Arcore vuole dare davvero la cittadinanza a Benigni!

Arcore, 14 giugno 2011 - «La cittadinanza onoraria a Roberto Benigni? Si può fare». Rosalba Colombo, la bella signora “comunista”, da 15 giorni sindaco di Arcore, raccoglie l’appello semiserio lanciato sabato scorso dal comico toscano a San Leo, in provincia di Rimini, in occasione della consegna della cittadinanza onoraria ad Umberto Eco: «Ma come? - si è domandato Benigni - Ad Umberto Eco va questa onorificenza perché ha nominato San Leo e Cagliostro in alcune sue opere. E a me che parlo da 17 anni di Berlusconi, perché non mi danno la cittadinanza onoraria di Arcore? La voglio chiedere ufficialmente».


Lei raccoglie al volo l’assist e annuncia: «Stamattina (ieri, ndr) ho messo in movimento i miei uffici. Voglio capire quali passi fare per concedere la massima benerenza cittadina prevista per un non residente».
Bisognerà, però, trovare una motivazione? «Vedremo ... Vedremo».Benigni è una figura di un tale livello culturale che un legame con Arcore lo si troverà pure. Stando sulla sua battuta, è da 17 anni che cita Arcore nei suoi spettacoli. Non credo che l’opposizione di centrodestra si opporrebbe: il suo spessore artistico travalica ideologie e appartenenze politiche”.


Conosce bene Benigni? «Lo seguo da sempre. Ho visto tutti i suoi film. Uno più bello dell’altro. Ma è il Benigni che legge la Divina Commedia quello che mi piace di più. Ho assistito dal vivo a due suoi spettacoli a Milano su Dante. Ha trasformato il nostro massimo poema in un’opera comprensibile, alla portata di tutti. Lo spiega con una tale leggerezza e grazia che si rimane a bocca aperta».




Sembra quasi una dichiarazione d’amore: «ci ha fatto apprezzare l’arte, la letteratura e la bellezza. La Bellezza nel suo significato più alto, intendo dire. La stessa che spero possa ispirare il mio mandato di sindaco».
Vuole lanciare un appello a Benigni? «Ad Arcore è il benvenuto.Cittadinanza onoraria o meno, tutti lo aspettiamo».