manca la dicitura “sviluppo, importazione e vendita”. Così si può facilmente aggirare l’ostacolo. Ci sono test, che funzionano da marcatori di tossicità acuta, che vengono provati sugli animali senza anestesia: gli esperimenti sono mortali nel 50% dei casi. E la stessa logica vale anche per i farmaci: si provano dosi via via crescenti, fino alla morte della cavia. D’ora in poi la nuova legge vieterà tutto questo».

    Ma lei ritiene che si possa davvero fare a meno della sperimentazione sugli animali?

    «Ci sono molti metodi alternativi e all’estero vengono già utilizzati. L’utilizzo degli animali è ridotto al minimo e si provocano anche sofferenze molto minori. Purtroppo in questa legge non se ne parla. Quanto all’iter di approvazione dei progetti con l’uso di animali, c’è la regola che, se il ministero non dà risposta entro tre mesi, si autorizza il progetto automaticamente. Allora mi chiedo quali siano davvero i divieti in questa legge: sono pochi e labili».

    Intervista a Massimo Tettamanti

    «Era l’accordo migliore che si poteva raggiungere
    Così si avranno regole precise per la sperimentazione»

    Il fronte animalista è diviso tra coloro che hanno accettato l’idea di una legge che almeno regolamenti la sperimentazione, e coloro che invece rifiutano in toto i test di laboratorio sugli animali. Massimo Tettamanti, chimico ambientale e consulente di varie associazioni animaliste, è dalla parte del sì.

    Dottor Tettamanti, perché è favorevole a questa legge?

    «Si deve avere senso pratico e affrontare il problema. Alcuni fanno il possibile per modernizzare la legge, poi c’e un’altra parte che non accetta una forma di collaborazione con la politica, ma è solo ideologia che non ha a che fare con la realtà. Certo tutti vorremmo l’abolizione totale della vivisezione, ma non è possibile. Quindi meglio una buona legge che dia delle regole. Il progetto Schimdt è il più avanzato in Europa, una sessantina di associazioni l’hanno appoggiato, sono poche quelle che hanno lasciato il tavolo. La Lav, Lega antivivisezione, una delle maggiori associazioni, è rimasta».

    Uno dei punti forti della legge è il reinserimento. In cosa consiste?

    «Ci sono sinora due progetti pilota per animali che sono stati utilizzati in esperimenti e che possono essere “reinseriti”. Può accadere nel caso di laboratori che hanno interrotto la sperimentazione, e in questo caso gli animali acquistati prima venivano uccisi mentre adesso ce li facciamo consegnare e li collochiamo per qualche tempo in appositi rifugi. Poi cani e gatti vengono dati in adozione mentre per conigli e topi creiamo habitat semi-naturali. Nei progetti pilota finora sono state coinvolte sette ditte, tre università, cinque rifugi e circa 450 persone che hanno adottato gli animali».

    Gli animalisti contrari sostengono che la legge non fa che dilazionare nel tempo le torture agli animali. Come risponde?

    «Intanto quattro campi di sperimentazione non hanno più ragione di esistere: la didattica universitaria, la sperimentazione per cosmetici e per prodotti detergenti, e il test sulle armi. E questo mi sembra un buon motivo per dire sì alla legge».

    Punto controverso è la didattica, l’uso di animali negli atenei. Al suo posto ci sarà la formazione. Dov’è la differenza?

    «Per “didattica” si intende che un qualsiasi studente al primo anno di università poteva utilizzare animali, anche se poi non intendeva proseguire nella ricerca. Adesso ciò sarà consentito solo a coloro che diventeranno ricercatori, con un notevole “risparmio” di animali».

    Allora non c’è proprio nulla da migliorare?

    «Allo stato attuale è il massimo risultato che si potesse ottenere. Personalmente avrei voluto di più, ma mi rendo conto che non si poteva fare. Sedici mesi fa nessuno avrebbe scommesso in un risultato così».

    Ah certo se l'uccidere animali è legale non vedo che problema c'è !, io dico che ogni giorno che passa sono sempre più schifato dell'appartenere alla razza umana .... che schifo persino gli Egizi aveveno più rispetto di noi degli animali

    noi animalisti aumentiamo ma concretamente non cambia niente , le scelte sono sempr ein mano dei soliti schifosi che se non gli frega dei loro cittadini figurarsi se gli frega degli animali

    spero che un giorno le cose in questo schifo di mondo almeno per gli animali cambino , ho visto e sentito cose orribili

    da due giorni stò accudendo un piccolo di rondine che è caduto dal nido , sembra che il piccolo sopravviverà senza problemi è vispo e mangia tranquillamente , tra poco potrà volare ma poi... qualche vecchio pensionato vestito in militare potrebbe sparagli solo per passare la domenica

    che schifo di mondo!
     
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  2. RixSka
     
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    Che schifo, ma perchè non iniziano a vivisezionarsi a vicenda invece che vivisezionare gli animali?
     
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  3. digit.b
     
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    La contraddizione della nostra specie sta nel fatto che noi umani che abbiamo il diritto di scelta e gli animali no, ma se vogliamo scegliere di morire perchè ammalati terminali o in coma irreversibile non possiamo esercitare il nostro diritto, gli animali al contrario che non hanno diritti se malati terminali o altro li sopprimiamo per pietà.
    La verità ..... in un mondo dove ci sono guerre e omicidi all'ordine del giorno, come potrebbe esserci il rispetto per l'esistenza di tutte le specie, piante o animali, che vivono sul nostro pianeta?
     
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    che schifo l'umanità perché? questi facili moralismi non li sopporto, non è che quelli si divertono ad uccidere animali per passare il tempo, lo fanno per ricercare qualcosa, e se quel cosa sono farmaci che possono salvare la vita a qualcuno bene venga, e poi non tiriamo fuori la storia che se ne può fare a meno perché non è vero attualmente non è possibile fare a meno di cavie, e poi sempre perché bisogna arrabbiarsi per niente mi sembra che la nuova normativa limiti l'utilizzo degli animali dove solo strettamente necessario, ma poi vabbè vediamo tutto bianco o tutto nero
     
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    Terrore dei mari

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    Peccato che sia dimostrato che si ottengano gli stessi risultati senza la vivisezione

    e comunque è tutto nero
     
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  6. digit.b
     
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    Peccato che vogliono i risultati tutti e subito, perchè si arriverebbe agli stessi risultati anche senza sofferenze di altri specie.
    Nessun moralismo, sai come si chiama l'assoggettare altri essere viventi per i nostri scopi: SCHIAVITU', l'essere umano non ha ancora imparato ha risolvere i propri problemi senza approfittarsi di qualcun'altro.
    Proprio perchè non è tutto bianco o tutto nero ma ci sono le sfumature di grigio, si chiama RISPETTO e non solo per quelli con cui riusciamo a comunicare con lo stesso linguaggio nè hanno diritto!
     
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    Terrore dei mari

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    preso da peacelink.com
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    la rivista Nature, uno dei punti di riferimento della scienza mondiale, che ha pubblicato il 10/11/2005 un articolo con le dichiarazioni di alcuni scienziati:

    ” - I test di tossicità che abbiamo utilizzato per decenni sono semplicemente cattiva scienza. Oggi abbiamo l’opportunità di incominciare da zero e di sviluppare dei test basati su prove evidenti, che forniscono una reale opportunità per la tossicologia di diventare infine una scienza rispettabile.

    - E’ stata riconosciuta la cattiva qualità della maggior parte dei test su animali, che non sono mai stati sottoposti ai rigori della validazione oggi imposta ai metodi alternativi in vitro. La maggior parte dei test su animali sovrastimano o sottostimano la tossicità, o semplicemente non sono in grado di fornire dati precisi sulla tossicità riferita all’uomo (il 75% dei test su animali vengono fatti per prove di tossicologia, ndr)

    - I test di tossicologia embrionale fatti su animali non sono affidabili per la previsione nell’uomo: quando scopriamo che il cortisone è tossico per gli embrioni di tutte le specie testate, eccetto quella umana, cosa dobbiamo fare?”

    E’ in discussione a Bruxelles la
    proposta REACH per la valutazione e regolamentazione delle sostanze chimiche immesse nell'ambiente, che sono causa, è stato stabilito, di circa un milione di morti premature nella UE (cancro, malattie degenerative come Alzheimer, Parkinson, sclerosi multipla).

    Ho deciso di sostenere il Comitato Scientifico Equivita (già Comitato Scientifico Antivivisezionista), che chiede di inserire nella bozza REACH il divieto di usare sperimentazione animale per valutare la tossicità delle sostanze.

    La sperimentazione su animali consente alle industrie di ottenere qualsiasi risposta desiderino (cambiando la specie animale usata) e di evitare la responsabilità civile sostenendo che il modello animale non consente "la certezza della prova".

    Esistono metodi di indagine predittivi per l'uomo come la tossicogenomica, già inserita nel testo di REACH come scelta possibile. La tossicogenomica studia la reazione del genoma della cellula umana con risultati 100 volte più veloci e più economici.

    Chiudo questo lungo post con una frase di Albert Einstein:
    “Vivisezione. Nessuno scopo è così alto da giustificare metodi così indegni”.

    sono gli scienziati stessi che ammettono che è solo più veloce , ma i risultati sono gli stessi di una ricerca senza vittime

     
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    Semplicemente Oscuro Signore dei Fagiani,
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    CITAZIONE (WarioPunk @ 9/8/2010, 22:36)
    preso da peacelink.com
    CITAZIONE
    la rivista Nature, uno dei punti di riferimento della scienza mondiale, che ha pubblicato il 10/11/2005 un articolo con le dichiarazioni di alcuni scienziati:

    ” - I test di tossicità che abbiamo utilizzato per decenni sono semplicemente cattiva scienza. Oggi abbiamo l’opportunità di incominciare da zero e di sviluppare dei test basati su prove evidenti, che forniscono una reale opportunità per la tossicologia di diventare infine una scienza rispettabile.

    - E’ stata riconosciuta la cattiva qualità della maggior parte dei test su animali, che non sono mai stati sottoposti ai rigori della validazione oggi imposta ai metodi alternativi in vitro. La maggior parte dei test su animali sovrastimano o sottostimano la tossicità, o semplicemente non sono in grado di fornire dati precisi sulla tossicità riferita all’uomo (il 75% dei test su animali vengono fatti per prove di tossicologia, ndr)

    - I test di tossicologia embrionale fatti su animali non sono affidabili per la previsione nell’uomo: quando scopriamo che il cortisone è tossico per gli embrioni di tutte le specie testate, eccetto quella umana, cosa dobbiamo fare?”

    E’ in discussione a Bruxelles la
    proposta REACH per la valutazione e regolamentazione delle sostanze chimiche immesse nell'ambiente, che sono causa, è stato stabilito, di circa un milione di morti premature nella UE (cancro, malattie degenerative come Alzheimer, Parkinson, sclerosi multipla).

    Ho deciso di sostenere il Comitato Scientifico Equivita (già Comitato Scientifico Antivivisezionista), che chiede di inserire nella bozza REACH il divieto di usare sperimentazione animale per valutare la tossicità delle sostanze.

    La sperimentazione su animali consente alle industrie di ottenere qualsiasi risposta desiderino (cambiando la specie animale usata) e di evitare la responsabilità civile sostenendo che il modello animale non consente "la certezza della prova".

    Esistono metodi di indagine predittivi per l'uomo come la tossicogenomica, già inserita nel testo di REACH come scelta possibile. La tossicogenomica studia la reazione del genoma della cellula umana con risultati 100 volte più veloci e più economici.

    Chiudo questo lungo post con una frase di Albert Einstein:
    “Vivisezione. Nessuno scopo è così alto da giustificare metodi così indegni”.

    sono gli scienziati stessi che ammettono che è solo più veloce , ma i risultati sono gli stessi di una ricerca senza vittime

    e infatti quei test sono stati tolti con la nuova normativa
     
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  9. -Higure-
     
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    Mah, so che penserete che sono mediocre e noioso ma io tutta questa malvagità dell'essere umano negli esperimenti sugli animali non ce la vedo, cioè grazie che è crudele ma nessuno di voi ha mai visto un gatto torturare un topo o un insetto indifeso per puro divertimento? Voglio dire non è che il mondo senza l'umanità sarebbe un gioviale paradiso idilliaco privo di violenza o sofferenza :ehmsi:

    In un mondo dove la vita stessa è regolata dalla legge del più forte nel senso che il debole viene sfruttato -come cibo- (almeno a livello degli animali) pretendete che non ci debba essere sofferenza per nessun essere vivente? Cioè non penso che un orso o un coccodrillo si farebbe troppi problemi a sbranarsi qualcuno se gli servisse.
     
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  10. digit.b
     
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    CITAZIONE (-Higure- @ 10/8/2010, 01:14)
    Mah, so che penserete che sono mediocre e noioso ma io tutta questa malvagità dell'essere umano negli esperimenti sugli animali non ce la vedo, cioè grazie che è crudele ma nessuno di voi ha mai visto un gatto torturare un topo o un insetto indifeso per puro divertimento? Voglio dire non è che il mondo senza l'umanità sarebbe un gioviale paradiso idilliaco privo di violenza o sofferenza :ehmsi:

    In un mondo dove la vita stessa è regolata dalla legge del più forte nel senso che il debole viene sfruttato -come cibo- (almeno a livello degli animali) pretendete che non ci debba essere sofferenza per nessun essere vivente? Cioè non penso che un orso o un coccodrillo si farebbe troppi problemi a sbranarsi qualcuno se gli servisse.

    Se parliamo di animali sono perfettamente d'accordo con te, infatti, la loro crudeltà, questo termine usato impropriamente nei riguardi degli animali, serve esclusivamente alla necessità di ricerca del cibo.
    Negli esseri umani definiti animali superiori, cioè con un processo cognitivo più elevato di tutte le specie viventi sulla terra, non può più essere accettato il concetto " mi serve ne ho bisogno quindi lo sfrutto ". Nei cinque mila anni di evoluzione dell'uomo, cerchiamo ancora delle giustificazioni per la crudeltà e la ferocia con cui usiamo altre razze a nostro unico beneficio.

    Chi ha tanto pelo sullo stomaco andasse a vedere su youtube i filmati sulla vivisezione, sappiate che gli animali provano le stesse sofferenze che proviamo noi, perchè il dolore è un'emozione comune in tutti gli animali, la differenza è che loro non si piangono addosso.

    Edited by digit.b - 10/8/2010, 09:46
     
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  11. -Higure-
     
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    Ma io veramente ho fatto l'esempio del gatto apposta perché a lui non gliene frega niente del mangiarsi la cavalletta però si diverte a romperle le balle quindi lo fa, solo che a differenza di noi umani non prova compassione quindi non ci vede nulla di male. Non è che gli animali fanno male agli altri animali solo ed esclusivamente per bisogno fisiologico (per la maggior parte sì ma anche noi per la maggior parte degli animali che uccidiamo ce li pappiamo :asd:).

    Sul fatto che gli animali provino emozioni ne sono convintissimo, ma pure gli insetti sono animali e provano dolore anche se poi quando vado a dare l'insetticida dalle vespe o dalle formiche -che poi, QUANTE formiche ci saranno in un formicaio dove uccido stile campo concentramento? più crudele di così- nessuno mi dice "FERMOOO LE FAI SOFFRIRE" :asd:, semplicemente per il fatto che non riusciamo a cogliere i segni della loro sofferenza (guaiti e cose del genere) perché sono specie molto distanti dalla nostra, biologicamente parlando. Quindi forse non ci fanno pena e ce ne freghiamo come il gatto fa con il topo (mia teoria personale).

    Non dico "gli animali non soffrono picchiamoli tutti", dico "gli animali soffrono con o senza di noi, con noi di più, ma la gente si lamenta solo quando viene fatto del male agli animali grossi perché gli fan pena e degli altri chissenefrega anche se la vita vale tanto uguale".

    Quindi a dire "ah no non fatelo sugli animali" mentre magari mi mangio una aragosta che è stata appena bollita VIVA ad esempio mi sento un po' stronzo. Poi pure io se mi vedo cose del genere davanti mi impietosisco ma in circa 3 MILIARDI di anni di vita sulla terra gli organismi si sono picchiati a vicenda e da quando son comparsi i primi cervelli per poter provare la sofferenza la sofferenza è sempre esistita, cioè per capirci i dinosauri che soffrivano son comparsi circa 240 MILIONI di anni fa, dopo centinaia di milioni di anni di sofferenza cinquemila anni di umanità mi paiono veramente un granello di sabbia sulla spiaggia.
     
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  12.  
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    Terrore dei mari

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    la rivista Nature, uno dei punti di riferimento della scienza mondiale, che ha pubblicato il 10/11/2005 un articolo con le dichiarazioni di alcuni scienziati:

    ” - I test di tossicità che abbiamo utilizzato per decenni sono semplicemente cattiva scienza. Oggi abbiamo l’opportunità di incominciare da zero e di sviluppare dei test basati su prove evidenti, che forniscono una reale opportunità per la tossicologia di diventare infine una scienza rispettabile.

    - E’ stata riconosciuta la cattiva qualità della maggior parte dei test su animali, che non sono mai stati sottoposti ai rigori della validazione oggi imposta ai metodi alternativi in vitro. La maggior parte dei test su animali sovrastimano o sottostimano la tossicità, o semplicemente non sono in grado di fornire dati precisi sulla tossicità riferita all’uomo (il 75% dei test su animali vengono fatti per prove di tossicologia, ndr)

    - I test di tossicologia embrionale fatti su animali non sono affidabili per la previsione nell’uomo: quando scopriamo che il cortisone è tossico per gli embrioni di tutte le specie testate, eccetto quella umana, cosa dobbiamo fare?”

    E’ in discussione a Bruxelles la
    proposta REACH per la valutazione e regolamentazione delle sostanze chimiche immesse nell'ambiente, che sono causa, è stato stabilito, di circa un milione di morti premature nella UE (cancro, malattie degenerative come Alzheimer, Parkinson, sclerosi multipla).

    Ho deciso di sostenere il Comitato Scientifico Equivita (già Comitato Scientifico Antivivisezionista), che chiede di inserire nella bozza REACH il divieto di usare sperimentazione animale per valutare la tossicità delle sostanze.

    La sperimentazione su animali consente alle industrie di ottenere qualsiasi risposta desiderino (cambiando la specie animale usata) e di evitare la responsabilità civile sostenendo che il modello animale non consente "la certezza della prova".

    Esistono metodi di indagine predittivi per l'uomo come la tossicogenomica, già inserita nel testo di REACH come scelta possibile. La tossicogenomica studia la reazione del genoma della cellula umana con risultati 100 volte più veloci e più economici.

    Chiudo questo lungo post con una frase di Albert Einstein:
    “Vivisezione. Nessuno scopo è così alto da giustificare metodi così indegni”.

    sono gli scienziati stessi che ammettono che è solo più veloce , ma i risultati sono gli stessi di una ricerca senza vittime

    e infatti quei test sono stati tolti con la nuova normativa

    per i cosmetici e non per le reazioni chimiche ai medicinali e comunque anche se fosse il discorso non era quello ma l'inutilità dei test in sè che vanno avanti da anni e risparmiati l'applauso la prossima volta

    ah e comunque parlando di medicina

    CITAZIONE
    Tutto questo a fronte di autorevoli e numerosi studi scientifici che provano che il modello animale non è attendibile e che rallenta la vera scienza e il diffondersi di modelli alternativi più validi.

     
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  13. digit.b
     
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    Quindi secondo te cinquemila anni di evoluzione non sono abbastanza per dire si può cambiare? qualè l'unità di misura temporale per evolversi? Secondo me visto che ci riteniamo tanto superiori al resto degli esseri viventi potremmo provare coscientemente e senza aspettare di cambiare le cose. Certo poi se ognuno (come succede nel resto del mondo) pensa solo al proprio orticello ...... sinceramente mi stupisco che il pianeta regga ancora tutti i nostri tentativi per distruggerlo.
    In ogni caso il gatto che gioca con il topo o la cavalletta dopo la mangia e se non lo fa significa che ha appreso delle deviazioni tipiche umane. Il gatto di strada infatti caccia e mangia le sue prede, purtroppo gli animali domestici in molti casi li abbiamo traviati noi umani.
     
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  14. -Higure-
     
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    Vedo che ognuno rimane ancorato alle proprie idee (io in primis :D) quindi non credo ci sia motivo di prolungare il dibattito. L'unica cosa su cui vorrei che si pensasse un attimo è sul fatto che siamo arbitrari nell'attribuire la sofferenza, nel senso che quella di un animale come una medusa o un ragno non vale quanto quella di un criceto, il che ci rende non diversi da chi dice "la sofferenza animale non vale quanto quella umana".
     
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  15. stefano_mtt
     
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    Higure, sinceramente il tuo ragionamento fa acqua, e molta (chiedo scusa se riprendo cinque giorni dopo l'ultimo post... ma questo mese è quel che è).
    Cioè, secondo te visto che sono milioni di anni che il mondo va avanti a sofferenza, riuscire o meno a migliorarlo non serve a niente? Pensa un attimo al fatto che potresti esserci tu sopra al tavolo dove stanno eseguendo la vivisezione. Saresti potuto morire di vecchiaia, un colpo in testa, un incidente stradale o mille modi più veloci e meno dolorosi (forse anche l'annegamento sarebbe meglio), invece visto che degli pseudoscienziati devono fare delle ricerche poco attendibili hanno deciso che sarebbe divertente vedere la tua espressione mentre ti tirano fuori un polmone.
    E comunque, almeno per quanto riguarda me, il fatto che il dolore di un ragno sia meno importante di quello di un criceto non è vero. A me fanno sempre pena i ragni, le formiche o qualsiasi altro insetto mentre viene schiacciato, e personalmente cerco sempre di farne a meno quando possibile... ma forse sono solo io che sono pazzo. :sìsì:
     
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14 replies since 8/8/2010, 11:39   115 views
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